18.02.2022 Views

leStrade n. 1574 gennaio/febbraio

GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente

GALLERIE
Il nodo cruciale della Torino-Lione

MATERIALI
Un bitume che lega durata e ambiente

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

30<br />

31<br />

LS<br />

L’approccio metodologico e le esperienze internazionali di TECNE (Gruppo ASPI)<br />

Capacity Building<br />

per le infrastrutture<br />

STRATEGIE E OPPORTUNITÀ. UN BINOMIO CONCETTUALE CHE BEN SINTETIZZA<br />

L’INTERESSE CRESCENTE, NEL SETTORE DELL’ENGINEERING, PER LO SVILUPPO<br />

DI PROGETTI DI CAPACITY BUILDING, OVVERO ATTIVITÀ PROTESE ALLA<br />

RISOLUZIONE DI PROBLEMI E AL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI AFFRONTANDO<br />

AL MEGLIO LE NUOVE SFIDE TECNOLOGICHE, ANCHE E SOPRATTUTTO<br />

ATTRAVERSO INIZIATIVE DI FORMAZIONE APPLICATA. DI SEGUITO, PROPONIAMO<br />

UN’AMPIA CASISTICA DI BEST PRACTICE INTERNAZIONALI.<br />

I<br />

contratti di consulenza ingegneristica che prevedono<br />

attività di assistenza tecnica e Capacity Building presso<br />

enti e ministeri esteri, rappresentano una grande<br />

opportunità per le Engineering Consultant. L’attenzione dimostrata<br />

negli ultimi anni dalle principali banche multilaterali<br />

internazionali (World Bank, EBRD, BEI, ADB, AfDB, ecc.)<br />

e l’importanza sempre crescente dei budget messi a disposizione<br />

nelle gare internazionali, ci invita a una più attenta<br />

valutazione, individuando possibili strategie e criticità relative<br />

alla loro implementazione.<br />

Una moderna definizione<br />

di Capacity Building<br />

Una delle definizioni più utilizzate e attuali del termine Capacity<br />

lo interpreta come la capacità di individui, organizzazioni<br />

o sistemi di svolgere le funzioni a cui sono deputati<br />

all’interno del loro contesto di attuazione in modo efficace,<br />

efficiente e sostenibile. In particolare, l’attuale tendenza<br />

delle organizzazioni strutturate e orientate al lavoro per<br />

progetto, ci porta a una stretta correlazione tra il termine<br />

Capacity e quello di Performance di determinate funzioni<br />

che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi strategici<br />

delle organizzazioni stesse. Il termine Building, nella<br />

locuzione in esame, trova i suoi più appropriati sinonimi<br />

in: sviluppo, potenziamento e rafforzamento. Per decenni<br />

lo sviluppo delle capacità veniva inteso come un’assistenza<br />

portata a un’organizzazione esclusivamente in termini di<br />

funding, di nuovi equipaggiamenti e/o tecnologie e training<br />

delle risorse. L’attuale approccio pone in maniera centrale<br />

il tema del rafforzamento continuo delle abilità a svolgere<br />

le attività core, di risolvere problemi, definire e raggiungere<br />

gli obiettivi nel comprendere e affrontare le esigenze delle<br />

nuove sfide tecnologiche. Il concetto si sovrappone e include<br />

lo sviluppo delle risorse umane con quelle degli approcci<br />

odierni del management. Non si limita quindi a un nuovo<br />

modello di sviluppo organizzativo. Il Capacity Building è<br />

essenzialmente un processo interno alle organizzazioni che<br />

può essere accelerato da un’assistenza e guida esterna. Risulta<br />

ormai ampiamente condiviso tra le organizzazioni internazionali,<br />

tra le quali le banche multilaterali costituiscono<br />

i driver principali, che, sebbene tecnicamente gli input<br />

finanziari siano spesso fondamentali per migliorare le conoscenze<br />

e le prestazioni, da soli non sono sufficienti ad aiutare<br />

realmente ed efficacemente le organizzazioni o i sistemi,<br />

nella ri-definizione della propria visione, soprattutto nell’ottica<br />

della sostenibilità.<br />

Le tre fasi principali<br />

di un Capacity Building<br />

Un programma di Capacity Building consiste essenzialmente<br />

in tre fasi differenti. Come spesso accade negli approcci<br />

metodologici attuali, le tre fasi sono tra di loro interconnesse<br />

