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leStrade n. 1574 gennaio/febbraio

GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente

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Il nodo cruciale della Torino-Lione

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Un bitume che lega durata e ambiente

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76<br />

77<br />

LS<br />

attività di manutenzione e il risparmio energetico delle reti<br />

infrastrutturali, avremo modo di parlare ancora nei passaggi<br />

successivi di questo dossier. Non prima di aver risposto a<br />

una domanda: perché un progetto come quello di TELT (ma<br />

potremmo dire lo stesso del Brennero e di molti altri) è emblematico<br />

rispetto all’approccio europeo?<br />

La riposta va ricercata nel fatto che la Torino-Lione, con<br />

il tunnel di base, sarà un nodo cruciale di una rete che ha<br />

straordinari “margini di miglioramento” nel passaggio di<br />

quote passeggeri e soprattutto merci, da gomma a ferro.<br />

Ma anche nel fatto che si tratta di un’opera a forte vocazione<br />

ecosostenibile, non solo nelle finalità trasportistiche,<br />

ma anche negli aspetti progettuali e costruttivi. Sul tema<br />

è intervenuto, tra gli altri, Wojciech Sopinski, Advisor DG<br />

MOVE: “La Torino-Lione è dal 1994 al centro dell’agenda<br />

europea proprio in quanto opera ecosostenibile. È un’infrastruttura<br />

che sorge al servizio del territorio e dell’Europa,<br />

capace di invertire l’attuale disequilibrio modale sull’asse<br />

Italia-Francia: nel 2019, sulle circa 223 milioni di tonnellate<br />

di merci veicolate tra i due Paesi, soltanto il 7% è stato<br />

trasportato per via ferroviaria…”. Il “tassello” della Torino-Lione,<br />

opera verde ab origine e poi costantemente in<br />

evoluzione green, diventa dunque fondamentale nel “puzzle”<br />

della nuova rete europea, che è sì lineare ma anche<br />

“territoriale”, che favorisce l’economia ma anche la tutela<br />

dell’ambiente, sottraendo alla strada e alle città inquinamento<br />

e rumore.<br />

Infrastrutture senza frontiere<br />

Il Direttore Generale di TELT Mario Virano, nella nota introduttiva<br />

a questo dossier, ha già ricordato alcune peculiarità<br />

dell’opera Torino-Lione. Vale la pena ritornarci in questa sede<br />

con la lente delle parole chiave comunitarie, tra esse profondamente<br />

interrelate, della decarbonizzazione-digitalizzazione-resilienza.<br />

Faro di un futuro in cui il treno veloce e silenzioso<br />

sarà in esercizio, ma anche “riflettore” su un presente<br />

in cui si stanno già raccogliendo, dall’opera, ottimi frutti. Passiamone<br />

in rassegna, con Virano, le ragioni.<br />

• Ambiente. Sono in atto circa 20 progetti binazionali in collaborazione<br />

con università e centri di ricerca per la tutela delle<br />

biodiversità, mentre un progetto pilota particolarmente innovativo<br />

riguarda la valorizzazione della risorsa geotermica<br />

in funzione di un utilizzo, praticamente perenne, dell’acqua<br />

calda presente nel sottosuolo. TELT, inoltre, effettua un monitoraggio<br />

costante di ben 135 parametri ambientali.<br />

• Territorio. I cantieri TELT non prevedono l’allestimento dei<br />

tradizionali campi base con container. Il personale trova invece<br />

ospitalità nel sistema ricettivo territoriale.<br />

• Sicurezza. Zero mortalità e livello minimale di incidentalità<br />

sono gli obiettivi dichiarati di una Missione Sicurezza (S)<br />

che punta molto sulla formazione e sulla tecnologia, nonché<br />

sulla più stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel<br />

