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Bordwell - Appunti Unict

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standard comune avrebbe danneggiato gli affari. A tale scopo<br />

crearono un accordo chiamato “Accordo delle cinque grandi” in cui si<br />

univano per la scelta del sistema sonoro da utilizzare. Nel 1928<br />

optarono per una nuova pellicola sonora della western electric,<br />

affidabile e più economica dei sistemi concorrenti. Per non impedire<br />

l'accesso dei propri film alle sale che avevano già installato proiettori<br />

con fonografo, le compagnie di Hollywood continuarono a distribuire<br />

per alcuni anni film in doppia versione, una su dischi fonografici e una<br />

con pellicola sonora. Un altro modello di pellicola sonora, il<br />

Photophone della RCA, benché scartato, non scomparve. Il direttore<br />

generale della società, Sarnoff, fondò una nuova casa di produzione<br />

cinematografica a concentrazione verticale e formaò nel 1928 la<br />

Radio-Keith-Orpheum (RKO). Il musical offriva buona opportunità per<br />

un uso ingegnoso del suono; Lubitsch diresse il musical "il principe<br />

consorte" del 1929, commedia in cui riversò inalterata l'intelligenza dei<br />

suoi film muti. Basata sullo scambio di ruoli sessuali fu girata<br />

prevalentemente in studio e nella maggior parte delle scene il regista<br />

rinunciò quasi del tutto alla cinepresa multipla. In “Alleluja!” Vidor<br />

aveva convinto la MGM a realizzare un musical interpretato<br />

esclusivamente da afroamericani e non esistendo ancora<br />

apparecchiature portatili per le riprese sonore, la metà del materiale fu<br />

girato muto sui luoghi dell'azione, permettendo regista di muovere la<br />

macchina da presa in esterni a suo piacimento e sfruttando anche la<br />

cinepresa multipla in alcune scene girate in studio; sia che fosse<br />

doppiato o registrato in diretta, gran parte del dialogo era<br />

parzialmente improvvisato dagli attori, che parlavano rapidamente,<br />

anche interrompendosi tra di loro, creando così un ritmo molto più<br />

vivace della maggioranza dei film sonori.<br />

Tecnologia sonora degli inizi e stile classico: all'inizio del sonoro<br />

l'industria cinematografica si trovò di fronte numerosi problemi: i primi<br />

microfoni non erano direzionali, per cui le macchine da presa<br />

dovranno essere sistemate in cabine insonorizzate; tutti i suoni di una<br />

singola scena andavano registrati nello stesso momento data<br />

l'impossibilità di mixare piste sonore registrate separatamente; se si<br />

doveva sentire della musica era necessario che l'orchestra fosse sul<br />

set durante le riprese; infine la sistemazione del microfono limitava<br />

l'azione. La tecnica della cinepresa multipla fu adottata perché ogni<br />

scena doveva essere filmata in un'unica ripresa, per poter alternare<br />

piani ravvicinati e contro campi senza perdere tra uno e l’altro il<br />

sincrono tra suono e movimento delle labbra. I cineasti erano riluttanti<br />

a rinunciare alla flessibilità e all'enfasi che il montaggio aveva offerto<br />

loro nell'era del muto. Nei lungometraggi il ricorso alla cinepresa<br />

multipla non restituiva lo stile del muto, infatti la presenza di cabine<br />

ingombranti renderà difficile realizzare le inquadrature con la<br />

necessaria precisione. Inoltre nei primi anni del sonoro la traccia<br />

audio della registrazione occupava parte del fotogramma rettangolare<br />

che nell'era del muto si usava tutto per le immagini, ecco perché molti<br />

dei primi film sonori hanno immagini quadrate. Altri inconvenienti<br />

sorgevano poiché pur essendo le cabine di ripresa dotate di ruote,<br />

esse erano troppo rumorose e pesanti per consentire di effettuare un<br />

carrello, inoltre i microfoni erano poco sensibili. Per risolvere questi<br />

problemi si cominciò a usare la giraffa e nel 1931 si arrivò finalmente<br />

alla possibilità di registrare diverse piste sonore per un'unica scena<br />

per poi mixarle nella colonna sonora finale. Fu così possibile<br />

abbandonare la cinepresa multipla, che alcuni registi già evitavano o<br />

riducevano al minimo, preferendo girare parte del materiale muto per<br />

poi aggiungere il suono con un doppiaggio successivo. Questo<br />

consentirà movimenti di macchina più fluidi e un montaggio rapido fra<br />

diverse angolazioni.<br />

La Germania sfida Hollywood: nel 1918 tre inventori mettevano a<br />

punto un sistema tedesco di pellicola sonora, il Tri-Ergon perfezionata<br />

qualche anno dopo; nel 1928 un gruppo di società internazionali<br />

misero in comune i loro brevetti per il sonoro, incluso il Tri-Ergon,<br />

formando il sindacato del film sonoro noto come Tobis. Qualche mese<br />

dopo nacque la Klangfilm, che doveva sfruttare il nuovo sistema di<br />

pellicola sonora. I due gruppi, dopo la battaglia legale, si unirono nella<br />

Tobis-Klangfilm, la più forte produttrice di sistemi sonori fuori dagli<br />

Stati Uniti, con cui la UFA firmò un contratto e iniziò costruire teatri di<br />

posa sonori. I produttori erano restii a realizzare film parlati a causa<br />

della mancanza di sale attrezzate e per paura di non poterli esportare

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