leStrade n. 1574 gennaio/febbraio
GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente
GALLERIE
Il nodo cruciale della Torino-Lione
MATERIALI
Un bitume che lega durata e ambiente
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126<br />
Pubblicata la Linea Guida UX79<br />
La procedura sul corretto montaggio e installazione dei dispositivi di sicurezza stradali<br />
La sosta digitalizzata<br />
Fabio Mosconi (AIPARK e ATM) disegna il futuro attraverso le linee guida scritte con TTS Italia<br />
127 LS<br />
UNICMI<br />
Unione Nazionale delle Industrie<br />
delle Costruzioni Metalliche<br />
dell’Involucro e dei serramenti<br />
Via S. G. B. De La Salle,<br />
4/4A, 20132 Milano<br />
E-mail unicmi@unicmi.it<br />
www.unicmi.it<br />
Giovanni Brero<br />
Coordinatore divisione<br />
Road Equipment UNICMI<br />
La Linea Guida UX79 -<br />
presentata in anteprima<br />
nel novembre scorso in<br />
occasione dell’Assemblea Generale<br />
UNICMI che si è tenuta al<br />
MadeExpo di Milano - rappresenta<br />
un significativo passo avanti per<br />
il miglioramento delle condizioni<br />
di sicurezza delle nostre strade<br />
strade. Entriamo nel merito<br />
dell’iniziativa.<br />
Per esperienza i prodotti da<br />
costruzione, anche se certificati<br />
a seguito di test e rigidi controlli<br />
in produzione, se posati nel modo<br />
non corretto non assolvono al loro<br />
compito.<br />
Con riferimento ai dispositivi<br />
di sicurezza stradali (barriere,<br />
terminali, attenuatori d’urto,<br />
varchi amovibili transizioni e<br />
sistemi integrati di sicurezza e<br />
antirumore) questo significa non<br />
poter garantire gli standard di<br />
sicurezza previsti per le strade<br />
o addirittura comportare rischi<br />
aggiuntivi per gli utenti. Per i<br />
dispositivi di sicurezza stradali è<br />
previsto un iter di certificazione<br />
molto articolato che si conclude<br />
con l’apposizione del marchio CE<br />
al momento dell’immissione sul<br />
mercato.<br />
Con l’articolo di legge n.79, comma<br />
17 (ex D.P.R. 05/10/2010 n° 207)<br />
il legislatore ha posto l’attenzione<br />
su quanto avviene nella fase<br />
successiva di inserimento del<br />
dispositivo sulla strada ed ha<br />
affidato ancora al produttore la<br />
responsabilità di certificarne la<br />
corretta esecuzione. Nella catena<br />
di funzioni e responsabilità, che<br />
governa il processo di fornitura<br />
e installazione dei dispositivi di<br />
sicurezza stradali, al produttore<br />
compete dunque l’emissione di una<br />
garanzia aggiuntiva da rilasciare ai<br />
fini del collaudo.<br />
Ma quali sono i compiti e le<br />
responsabilità in capo al Produttore<br />
e come si svolge questa attività<br />
di controllo? Fare chiarezza è<br />
necessario, in quanto il dispositivo<br />
di legge in questione, collocato al<br />
di fuori di un quadro legislativo<br />
organico che ancora manca per<br />
i dispositivi di sicurezza stradali,<br />
ha evidenziato nel corso della sua<br />
applicazione il rischio di vanificare<br />
una fase essenziale di verifica,<br />
trasformandola spesso in un mero<br />
adempimento formale da effettuare<br />
al termine delle operazioni di<br />
cantiere, in molti casi senza che il<br />
produttore abbia potuto esercitare<br />
una reale possibilità di controllo su<br />
attività svolte da terzi.<br />
In questa situazione il documento<br />
UX79, predisposto dal Gruppo<br />
Barriere Stradali di UNICMI, che<br />
associa tutte le più rappresentative<br />
realtà industriali italiane<br />
impegnate in questo settore,<br />
indica un percorso che prende le<br />
mosse dai contenuti del Manuale<br />
di Installazione e Manutenzione,<br />
che il Produttore è tenuto a<br />
predisporre in accompagnamento<br />
al prodotto prima della sua<br />
immissione sul mercato come<br />
previsto dalla norma EN 1317-<br />
5:2012, documento cogente<br />
