Bordwell - Appunti Unict
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di un dramma psicologico semplice ma intenso: un pescatore, dopo<br />
aver meditato l'uxoricidio per fuggire in città con la sua amante, deve<br />
riguadagnarsi la fiducia della moglie. Essendo un film troppo<br />
sofisticato per diventare popolare, il regista si dedicò a progetti meno<br />
ambiziosi, come "i quattro diavoli" e "il nostro pane quotidiano".<br />
Murnau ispirò comunque i registi americani come Ford e Borzage,<br />
quest'ultimo in particolare con "settimo cielo", melodramma d'amore<br />
tra una prostituta francese e uno spazzino che l'accoglie in casa pur<br />
odiando le donne; nasce l'amore che viene spezzato dalla partenza<br />
dell'uomo per la guerra. Brown in "La carne è il diavolo" del 1926<br />
utilizza tecniche introdotte dal cinema d'avanguardia europeo come<br />
ad esempio i movimenti di macchina e le riprese in soggettiva.<br />
Innovazioni tecniche e stilistiche: negli anni 20 vi fu un nuovo<br />
approccio alla fotografia, alcuni autori sistemavano davanti all'obiettivo<br />
tessuti trasparenti o filtri per creare margini flou; con particolari lenti<br />
riprendevano azioni in primo piano perfettamente a fuoco lasciando lo<br />
sfondo indistinto, tecnica fondamentale per lo sviluppo dello stile<br />
narrativo classico. Il risultato fu il soft style, derivante dalla scuola<br />
fotografica pittorica di Stieglitz e Steichen; il primo a ricorrere a questo<br />
effetto fu Griffith seguito da von Stroheim. Un'altra innovazione<br />
importante di questi anni fu l'introduzione delle nuove pellicole<br />
pancromatiche in sostituzione di quelle ortocromatiche; Le<br />
ortocromatiche erano sensibili solo al viola, al blu e al verde, le parti in<br />
giallo e rosso apparivano quasi nere. Le pancromatiche registravano<br />
l'intero spettro dei colori dal viola al rosso con intensità costante, ma<br />
avevano degli svantaggi: erano molto costose, facilmente deteriorabili<br />
e richiedevano una maggiore esposizione alla luce per ottenere<br />
un'immagine soddisfacente. Nel 1925 la Eastman Kodak introdusse<br />
sul mercato versioni sempre più sensibili e stabili a prezzi contenuti e<br />
già nel ‘27 gli studios di Hollywood usavano esclusivamente le<br />
pancromatiche.<br />
Lo sviluppo e la popolarità del cinema d'animazione:<br />
Le tecniche fondamentali del cinema d'animazione erano state<br />
introdotte negli anni 10 e il periodo seguente alla prima guerra<br />
mondiale registrò un boom del settore. Il capo animatore tracciava lo<br />
schema iniziale disegnando le cose basilari per la scena e gli altri<br />
disegnatori la completavano con disegni addizionali per i movimenti,<br />
infine venivano fotografati singoli fotogrammi; questo sistema molto<br />
diffuso garantiva l'uscita mensile o bisettimanale di una serie di cartoni<br />
animati. Le compagnie che producevano queste pellicole cercavano di<br />
creare dei serial con gli stessi temi e gli stessi personaggi. I film<br />
venivano affidati ai distributori indipendenti, la più famosa fu la Mintz<br />
che finanziò e distribuì le tre serie di cartoons più popolari del<br />
decennio: "fuori dalla boccetta d'inchiostro" dei fratelli Fleisher, "Mutt<br />
and Jeff” di Fischer e i primi tentativi di Walt Disney. Verso la metà<br />
degli anni 10 i fratelli Fleisher sperimentavano una nuova tecnica<br />
chiamata rotoscopio che permetteva di utilizzare scene riprese dal<br />
vero per proiettarle su dei fogli di carta e tracciarne i contorni<br />
fotogramma per fotogramma. Questa tecnica non aveva come scopo<br />
principale un miglioramento dell'efficienza produttiva, ma, rispetto al<br />
sistema precedente (slash system), permetteva al personaggio di<br />
muoversi con una figura intera e quindi con maggiore naturalezza. il<br />
successo della serie dei fratelli Fleisher proseguì fino alla fine degli<br />
anni 20. La serie “Mutt and Jeff” di Fischer era diventata popolare<br />
come strip comica nel 1911 e nel 1916 il creatore concesse<br />
l'autorizzazione per portare la strip al cinema, che restava comunque<br />
legata al suo nome, anche se nel corso degli anni altri disegnatori ne<br />
divennero i realizzatori. Il giovane Walt Disney e il suo amico Ub<br />
Iwerks crearono la propria agenzia pubblicitaria nel 1919; lavorarono<br />
inizialmente realizzando semplici film d'animazione per conto di<br />
un'altra agenzia, poi Disney decise di recarsi a Hollywood dove grazie<br />
alla distribuzione Mintz poté creare la prima serie di successo "Alice<br />
comedies” e insieme al fratello diede vita ai Disney Brothers studios.<br />
Tra i collaboratori di Disney figuravano molti nomi che negli anni 30<br />
avrebbero creato serie di successo per la Warner Bros e per la MGM,<br />
come Harman, Ising e Freleng. Dal 1927 la Disney si dedicò solo<br />
all'animazione pura con il personaggio della serie "Oswald the rabbit”<br />
la cui proprietà passò all'amministrazione Mintz; Disney allora creò un<br />
nuovo personaggio, Mickey Mouse, ma i primi due film non riuscirono<br />
a trovare una distribuzione. Il terzo, "Willie del vaporetto", raggiunse il