progetto e nei cantieri, dall’engineering alle imprese.<br />

• Cooperazione. A proposito di collaborazione e cooperazione,<br />

TELT è un grande laboratorio a valore aggiunto anche<br />

in quanto iniziativa bi-nazionale, capace dunque di integrare<br />

il meglio della cultura tecnica, giuridica e amministrativa<br />

di Italia e Francia. Tra le buone pratiche: il primo caso eu-<br />

4<br />

5<br />

ropeo di una normativa antimafia “senza frontiere” e il progetto<br />

pilota - anche in questo caso a fortissima valenza ambientale<br />

- finalizzato a una gestione dei materiali da scavo<br />

che sia completamente “circolare”, considerando lo spazio<br />

operativo TELT un unico grande cantiere, anche in questo<br />

caso senza confini nazionali.<br />

Se alcune tra le principali peculiarità del progetto sono dunque<br />

state evidenziate, un ulteriore fattore, comune a molte<br />

altre nuove infrastrutture europee, che rende quest’opera<br />

emblematica è senz’altro quello di essere segmento di connessione<br />

tra due città, Lione e Torino, che incarnano perfettamente<br />

lo spirito democratico europeo, nato dalla Storia<br />

e bisognoso di essere valorizzato non tanto da operazioni<br />

urbanistiche - che anelino al modello-megalopoli - quanto<br />

dalla realizzazione di infrastrutture intelligenti di collegamento<br />

tra di esse. Capaci dunque di rendere le città stesse<br />

più vicine, senza dimenticare che avvicinare Lione e Torino,<br />

significa avvicinare Parigi e Milano e molto altro ancora.<br />

Il senso del discorso ci porta dritti a quella mappa di<br />

“Metropolitana d’Europa” che sono le reti TEN-T, con le città<br />

nel ruolo di stazioni e i corridoi a impersonare le linee.<br />

Uno schema, ha ricordato Virano, che può rendere l’Europa<br />

competitiva a livello globale ma senza snaturare i propri<br />

valori, anzi esaltandoli.<br />

Innovazione e ambiente<br />

La sostenibilità ambientale, per dirla con una definizione<br />

dei primi teorici della materia, è la sommatoria di ecologia<br />

6<br />

7<br />

4, 5. Al lavoro in sicurezza<br />

all’aperto e in sotterraneo<br />

6, 7. Monitoraggio a tutto<br />

campo, con l’ambiente<br />

come priorità e l’innovazione<br />

come chiave d’accesso<br />

© Fabio Oggero<br />

8. Il centro visitatori della<br />

Torino-Lione a Chiomonte<br />

dove si sperimenterà un<br />

progetto pilota per l’uso<br />

dell’energia geotermica<br />

della galleria<br />

9. Smart Land: rete TEN-T<br />

e itinerario ciclabile europeo<br />

Eurovelo<br />

Smart Land, nuovi punti di partenza per un’Europa leggera<br />

TELT, insieme al think tank Demos Helsinki, ha realizzato<br />

a partire dalla strategia del Green Deal europeo<br />

un sistema di mappe che incoraggia e abilita<br />

progetti di trasporto multimodale, nel rispetto<br />

dell’ambiente e a favore delle economie locali. Il<br />

progetto Smart Land infatti riunisce la TEN-T, le<br />

principali ferrovie nazionali e regionali, Eurovelo -<br />

la rete europea di piste ciclabili - ed Epaths - la rete<br />

europea di sentieri escursionistici di lunga percorrenza.<br />

Queste infrastrutture di mobilità per i passeggeri<br />

e la logistica danno forma allo sviluppo e allo<br />

stile di vita dei territori che attraversano e tra questi<br />

ci sono quelli alpini che costituiscono una risorsa<br />

inestimabile, non soltanto per i sette paesi che li<br />

ospitano ma anche per l’intero continente. Le “terre<br />

alte” necessitano di particolare attenzione al fine<br />

di prevenire tanto gli effetti dei cambiamenti climatici<br />

quanto fenomeni economici e sociali negativi.<br />