in quanto armonizzato ovvero<br />
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />
dell’Unione Europea.<br />
Con il Manuale del prodotto,<br />
predisposto sotto la sua esclusiva<br />
responsabilità, il Produttore indica,<br />
oltre alla procedura di montaggio,<br />
tutte le informazioni necessarie<br />
per gestire in fase di progettazione<br />
ed in cantiere le variabilità delle<br />
condizioni di installazione su<br />
strada rispetto a quelle riscontrate<br />
in campo prove durante i test di<br />
impatto dei veicoli.<br />
Il Manuale contiene i riferimenti<br />
quantitativi per valutare il<br />
comportamento del terreno nelle<br />
installazioni su rilevato oppure<br />
l’interazione della barriera con<br />
il cordolo in calcestruzzo nelle<br />
installazioni su impalcato.<br />
Sempre nel Manuale sono indicati<br />
criteri geometrici per valutare il<br />
comportamento della barriera,<br />
ad esempio al variare della sua<br />
altezza rispetto al piano strada<br />
o in presenza di ostacoli fissi<br />
a tergo della stessa. A questo<br />
scopo fanno parte del Manuale i<br />
dati necessari per la taratura dei<br />
modelli FEM impiegati per valutare<br />
il comportamento della barriera<br />
o di altro dispositivo di sicurezza<br />
stradale, quando è installato in<br />
condizioni che differiscono da<br />
quelle riscontrate in campo prova<br />
in fase di test.<br />
Considerato il numero e la<br />
variabilità dei temi da trattare,<br />
UNICMI ha in previsione la stesura<br />
di altri documenti che garantiscano<br />
un approccio comune al tema della<br />
corretta posa. È prevista anche la<br />
condivisione di questi documenti<br />
con i progettisti e gli installatori,<br />
soggetti ai quali è destinato<br />
un piano di corsi di formazione<br />
avviato negli anni scorsi e da<br />
intensificare nel 2022.<br />
Il Manuale dunque costituisce un<br />
riferimento per una progettazione<br />
accurata e la sua conoscenza è alla<br />
base di un momento formativo per<br />
gli addetti alle operazioni di posa.<br />
La correttezza e la completezza<br />
delle indicazioni fornite con<br />
il Manuale e le evidenze che<br />
confermano il rispetto di queste<br />
indicazioni durante la posa sono<br />
alla base della certificazione<br />
rilasciata dal Produttore a<br />
seguito di una analisi puntuale<br />
delle evidenze ricevute, che si<br />
concretizza in un documento<br />
con giudizio positivo o negativo<br />
con commenti motivati e azioni<br />
correttive da intraprendere.<br />
La nuova linea guida è scaricabile<br />
gratuitamente dal sito UNICMI,<br />
previa registrazione, al seguente<br />
link www.unicmi.it/in_<br />
evidenza/in_evidenza/<br />
ux79-nuovo-documentounicmi.html.<br />
nn<br />
Associazione Italiana<br />
della Telematica<br />
per i Trasporti e la Sicurezza<br />
TTS Italia<br />
Associazione Italiana della Telematica<br />
per i Trasporti e la Sicurezza<br />
Via Flaminia, 388<br />
00196 Roma<br />
E-mail ttsitalia@ttsitalia.it<br />
www.ttsitalia.it<br />
Morena Pivetti<br />
Da contenitori di<br />
automobili ad hub<br />
urbani pienamente<br />
inseriti nel sistema della<br />
mobilità cittadina, capaci<br />
di integrare l’offerta della<br />
sosta con una molteplicità<br />
di servizi, anche di ricarica<br />
elettrica e di logistica per la<br />
consegna delle merci. E pienamente<br />
intermodali, nodo di scambio con la<br />
micromobilità, la sharing mobility e<br />
il trasporto pubblico locale. Ancora,<br />
preziosi detentori di dati sulle abitudini<br />
di spostamento delle persone, utili alle<br />
amministrazioni locali per pianificare<br />
lo spazio urbano e la mobilità, a<br />
partire dal traffico privato. Questa<br />
l’evoluzione dei parcheggi che AIPARK,<br />
l’Associazione Italiana degli Operatori<br />
Sosta e Mobilità, prefigura per il<br />
futuro grazie all’accelerazione della<br />
