leStrade n. 1574 gennaio/febbraio
GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente
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Il nodo cruciale della Torino-Lione
MATERIALI
Un bitume che lega durata e ambiente
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LS<br />
Focus Tecnologie<br />
Le sfide senza tempo<br />
della grande ingegneria<br />
IL VALORE DELLE INFRASTRUTTURE SI GENERA, STORICAMENTE,<br />
DALLA VISIONE COMUNE DI DECISORI E TECNICI. È LA LEZIONE,<br />
QUESTA, DEL TUNNEL FERROVIARIO DEL FRÉJUS CHE NEL 2021 HA<br />
COMPIUTO 150 DI ESERCIZIO. È PARTITO DA QUI UN DIALOGO TRA<br />
PROTAGONISTI - TELT E BBT - CHE HA PORTATO SUL TAVOLO TEMI<br />
CHIAVE PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELL’AMBIENTE QUALI<br />
LO SCAVO MECCANIZZATO, L’INTEROPERABILITÀ E LE GRANDI<br />
OPPORTUNITÀ DEL DIGITALE.<br />
Verso il futuro, esplorando il passato, senza trascurare<br />
la “grande bellezza” che si può accompagnare<br />
a ogni grande opera di ingegneria. Anche questo<br />
secondo focus di riflessioni dal ciclo Vision Rail non può<br />
non obbedire alla regola della “catena”, che trova i propri<br />
anelli in più concetti chiave, senza mai isolarli, ma sempre<br />
interconnettendoli. Se nelle pagine precedenti questi<br />
portavano il nome, per esempio, di decarbonizzazione,<br />
digitalizzazione e resilienza - sinonimi, in fondo, di “ambiente”,<br />
“innovazione” e “durabilità” - ora le parole chiave<br />
sul tavolo sono, tra le altre, “tradizione”, “innovazione” e<br />
“cultura”. La prima è quella della grande ingegneria europea<br />
che ha conosciuto una tappa epocale nella realizzazione<br />
del traforo ferroviario del Fréjus, inaugurato il 17<br />
settembre 1871. La seconda è quella affidata a tecnologie,<br />
come lo scavo meccanizzato con TBM (Tunnel Boring<br />
1. La TBM Federica sfonda<br />
l’ultimo diaframma dei primi<br />
9 km della Torino-Lione<br />
nel 2019 e…<br />
2, 3. …150 anni prima,<br />
la perforatrice di Sommeiller,<br />
tra le grandi innovazioni<br />
dell’XIX Secolo<br />
2<br />
3<br />
4<br />
Machine), che un secolo e mezzo dopo hanno consentito<br />
di ottimizzare e modernizzare i cicli di scavo. La terza è<br />
memoria della prima e insieme consapevolezza della seconda.<br />
È cultura tecnica, profondità di sguardo, piena volontà<br />
di condividere e di comunicare le migliori pratiche<br />
del passato, come il Fréjus, e del presente, come quelle<br />
legate a un altro grande progetto transeuropeo, quello<br />
della Galleria di Base del Brennero.<br />
Lezioni di Storia<br />
Delineati i nessi, ci permettiamo due parole sulla location della<br />
sessione (in parte da remoto, in parte in presenza) che più<br />
di altre li ha esplorati, quella del 17 settembre 2021, 150°<br />
“compleanno” del Fréjus. Stiamo parlando dell’Accademia<br />
Albertina di Belle Arti di Torino presieduta da Paola Gribaudo<br />
e diretta da Edoardo Di Mauro, il quale in un intervento<br />
ha anche ricordato la genesi “accademica” del monumento<br />
di piazza Statuto del 1897 dedicato al Fréjus, “un’opera che<br />
ha preso spunto da un’idea dell’allora presidente dell’Accademia<br />
Albertina, il conte Marcello Panissero di Veglia…”. Esattamente<br />
26 anni prima, l’inaugurazione dell’opera, raccontata<br />
da Pasquale Cialdini, segretario dell’Associazione del Genio<br />
Civile, organizzazione presieduta da Federico Cempella che<br />
proprio a Torino, nel 2016, ha celebrato i 200 anni dell’istituzione<br />
e che, oggi, sta lavorando intensamente oltre che sulla<br />
memoria, anche sulla rinascita della leadership ingegneristica,<br />
da coltivare attraverso importanti iniziative di formazione.<br />
Ma chi furono i protagonisti della realizzazione del Fréjus?<br />
Furono i tecnici innovatori e insieme i politici lungimiranti,<br />
come Cavour che il 27 giugno 1857 al Parlamento Subalpino<br />
tra le altre cose ebbe a dire: “Le grandi imprese non si compiono,<br />
le immense difficoltà non si vincono che ad una condizione,<br />
ed è che coloro cui è dato di condurre queste opere<br />
a buon fine, abbiano una fede viva, assoluta nella loro riuscita.<br />
Se questa fede non esiste, non bisogna accingersi a grandi<br />
cose né in politica, né in industria. Io nutro ferma fiducia<br />
che voi coronerete la vostra opera colla più grande di tutte<br />
le imprese moderne, deliberando il perforamento del Moncenisio”.<br />
La Camera e pochi giorni dopo il Senato approvarono<br />
il decreto. Il 15 agosto, il Re Vittorio Emanuele II promulgò<br />
la legge n. 2380 che autorizzava il Governo a realizzare il<br />
traforo, mentre il 1° settembre, a Modane, sempre Sua Maestà<br />
diede il via ai avori di scavo.<br />
“L’epopea del Fréjus tra il 1856 e il 1871 - ha sottolineato il<br />
Direttore Generale di TELT Mario Virano - è la storia di uomini<br />
di straordinario livello che presero le decisioni chiave<br />
che poi hanno garantito 150 anni di sviluppo e che ci hanno<br />
consentito di vivere su quell’eredità. Emblematica ed<br />
estremamente attuale è la dichiarazione di voto di Menabrea<br />
al Parlamento subalpino del 25 giugno 1857, a sostegno<br />
della tesi di Cavour: dieci righe che già allora parlano di<br />
Europa e di passaggio verso l’Oriente e che potrebbero essere<br />
attribuite oggi a Jacques Delors, Romano Prodi o Ursula<br />
Von der Layen”. “Io credo - così proclamò il generale<br />
- all’avvenire certo dell’apertura dell’istmo di Suez, perché<br />
sono convinto che l’Europa finirà per capire che è condizio-<br />
4. Viaggio inaugurale attraverso il Fréjus: è il 17 settembre 1871<br />
Vision Rail 2021<br />
Gallerie<br />
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