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0 1 A viso aperto frontespizio.qxp - slsi

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A LFIO RAGAZZO DEL SUD 163<br />

Non riuscendo a dormire stavo affacciata alla finestra: seguendo con<br />

lo sguardo le guardie che facevano il giro delle mura di cinta del<br />

carcere, fui attratta da una scena che si svolgeva poco lontano dietro<br />

una siepe. C’erano persone che discutevano prima pacatamente,<br />

poi animatamente. All’improv<strong>viso</strong> ci fu uno sparo mentre un altro<br />

uomo si allontanava di corsa. Le guardie, messe in allarme dallo<br />

sparo tornarono indietro ma non trovarono nulla; i due uomini si<br />

erano allontanati, tenendo in mano qualcosa che io, per la distanza<br />

e per la scarsa visibilità, non riuscii a distinguere. Raggiunto un<br />

sedile in ferro battuto i due si fermarono ed aprirono un borsone,<br />

cominciando a tirare fuori una gran quantità di banconote. Si divisero<br />

il bottino sicuri di non essere stati visti da nessuno e prima che<br />

arrivassero i rinforzi chiamati dalle guardie si dileguarono -<br />

Il prete le consigliò di non pensarci, anche per evitare di aggiungere<br />

altra carne al fuoco. Era meglio che la polizia facesse le sue<br />

indagini. La stessa cosa valeva per il suo incidente.<br />

Poi, allontanandosi, la salutò affettuosamente.<br />

Milena prese il libricino del Vangelo che le aveva regalato il<br />

sacerdote e si mise a leggerlo come se fosse la prima volta, fermandosi<br />

di tanto in tanto per pregare o per riflettere.<br />

Mentre pregava, udì un rumore di passi dietro la porta della sua<br />

cella, sentì infilare la grossa chiave nella toppa e la porta si aprì: era<br />

il carceriere che, abbozzando un sorriso, la invitava a seguirlo.<br />

Appena nell’ufficio del direttore, salutò come si conviene tra persone<br />

civili e si avvicinò al tavolo su cui erano oggetti di cancelleria, un<br />

voluminoso faldone, una lampada con braccio regolabile e un mucchio<br />

di carte sparse qua e là.<br />

- Si accomodi, signorina - le disse quasi con accento paterno<br />

- È arrivato il risultato dell’autopsia e sono contento per lei: la<br />

scagiona da ogni responsabilità. Lei è libera. Il giovane è morto per<br />

asfissia, forse in un altro luogo, ed è stato portato dove è stato trovato.<br />

Sul corpo non sono stati riscontrati segni particolari. Probabilmente<br />

è stato soffocato forse con un cuscino e poi abbandonato<br />

lì, sul ciglio della strada.

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