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58 F RANCESCO D E P ASQUALE – A VISO APERTO<br />
Mia madre, poveretta, considerata la precaria situazione familiare,<br />
andava a lavorare in campagna. Dopo quasi dieci anni mia sorella<br />
sposò un giovanotto del posto: non c’è stata una grande festa.<br />
C’erano solo i familiari e qualche parente intimo.<br />
Da quel momento la mia vita subì un cambiamento. Mentre<br />
prima mi piaceva vivere nell’ombra, ad un tratto mi convinsi che si<br />
vive una sola volta e che è giusto avere una cerchia di amici coi<br />
quali nei momenti liberi andare in giro a godersi la vita. Ed è stato<br />
proprio in una di queste occasioni che ho avuto la fortuna-sfortuna<br />
di incontrare la mia prima fiamma.<br />
Pensai subito ad un’amicizia duratura.<br />
Con la comitiva dell’epoca, un mattino facemmo una scampagnata:<br />
eravamo seduti su un prato la cui erbetta cresceva rigogliosa<br />
per la fertilità del terreno. Iniziammo a fare colazione anche se l’orologio<br />
della Chiesa Madre batteva le dieci e un quarto. In quel<br />
momento mi sentivo felice. Era la prima volta che mi trovavo con<br />
gli amici in aperta campagna senza impegni di lavoro, ma con una<br />
idea fissa che mi frullava nel cervello: approfondire la conoscenza<br />
di quel ragazzo che piaceva da morire. Pensavo di avere incontrato<br />
l’amore tanto decantato da poeti e scrittori e desiderato nei momenti<br />
in cui la solitudine mi attanagliava il cuore e mi faceva tanto soffrire.<br />
In quei giorni mi sentivo talmente eccitata per l’infatuazione<br />
che avrei fatto di tutto pur di stringerlo tra le mie braccia, stare<br />
accanto a lui, sentire il calore del suo corpo, respirare l’alito del suo<br />
respiro. Insomma sarei arrivata a concedermi.<br />
I nostri incontri inizialmente furono sporadici e in luoghi pubblici,<br />
poi giorno dopo giorno si intensificarono. Ero talmente innamorata<br />
da accettare anche il suo modo di vivere disordinato. Non concepiva<br />
la vita un dono supremo e non pensava che ogni cosa ha la<br />
sua origine e la sua fine. Per lui ogni evento era destinato a sparire<br />
come una nuvola vagante nel cosmo ed era convinto che non valesse<br />
la pena lottare per la sopravvivenza, andando avanti a testa alta,<br />
affrontando con rassegnazione gli ostacoli che la vita quotidianamente<br />
gli poneva davanti. Vivendo senza principi accelerò la sua<br />
fine in modo tragico e doloroso per sé e per i familiari. Sopraffatto