digitalizzazione dell’intero processo<br />
operativo fino al pagamento. Verso<br />
questo traguardo finale AIPARK ha<br />
costituito un gruppo di lavoro insieme<br />
a TTS Italia con l’obiettivo di elaborare<br />
linee guida per la digitalizzazione della<br />
sosta con dispositivi elettronici, linee<br />
guida e raccomandazioni che a lavoro<br />
concluso sono state presentate il 24<br />
novembre in un webinar congiunto. A<br />
raccontare in quest’intervista lo stato<br />
dell’arte, il documento finale e i risultati<br />
raggiunti è Fabio Mosconi, presidente<br />
di AIPARK - 90 associati presenti in<br />
oltre 250 città italiane che servono<br />
una popolazione di oltre 22 milioni di<br />
cittadini, i più importanti operatori dei<br />
servizi della sosta nazionale e locali,<br />
pubblici e privati, professionalmente<br />
Fabio Mosconi<br />
competenti nella gestione dei parcheggi<br />
in struttura e della sosta tariffata su<br />
strada e il settore industriale a supporto<br />
della gestione - e direttore Sosta e<br />
Parcheggi della ATM di Milano.<br />
Cominciamo dalla ricognizione<br />
sullo stato della sosta e dei<br />
parcheggi in Italia. Qual è la<br />
situazione di partenza?<br />
La realtà italiana è molto diversa da<br />
quella delle grandi aree metropolitane<br />
ed evidenzia un deficit di pianificazione<br />
della sosta, una carenza di posti auto<br />
che è figlia anche della crescita elevata<br />
della motorizzazione privata a scapito<br />
del trasporto collettivo,<br />
che sconta quote modali<br />
più contenute. Scarsità di<br />
posti auto particolarmente<br />
rilevante se consideriamo i<br />
parcheggi pubblici e privati<br />
in struttura: mentre in<br />
Europa costituiscono il 60%<br />
dell’offerta contro il 40%<br />
della strada, in Italia le percentuali<br />
sono invertite. Così le vetture si<br />
concentrano in superficie, occupano<br />
le aree pubbliche utili, che sono finite,<br />
sottraendo spazio agli altri mezzi di<br />
trasporto e alla mobilità ciclistica e<br />
pedonale e rallentando il traffico.<br />
Un numero indicativo?<br />
Le nostre stime ci dicono che le città<br />
italiano scontano un deficit pari a<br />
650mila posti auto: se le mettessimo in<br />
fila copriremmo ben 3mila chilometri, la<br />
distanza tra Roma e Mosca.<br />
Come deve cambiare la<br />
pianificazione dello spazio urbano?<br />
Va gestita quella che io definisco la<br />
complessità del bordo marciapiede per<br />
far convivere le auto con i monopattini,<br />
le biciclette, gli scooter, privati o in<br />
sharing, i furgoni per la consegna delle<br />
merci e le colonnine di ricarica per i<br />
veicoli elettrici. La grande sfida che<br />
abbiamo di fronte è liberare spazio<br />
per funzioni diverse, trasformare le<br />
nostre gestioni della sosta da operative<br />
a strategiche e l’unica strada per far<br />
questo è la digitalizzazione. Sarà<br />
possibile contribuire alla pianificazione<br />
urbana degli Enti locali, anche con la<br />
messa a disposizione dei dati di cui<br />
disponiamo, così da gestire la mobilità<br />
nel suo complesso. Milano ne è un<br />
esempio: abbiamo completamente<br />
digitalizzato la sosta con la targa come<br />
elemento distintivo. Non solo per i<br />
pagamenti ma insieme per il rilascio dei<br />
permessi, per l’effettuazione dei controlli<br />
e, grazie ad un nuovo comma inserito a<br />
settembre 2020 nel Codice della Strada,<br />
anche per elevare le contravvenzioni<br />
per le infrazioni. Infine, per trasferire<br />
al Comune dati preziosi sulla mobilità<br />
dei milanesi, sui loro movimenti, utili a<br />
migliorare la progettazione dello spazio<br />
pubblico e di tutti i servizi di trasporto.<br />
Cosa vi ha spinto a lavorare insieme<br />
a TTS Italia per elaborare le linee<br />
guida?<br />
Volevamo costruire un percorso verso la<br />
digitalizzazione, per noi fondamentale<br />
