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leStrade n. 1574 gennaio/febbraio

GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente

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Il nodo cruciale della Torino-Lione

MATERIALI
Un bitume che lega durata e ambiente

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LS<br />

4 5<br />

me e materiali delle barriere in calcestruzzo per migliorare<br />

dov’è possibile la sicurezza di tutti gli utenti della strada<br />

e ringraziando i tecnici e le persone che hanno contribuito<br />

alla crescita e alla progressiva evoluzione dell’Associazione.<br />

Successivamente Sebastiano Guerini, Direttore Tecnico della<br />

Crezza Srl (socio fondatore ABESCA) e Amministratore<br />

Delegato di Abesca Europe Srl, la società tecnica che racchiude<br />

il know-how delle barriere di sicurezza in calcestruzzo<br />

dell’Associazione, ha presentato l’azienda evidenziando<br />

la sua vocazione innovativa e gli obiettivi futuri di sviluppo,<br />

introducendo il nuovo Direttore Tecnico di Abesca Europe,<br />

l’ingegner Andrea Bianchi, tecnico esperto di barriere<br />

di sicurezza stradale, con una esperienza basata su oltre 15<br />

anni di attività nel settore delle prove di crash e certificazione<br />

su tali dispositivi. Durante il suo intervento, l’ing. Bianchi<br />

ha raccontato le tappe che hanno portato allo sviluppo<br />

delle barriere ABESCA, evidenziando come ogni modello di<br />

barriera si sia evoluto attraverso un mirato progetto di sviluppo<br />

mediante la continua introduzione di migliorie tecniche<br />

che ne hanno consentito un’importante crescita in termini<br />

di prestazioni e riduzione delle deformazioni. Oltre al<br />

miglioramento delle performance delle barriere si è puntato<br />

negli anni anche al miglioramento della sicurezza a 360°<br />

dei dispositivi con l’introduzione ad esempio di fibre polimeriche<br />

rinforzate all’interno del mix design del calcestruzzo<br />

impedendo in questo modo un eventuale distacco di pezzi<br />

di calcestruzzo durante un impatto ed aumentando in maniera<br />

sostanziale la sicurezza di tutti gli utenti della strada.<br />

Inoltre, sono stati presentati i futuri obiettivi dell’Associazione<br />

nella continua ricerca di un progresso tecnologico e sostenibile<br />

delle barriere ABESCA mediante l’utilizzo di nuove<br />

forme geometriche e di materiali innovativi con l’obiettivo di<br />

realizzare dispostivi di sicurezza stradale sempre più innovativi,<br />

dotati, inoltre, di tecnologie IoT (Internet of Things)<br />

che consentano l’interazione delle barriere ABESCA con le<br />

Smart Road del futuro.<br />

La chiusura degli interventi è stata affidata a Giovanni Mariotti,<br />

Responsabile Vendite Cancellotti che ha presentato l’azienda<br />

evidenziando la sua costante crescita negli anni mediante<br />

l’innovazione dei suoi prodotti di prefabbricazione in<br />

calcestruzzo, illustrando, inoltre, il progetto di Cancellotti Art<br />

il cui obiettivo è quello promuovere numerose attività legate<br />

al mondo dell’arte contemporanea, ospitando mostre d’arte<br />

all’interno degli spazi espositivi realizzati all’interno dell’azienda<br />

coinvolgendo in questo modo più soggetti possibili, con<br />

la speranza di aprire all’arte un pubblico più ampio possibile.<br />

Evoluzione tecnologica<br />

Oltre ad essere stata un' importante giornata di confronto<br />

tecnico per parlare dell'evoluzione dei vari prototipi di barriere<br />

ABESCA, il convegno ha consentito ai partecipanti di<br />

6<br />

4. La sede di Cancellotti<br />

a Perugia<br />

