ACTA APOSTOLICAE SEDIS COMMENTARIUM ... - La Santa Sede

S. Bomana Bota 457
priores ad meritum causae parvi vel nihili faciunt. Quaerunt enim:
1) utrum rev. d. Franciscus Balconi, Metrop. Eccl. archipresbyter, qui
matrimonio Mariae actricis adstitit, colloquium cum ea habuerit de illo
ante diem matrimonii, vel saltem utrum in die matrimonii sponsos separatim
interroga ver it; 2) vel potius utrum post matrimonium Maria, pro
consilio, rev. dominum Balconi invisent, et tunc ille Mariae dixerit, se,
quamvis ante matrimonium notitias contra sponsum habuisse, attamen
eas non manifestasse ob timorem processus; 3) utrum d. Balconi post
matrimonium nonnullis dixerit, se illud pro nullo habere,ob defectum
consensus sponsae; 4) utrum adv. Guido Castiglione eidem d. Balconi
exhibuerit exemplar petitionis porrigendae Rmae Curiae eccl. ut nullum
matrimonium declararet. Quinta autem quaestio, quam Patroni in argumentum
ducunt metus gravis in actricem incussi, inquirit utrum matrimonium
celebratum fuerit festinanter, quasi secrete, absque ulla pompa,*
omissa quavis consanguineorum vel amicorum invitatione; imo ipsius
sponsae matre absente; omnesque qui adfuerunt admirati fuerint moerentem
adspectum sponsae. Circa quatuor priores quaestiones ipse
rev. archip. Franciscus Balconi plane respondit; scilicet: Ad primum:
«Un vero e proprio convegno con la signora Maria Ambrosini-Spinella
« non ebbe luogo. Ho la reminiscenza di avere espresso i miei dubbi a
«riguardo del suo matrimonio. Ricordo che nella prima deposizione
« ho dichiarato di averli espressi, i miei dubbi, colla stessa signora Maria
« Spinella Ma ritornato ora sui miei ricordi, non posso dirmi sicuro
« di averli espressi alla signora Spinella, o forse ad altri In
« occasione della formalità del consenso non si è fatta, nè da parte mia
« nè da parte degli sposi, nessuna parola in merito al matrimonio. Nè
«i futuri sposi furono da me interpellati separatamente ». Relate ad
secundam quaestionem declarat:«Ricordo che, tanto accompagnata dalla
« signora Malerba, quanto sola, la signora Ambrosini-Spinella è venuta
« da me più di una volta a lamentare la condizione creatale dal matri-
« monio ed il carattere del marito. Ricordo di avere in questa occasione
« dichiarato che queste cose si temevano fin da prima, perchè era voce
« comune che il sig. cav. Garibaldi tendesse alla dote e non all'amore
«della signora, ma escludo nettamente di avere detto che di queste
«cose io non ho parlato per paura di processo. Anzi sono persuaso che
« sì, ne ho parlato ». Relate vero ad tertiam, repetit in secunda instructione
quod iam in priori asseveravit, nempe : « Escludo assolutamente
« di aver mai espresso il convincimento che il matrimonio fosse nullo,
« perchè questo convincimento non l'ho mai avuto ». Ad quartam quaestionem
quod attinet, respondet: « Verissimo, che il signor avv. Guido