e offrire uno strumento di lavoro sia ai<br />
Comuni, che agli operatori della sosta,<br />
che ai fornitori dei servizi tecnologici<br />
e digitali. La collaborazione con<br />
l’associazione che rappresenta gli ITS<br />
italiani si muove nella logica della sosta<br />
come tassello integrante del sistema<br />
della mobilità: sapere dove, come,<br />
a quale tariffa parcheggiare serve a<br />
tutti i cittadini per muoversi meglio<br />
e serve ai gestori per organizzare<br />
meglio la loro attività. Da contenitori<br />
di auto i parcheggi in struttura devono<br />
diventare hub urbani dove il cittadino<br />
trova tutte le alternative di mobilità,<br />
dalla micromobilità alla logistica dell’ecommerce.<br />
Altrimenti avremo perso la<br />
sfida.<br />
Il presidente di AIPARK - che<br />
è associata a EPA, l’European<br />
Parking Association - fa l’esempio<br />
dei parcheggi dei grandi centri<br />
commerciali, confortevoli, ben<br />
illuminati, con l’autolavaggio e<br />
l’officina di riparazioni:<br />
È il primo e ultimo luogo che il cliente<br />
vede, noi gestori pubblici e privati di<br />
parcheggi dobbiamo ragionare con la<br />
stessa logica. Che trasferita alla mobilità<br />
è la logica del MaaS, del Mobility as a<br />
Service: la sosta, i parcheggi sono una<br />
tessera del puzzle. Tanto che siamo<br />
stati chiamati a partecipare al tavolo<br />
di partenariato sulla digitalizzazione<br />
convocato dal Ministero delle<br />
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili<br />
e dal Ministero della Transizione Digitale.<br />
Quali sono i risultati delle linee<br />
guida elaborate con TTS Italia?<br />
Due i principali, che erano poi gli<br />
obiettivi iniziali: mettere ordine nel<br />
sistema complesso dei pagamenti<br />
digitali e stabilire i ruoli e la gerarchia tra<br />
i diversi attori e operatori nel processo<br />
di digitalizzazione. Occorre accelerare gli<br />
investimenti per fare il salto di qualità<br />
che serve ai MaaS, sia da parte dei<br />
gestori pubblici che di quelli privati e il<br />
mondo AIPARK li comprende entrambi.<br />
Siamo molto indietro rispetto agli altri<br />
Paesi europei. Con le dovute eccezioni<br />
perché ci sono città italiane che se la<br />
giocano.<br />
Quali saranno i vantaggi per le<br />
diverse categorie?<br />
Per i Comuni e i gestori dati certi e<br />
in real/near-real-time sulla sosta,<br />
un’infrastruttura tecnologica in grado<br />
di abilitare altri e più avanzati servizi<br />
per la Smart City e offrire migliori<br />
servizi di mobilità: ad esempio<br />
segnalare agli utenti le zone dove<br />
si trova più facilmente parcheggio,<br />
integrare la sosta con la bigliettazione<br />
o la sosta con la mobilità dolce e i<br />
mezzi pubblici. Infine, l’opportunità<br />
di pianificare gli spazi e le tariffe dei<br />
parcheggi in modo più razionale grazie<br />
ai big data, monitorando la durata<br />
della sosta e l’intensità della domanda<br />
per indirizzare le scelte funzionali dei<br />
cittadini. Per i cittadini una minore<br />
congestione da traffico e la possibilità<br />
di accedere facilmente a servizi che<br />
migliorano la vivibilità delle città, ad<br />
esempio l’avviso di scadenza della<br />
sosta e la possibile estensione dal<br />
proprio smartphone o il suggerimento<br />
di recarsi in parcheggi in struttura, o<br />
usare mezzi alternativi per andare in<br />
una zona dove difficilmente si trova<br />
posto su strada. Ancora, sempre per<br />
gli operatori della sosta facilitare la<br />
gestione dei processi, come le multe,<br />
con lettori digitali per ottimizzare il<br />
lavoro degli accertatori. nn<br />
Per l’intervista completa si rimanda al<br />
link www.ttsitalia.it/newsletter/13_<br />
dicembre_2021.html<br />
AssociAzione UnicMi<br />
AssociAzione TTs iTALiA<br />
1-2/2022 11/2015 <strong>leStrade</strong><br />
1-2/2022