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leStrade n. 1574 gennaio/febbraio

GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente

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Il nodo cruciale della Torino-Lione

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Un bitume che lega durata e ambiente

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74<br />

75<br />

LS<br />

Focus Ambiente<br />

Opere ecosostenibili<br />

per far crescere l’Europa<br />

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, AL CENTRO DEI PROGETTI DELLE NUOVE<br />

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE CONTINENTALI, COME FATTORE DI SVILUPPO<br />

SIA PER IL PRESENTE, SIA PER IL FUTURO. SI PENSI, NEL PRIMO CASO, AI TEMI<br />

DEL MONITORAGGIO DEI PARAMETRI NATURALI O DEL REIMPIEGO DEI MATERIALI<br />

DA SCAVO, COSÌ COME, NEL SECONDO, ALLA NON PIÙ RINVIABILE AZIONE DI<br />

RIEQUILIBRIO MODALE VOLTA A DECONGESTIONARE LE NOSTRE RETI STRADALI.<br />

2. TEN-T Network: la<br />

“Metropolitana d’Europa”<br />

2<br />

Vision Rail 2021<br />

Una strategia politica “forte e chiara”, quella incentrata<br />

sul Green Deal, ispirata e delineata dall’Unione<br />

Europea e tradotta in iniziative legislative<br />

ed esecutive dai singoli Stati membri. Un’intensa, lunga<br />

e articolata serie di atti concreti e coerenti portati avanti<br />

dagli operatori delle nostre infrastrutture, pensiamo per<br />

esempio alla costituzione, restando a casa TELT, della<br />

nuova Direzione Sviluppo Sostenibile e Sicurezza guidata<br />

dall’ingegner Manuela Rocca. Parlando di sostenibilità<br />

ambientale, ci troviamo, ci si perdonerà la metafora, su<br />

un terreno più che fertile. Come è emerso anche nel corso<br />

non solo della specifica sessione di Vision Rail dedicata<br />

all’Ambiente (16 giugno 2021), ma anche, trasversalmente,<br />

nelle due successive.<br />

1. Infrastrutture e ambiente:<br />

il cantiere della Torino-Lione<br />

in Val di Susa<br />

1<br />

3. Il Connecting Europe<br />

Express alla stazione<br />

di Torino Porta Nuova<br />

La cornice UE<br />

Iniziamo dalla “cornice” politico-istituzionale in cui ci muoviamo,<br />

ricalcando il quadro già in parte delineato dal Coordinatore<br />

Radičová a introduzione di questo dossier. Tra gli<br />

obiettivi comunitari al 2050, contestualmente all’abbattimento<br />

pressoché totale delle emissioni inquinanti (90%),<br />

rientra anche quello del raggiungimento di una quota di trasporto<br />

ferroviario vicina al 50% dell’intera offerta di mobilità,<br />

includendo sia i passeggeri sia le merci, di fatto quasi<br />

il triplo rispetto a quella attuale. L’impulso decisivo a intraprendere<br />

questo riequilibrio modale ha ragioni sia storiche,<br />

3<br />

sia contingenti. Pensiamo per esempio all’inadeguatezza, rispetto<br />

agli attuali volumi di traffico, delle reti stradali e autostradali<br />

contemporanee, nonché alle esigenze di manutenzione<br />

straordinaria di tutte le tipologie di reti, all’interno di<br />

contesti sempre più urbanizzati e a forte domanda di buona<br />

e sana mobilità. Oppure pensiamo, rispetto al secondo<br />

fattore, all’impatto della pandemia, che ha portato con sé<br />

nuove crisi, ma anche nuove opportunità. “È in questo contesto<br />

- ha detto Eddy Liégeois, Capo Unità TEN-T Network<br />

DG MOVE - che sono emerse tutta la fragilità dei sistemi di<br />

trasporto, nonché la consapevolezza che una risposta concreta<br />

per sostenere i grandi obiettivi della decarbonizzazione,<br />

della digitalizzazione e della resilienza, potesse essere<br />

data non solo da finanziamenti di cui beneficiassero le reti<br />

nazionali, ma anche e soprattutto da una ‘cura’ particolare<br />

per i nessi transfrontalieri, come la Torino-Lione”.<br />

Decarbonizzazione, digitalizzazione, resilienza. All’interno<br />

di un corpus di politiche che da un lato punta su un nuovo<br />

equilibrio modale e dall’altro sostiene l’intermodalità. Ovvero:<br />

non modi di trasporto “l’uno contro l’altro”, bensì modi<br />

di trasporto che lavorano insieme. Un collante molto forte,<br />

in questo progetto, è proprio quello del digitale, oggi sinonimo<br />

di innovazione. Si pensi, rimanendo in ambito ferroviario,<br />

all’implementazione del sistema ERTMS/ETCS (European<br />

Rail Traffic Management System/European Train Control<br />

System), che consentirà, come ha ricordato Liégeois, “di<br />

migliorare sensibilmente l’interoperabilità di tutte le ferrovie<br />

europee, ottimizzandone l’esercizio”. Su come, proprio<br />

grazie al digitale, viaggeranno i treni del futuro e, soprattutto,<br />

su come dall’innovazione trarranno benefici non solo<br />

il comfort di viaggio e gli scambi commerciali, ma anche le<br />

Gallerie<br />

1-2/2022

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