leStrade n. 1574 gennaio/febbraio
GALLERIE Il nodo cruciale della Torino-Lione MATERIALI Un bitume che lega durata e ambiente
GALLERIE
Il nodo cruciale della Torino-Lione
MATERIALI
Un bitume che lega durata e ambiente
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119 LS<br />
Gli aspetti esecutivi<br />
Le operazioni di cantiere si articolano in 3 fasi principali. Una<br />
prima fase dove si aziona solo il tamburo fresante di Simex<br />
ART a una profondità compresa tra i 5 e i 7 cm, a seconda<br />
dell’entità dell’ammaloramento, nebulizzando all’occorrenza<br />
acqua per garantire l’abbattimento delle polveri. Dopo aver<br />
distribuito del cemento sul fresato ottenuto, si procede con<br />
una seconda passata azionando anche il secondo tamburo,<br />
quello miscelatore, che mescola il fresato all’additivo (il<br />
corretto dosaggio di prodotto è garantito dalla presenza di<br />
una ruota di rilevamento della velocità di avanzamento). In<br />
questa fase, si nebulizza acqua per ottenere il corretto tasso<br />
di umidità del fresato. Infine, si procede alla compattazione.<br />
Il risultato finale è un conglomerato bituminoso rigenerato<br />
al 100%, immediatamente transitabile e altamente<br />
sostenibile. Simex ART si pone quindi un triplice obiettivo:<br />
1. Il risanamento degli ammaloramenti stradali superficiali<br />
in maniera veloce ed efficace, senza l’interruzione totale<br />
della viabilità e, soprattutto, evitando di dover ripetutamente<br />
ricorrere a una manutenzione di tipo emergenziale.<br />
2. L’abbattimento dei costi legati all’acquisto e alla movimentazione<br />
di nuove materie prime, utilizzando esclusivamente<br />
il conglomerato bituminoso presente in loco.<br />
3. L’ecosostenibilità ambientale: il recupero e la rigenerazione<br />
del 100% del materiale presente in sito e la riduzione<br />
del traffico di cantiere, implicito nell’approvvigionamento<br />
di nuovi materiali e nell’allontanamento di quelli asportati<br />
Punti di vantaggio<br />
Riassumendo, il vantaggio che l’introduzione di Simex ART<br />
apporta alle manutenzioni stradali è duplice.<br />
Sub titoletto<br />
Vantaggi logistici e operativi<br />
• Ripristino dell’ammaloramento superficiale, in modo veloce<br />
e duraturo nel tempo, permettendo una adeguata programmazione<br />
degli interventi, a costi sostenibili.<br />
• Cantiere stradale ridotto e dinamico: non occorre intervenire<br />
con macchine di grandi dimensioni, con sensibile riduzione<br />
del disturbo al traffico veicolare. Pochi addetti ed un<br />
unico veicolo contenente le attrezzature necessarie.<br />
• Risparmio economico: nessun costo relativo al reperimento<br />
ed al trasporto di nuove materie prime e inerti vergini.<br />
Sub titoletto<br />
Vantaggi ambientali<br />
• Impatto zero: si riutilizzano materiali preesistenti, riciclando<br />
e riabilitando il conglomerato bituminoso usurato. Questa<br />
operazione sarà tecnicamente ripetibile anche in manutenzioni<br />
successive.<br />
• Impiego di materiali ecocompatibili.<br />
• Nessuna movimentazione e gestione di materiali o di rifiuti<br />
speciali.<br />
Il modello presentato in fiera, che ha già affrontato una rigorosa<br />
fase di test e prove sperimentali, anticipa quella che<br />
sarà l’attrezzatura disponibile per il mercato italiano nel secondo<br />
semestre del 2022. nn<br />
Tecnologie pro-fresato da rifiuto a risorsa vera<br />
Arriva la nuova benna granulatore per asfalto Simex<br />
CBA, specifica per la riduzione volumetritore<br />
per asfalto CBA, disponibile in due modelli: CBA<br />
ci a rotore, dando vita alla gamma di benne granulaca<br />
a granulometrie certificabili del conglomerato<br />
bituminoso derivante dall’asportazione delle 25-40 ton. L’attrezzatura si compone di un tamburo<br />
30 per escavatori da 18 a 28 ton e CBA 40, per il range<br />
pavimentazioni stradali<br />
cilindrico composto da denti intercambiabili, azionato<br />
da motori idraulici a pistoni radiali di grande cilindrata,<br />
in presa diretta. La presenza di una griglia po-<br />
Nel mondo della manutenzione stradale e delle pavimentazioni,<br />
come anche nell’edilizia, si fa sempre più steriore determina la granulometria del materiale in<br />
stringente il tema del recupero del materiale derivante<br />
da demolizioni e scarifiche, con il duplice obiettivo disfare le diverse caratteristiche richieste al fresato<br />