Proteggere e allo stesso tempo sviluppare le zone<br />

alpine significa attuare soluzioni a lungo termine in<br />

grado di sfruttare al massimo innovazioni tecnologiche,<br />

energetiche ed economiche, in modo da trovare<br />

un equilibrio dinamico tra uomo e natura. Per<br />

migliaia di anni, le valli alpine sono state un ostacolo<br />

e allo stesso tempo un punto di contatto tra contesti<br />

culturali, economici e politici diversi. Ferrovie<br />

miste ed evolute, percorsi ciclabili e percorsi di trekking<br />

a lunga distanza sono i tre lati di un triangolo<br />

che, ispirato alla migliore pratica alpina, disegna la<br />

montagna del futuro. Una montagna collegata, ma<br />

9<br />

8<br />

e tecnologia. Ovvero l’innovazione tecnologica è un concetto<br />

intrinseco a qualsiasi approccio virtuoso di eco-sostenibilità.<br />

È una linea di pensiero che si è evoluta nel tempo,<br />

oggi sintetizzabile anche attraverso un ulteriore trittico di<br />

parole chiave emerse proprio nel corso di Vision Rail: “tutela”,<br />

“valorizzazione” e “innovazione”. Quest’ultima si traduce<br />

così in un fattore chiave in tutto il processo che dalla<br />

progettazione porterà alla realizzazione dell’opera, si pensi<br />

per esempio all’attività di monitoraggio dei parametri ambientali,<br />

finalizzati da un lato alla tutela della salute di residenti<br />

e operatori dell’opera, ma anche al miglioramento<br />

costante degli standard di qualità (su pensi per esempio ai<br />

controlli sui materiali costruttivi). In aggiunta, gli investimenti<br />

tecnologici messi in campo sono orientati al conseguimento<br />

di un obiettivo inedito: la valutazione globale di<br />

tutti i parametri in gioco, secondo un approccio che non si<br />

basa sulla parcellizzazione, ma sulle connessioni. “Si tratta<br />

- ha detto ancora Virano - di un’impressionante mole di<br />

Big Data, che riguardano habitat, persone e opere, da gestire<br />

per esempio attraverso innovativi sistemi di intelligenza<br />

artificiale capaci di mettere in relazioni informazioni<br />

fino ad ora gestite per ambiti (ambiente, sicurezza, salute,<br />

gestione, manutenzione) e tutto questo nel lungo periodo<br />

e a livello bi-nazionale”.<br />

Ambiente ed economia<br />

Nessi. Come quello tra innovazione e ambiente, a cui abbiamo<br />

accennato. Ma anche come quello tra ambiente ed<br />

economia su cui ritorniamo a conclusione di questo primo<br />

focus, sintetizzando le riflessioni dei già citati Eddy Liégeois<br />

ed Wojciech Sopinski, nonché di Furio Bombardi, Direttore<br />

Generale Mediterranean Rail Freight Corridor.<br />

“Questione ambientale e questione economica oggi - ha<br />

spiegato Bombardi - non possono essere separate e la mobilità<br />

è un fattore decisivo in questo abbinamento. Se oggi<br />

il 93% del traffico merci tra Italia e Francia corre su gomma,<br />

mentre soltanto il 7% su ferro, le politiche trasportistiche<br />

per il futuro non possono che essere orientate a<br />

un ‘ripensamento’ radicale di questo disequilibrio. Lungo<br />

queste rotte, occorre promuovere trasporti sostenibili ed<br />

è quello che tutti insieme dalle istituzioni agli operatori,<br />

stiamo facendo”. nn<br />

libera dalla presa della logistica stradale e del turismo<br />

stagionale che affolla i siti per qualche settimana<br />

in inverno o in estate per poi abbandonarli durante<br />

il resto dell’anno.<br />

Rete TEN-T<br />

Eurovelo<br />

Vision Rail 2021<br />

Gallerie<br />

1-2/2022 <strong>leStrade</strong><br />

1-2/2022

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