e si sovrappongono formando un flusso continuo di attività.<br />

Il saper lavorare realmente in team, il profondo coinvolgimento<br />

di tutti gli stakeholder interessati, l’adottare efficacemente<br />

il process thinking e l’avere una prospettiva di lungo<br />

periodo e un impegno costante, sono le fondamenta sulle<br />

quali si basano tutte le singole fasi.<br />

Lorenzo De Angelis<br />

Aquilino Ponziani<br />

TECNE<br />

Gruppo Autostrade<br />

per l’Italia<br />

1. Le tre fasi<br />

classiche<br />

del Capacity Building<br />

2. Esempio di Training<br />

Implementation Plan<br />

Monitoring<br />

&<br />

Evaluation<br />

Fase 1: Assessment<br />

La prima fase è quella dell’assessment ovvero la valutazione<br />

delle capacità allo stato attuale (tempo zero). Naturalmente<br />

la valutazione andrà fatta a tutti i livelli; dalla singola risorsa<br />

al team, dall’organizzazione al sistema per il raggiungimento<br />

degli obiettivi organizzativi o di programma. La valutazione<br />

delle capacità al tempo zero viene poi confrontata<br />

con le esigenze future (Gap Analysis). Questo processo non<br />

può che essere iterativo e presuppone delle ottime doti di<br />

“ascolto” delle esigenze e criticità. Esso si può basare su tools<br />

e metodologie di analisi sviluppate off-line e validate e<br />

consolidate negli anni. La sfida nella valutazione è essenzialmente<br />

quella di collegare l’assessment con la pianificazione<br />

delle strategie; tutti i fattori abilitanti o che ostacolano<br />

la buona prestazione vanno correttamente individuati a<br />

2<br />

Assessment<br />

Design &<br />

Implementation<br />

1<br />

tutti i livelli. La scelta del metodo appropriato utilizzato per<br />

eseguire questa fase deve necessariamente sempre tenere<br />

conto che il fine ultimo del Capacity Building è il miglioramento<br />

delle performance.<br />

Fase 2: Design&Implementation<br />

Nella seconda fase si definiscono strategie e azioni è la<br />

fase del “fare” del design & implementation. In particolare,<br />

sulla base dei risultati evidenziati nella fase precedente,<br />

si progettano e pianificano le azioni da intraprendere<br />

effettuando una delicata operazione di tailoring sull’effettivo<br />

contesto in analisi e traguardando i target dei benefit<br />

attesi. Visto che gli ambiti delle azioni previste devono<br />

interessare tutti i livelli, si dovranno prevedere diverse tipologie<br />

di azioni; tra le più convenzionali come assistenze<br />

tecniche, workshop, training mirati, fino all’adozione<br />

di azioni meno comuni e più strutturate che coinvolgano<br />

organizzazioni esterne come la promozione di partenariati.<br />

Il partenariato ha il grande beneficio di rafforzare<br />

la ownership del programma. L’impegno a lungo termine<br />

solitamente insito in un partenariato, la condivisione<br />

della responsabilità, l’obbligo reciproco e l’equilibrio dei<br />

poteri sono solitamente le chiavi del successo di un soddisfacente<br />

partenariato.<br />

Fase 3: Monitoring&Evaluation<br />

La fase finale prevede il monitoring & evaluation ed è senza<br />

dubbio quella che comunemente e storicamente è stata la<br />

fase più trascurata. Solo oggi, dopo decenni di esperienze<br />

sta emergendo prepotentemente la sua importanza. Risulta<br />

fondamentale, oggi, concentrarsi sulle procedure legate<br />

alla valutazione degli effettivi benefici apportati. La difficoltà<br />

maggiore si evidenzia nei casi in cui i benefici attesi<br />

abbiano dei lunghi tempi per poter essere effettivamente<br />

valutati nella loro compiutezza. Recentemente, la tecnica<br />

di associare misure qualitative a quelle quantitative, risulta<br />

la metodologia più appropriata. Gli indicatori più racco-<br />

I Protagonisti<br />

I Protagonisti<br />

1-2/2022 12/2015 <strong>leStrade</strong><br />

1-2/2022

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!