uscita ed è disponibile in più configurazioni, per sod-<br />
di coniugare la salvaguardia ambientale all’ottimiz-<br />
dalle normative vigenti nei diversi Paesi. Lo svilup-<br />
6. Benna granulatore Simex in fiera<br />
Attrezzature<br />
5<br />
7. Esempio di materiale d’origine<br />
8. L’attrezzatura in azione<br />
5. Granulometrie e carote:<br />
la metodologia è già stata<br />
adeguatamente testata<br />
zazione dei costi di cantiere. Trasporto e smaltimento<br />
del conglomerato bituminoso e di altro materiale<br />
da risulta da demolizione, nonché l’eventuale acquisto<br />
e trasporto di nuove materie prime in situ: problematiche<br />
comuni a qualsiasi cantiere stradale. Ora<br />
come non mai è necessario rendersi conto della circolarità<br />
del comparto, in particolar modo dei conglomerati<br />
bituminosi: le pavimentazioni stradali possono<br />
essere rigenerate diverse volte, nel pieno rispetto<br />
delle normative vigenti in materia. Ogni anno in Italia<br />
si producono quasi 10 milioni di tonnellate di conglomerato<br />
bituminoso di recupero. Cifra notevole,<br />
che corrisponde circa al 18% di tutti i rifiuti da C&D<br />
(Costruzioni e Demolizioni). Simex, spiegano dall’ufficio<br />
Marketing dell’azienda, ha scelto di focalizzarsi<br />
nel recupero del fresato asfaltico, più correttamente<br />
inquadrato oggi dalla normativa come granulato<br />
di conglomerato bituminoso (denominato nei paesi<br />
anglofoni anche come RA o RAP - Reclaimed Asphalt<br />
Pavement) partendo dal proprio know how in materia<br />
di frantumazione e vagliatura di materiali di risulta<br />
da demolizione, creando una nuova benna specifica<br />
per il recupero del conglomerato bituminoso e di<br />
altri aggregati da cantiere.<br />
Modelli in gamma<br />
Il comparto R&D di Simex ha unito il concetto di tamburo<br />
fresante alla tecnologia delle benne frantumatri-<br />
9. Materiale ridotto granulometricamente<br />
po di questa nuova attrezzatura nasce, come sempre,<br />
dall’ascolto attivo del mercato, dei propri dealer<br />
come degli utilizzatori finali, che tutti i giorni hanno a<br />
che fare con nuove esigenze applicative, restrizioni<br />
normative, vincoli amministrativi e costi per lo smaltimento<br />
dei materiali.<br />
Recentemente, nei Paesi Baltici, l’azienda AS Baltem<br />
con sede principale a Peetri, alle porte di Tallin (Estonia),<br />
ha deciso di puntare sulla benna granulatore per<br />
asfalto CBA per soddisfare le esigenze di un proprio<br />
cliente, il quale aveva la necessità di ridurre volumetricamente<br />
grossi volumi di lastre di asfalto, accumulate<br />
nel tempo nel proprio deposito. La possibilità di<br />
ottenere una granulometria certificabile grazie alla<br />
griglia posteriore della benna CBA 30 ha permesso<br />
infatti di realizzare un fresato di conglomerato bituminoso<br />
con granulometria compresa fra 0 e 30 mm,<br />
specifica richiesta dell’utilizzatore finale. Il vantaggio<br />
è stato duplice: si sono evitati consistenti costi per il<br />
trasporto e stoccaggio del materiale presso siti dedicati<br />
allo smaltimento; dall’altro, la granulometria in<br />
uscita certificabile ha permesso di ottenere un fresato<br />
asfaltico che può essere conferito negli appositi<br />
impianti di produzione di conglomerato bituminoso,<br />
trasformando quindi un rifiuto in una risorsa per<br />
l’economia di cantiere, come per la sostenibilità ambientale<br />
(nello specifico, un granulato di conglomerato<br />
bituminoso).<br />
Abbattere costi e tempi<br />
Le benne granulatore per asfalto CBA mirano a garantire<br />
un’ampia autonomia agli operatori impegnati<br />
quotidianamente in opere di manutenzione stradale,<br />
frantumazione di inerti, riempimento scavi per la<br />
posa di sottoservizi. Abbattere tempi e i costi legati<br />
al trasporto, ridurre al minimo l’acquisto di nuove<br />
materie prime, significa ottimizzare al meglio le dinamiche<br />
logistiche ed economiche del proprio cantiere<br />
mantenendo uno sguardo attento al tema dell’impatto<br />
ambientale e del recupero di quei materiali che a<br />
tutto diritto, fatte salve le specificità normative locali,<br />
possono essere considerate come risorsa e non<br />
più come rifiuto.<br />
Attrezzature<br />
1-2/2022 <strong>leStrade</strong><br />
1-2/2022