5. Un momento del convegno<br />

6. Barriera ABESCA<br />

con larghezza di lavoro<br />

minima (W2)<br />

7. Barriera spartitraffico<br />

a profilo asimmetrico<br />

con terra interposta<br />

8. Inserimento<br />

di chiodi di ancoraggio<br />

9. Barriera ABESCA<br />

H120S2-W2<br />

8<br />

conoscere gli ultimi modelli di barriere di sicurezza stradale<br />

in calcestruzzo ad elevata capacità di contenimento sviluppate<br />

da ABESCA; dispositivi con straordinari valori di deformazione<br />

in termini di larghezza di lavoro minima (W2),<br />

da utilizzare per installazioni su strade esistenti sia su terra<br />

che su cordolo, dove la larghezza dello spartitraffico è<br />

estremamente ridotta ed inoltre, la barriera spartitraffico<br />

bifilare a profilo asimmetrico con terra interposta tra le due<br />

file di barriere.<br />

Gli ultimi modelli ABESCA H120- W2 sono l’evoluzione di<br />

una serie di soluzioni simili a profilo originale New Jersey di<br />

altezza cm 120 per spartitraffico, ma con larghezza operativa<br />

più ampia (W7 e W5). Queste soluzioni cercano di risolvere<br />

due problemi:<br />

1. Ottenere una classe minima di spostamento (W2) pari<br />

a 80 cm il che, data la larghezza di partenza dell’elemento<br />

9<br />

7<br />

alla sua base di 66 cm comporta dei movimenti minimi sotto<br />

l’urto del veicolo di prova.<br />

2. Ottenere questo funzionamento in qualsiasi punto della<br />

barriera montata in opera.<br />

Il primo risultato è perseguito con una serie di chiodi di ancoraggio<br />

inseriti in modo simmetrico nel corpo degli elementi<br />

infissi nel supporto stradale (pavimentazione o cordolo in<br />

calcestruzzo) in modo tale che frenino lo spostamento indotto<br />

dall’urto, limitandone l’entità.<br />

Il secondo invece deriva dall’eliminazione degli ancoraggi<br />

di testata che nei precedenti modelli aiutavano la riduzione<br />

dello spostamento, ma che non permettevano di ottenere<br />

spostamenti del dispositivo quasi nulli.<br />

Nel caso attuale i chiodi frenanti sono sempre presenti e<br />

sempre uguali per tutta l’installazione, per cui in qualsiasi<br />

punto si urti lungo l’impianto reale, la larghezza di lavoro<br />

sarà sempre la stessa W2.<br />

Le resistenze all’urto sono affidate ad azioni stabili in quanto<br />

sono svolte:<br />

• dalla geometria delle superfici indeformabili e di per sé<br />

predisposte per il rinvio;<br />

• dalle masse degli elementi costituenti il dispositivo (che<br />

resistono per forza di gravità);<br />

• dagli attriti che si generano con il supporto e tra i vari elementi<br />

del dispositivo;<br />

• dagli ancoraggi aggiuntivi frenanti.<br />

Le barriere ABESCA H120S2-W2 sono state messe a punto<br />

per ottenere dei dispositivi di sicurezza stradale con la totalità<br />

delle prerogative della serie continua, quindi non aggressiva<br />

per i motociclisti, resistente al massimo ai danneggiamenti<br />

con in più una deformazione molto ridotta sotto<br />

grandi urti che la rende utilizzabile su strade esistenti dove<br />

lo spazio per lo spartitraffico è ridotto, ma anche abbia facilità<br />

di trasporto, montaggio e manutenzione, il tutto con<br />

costi molto ridotti.<br />

La barriera spartitraffico bifilare di altezza 105 cm a profilo<br />

asimmetrico con terra interposta tra due file di barriere<br />

ABESCA ET105BT è un prototipo sviluppato come dispositivo<br />

di sicurezza stradale con classe di livello di contenimen-<br />

Tecnologie&Sistemi<br />

Tecnologie&Sistemi<br />

1-2/2022 <strong>leStrade</strong><br />

1-2/2022

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