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Minori l’oltraggio infinito

Numero 58 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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14 Domenica<br />

25 marzo 2012 IL PERSONAGGIO<br />

Storia di Andrea Russo, dagli studi in giurisprudenza alla passione per le sculture<br />

L’avvocato che plasma la carta<br />

Chi da piccolo non si è divertito a<br />

costruire aeroplanini di carta,<br />

lanciandoli al compagno di banco<br />

per sconfiggere la noia delle<br />

lezioni?<br />

Tutti abbiamo creato, giocato o<br />

immaginato, avendo tra le mani<br />

un semplice foglio bianco. Pochi,<br />

invece, si sono spinti nella realizzazione<br />

di vere e proprie sculture<br />

di carta e luce.<br />

Andrea Russo ha scelto di trasformare<br />

il suo hobby in una forma<br />

d’arte. Napoletano, trent’anni, è<br />

avvocato civilista, ma preferisce<br />

la carta da disegno a quella bollata<br />

in uso nei tribunali.Nel<br />

panorama europeo è uno tra i<br />

paper artists più apprezzati, pur<br />

avendo intrapreso questa attività<br />

da soli cinque anni.<br />

Andrea ama le sue creazioni di<br />

carta come fossero suoi figli. E<br />

mentre ne parla, i suoi occhi brillano<br />

di emozione. Più che un<br />

artista, ama definirsi un attento<br />

osservatore della realtà che lo circonda:<br />

tramite i materiali che essa<br />

offre, cerca di estrapolare nuove<br />

forme e concetti visivi.<br />

«Spesse volte la carta è più difficile<br />

del ferro da piegare…»,<br />

dichiara mostrandomi le sue<br />

opere, che rappresentano un’interpretazione<br />

in chiave moderna<br />

e astratta dell’origami, l’antica<br />

arte giapponese di piegare la<br />

carta.<br />

Da dove nasce la tua passione<br />

per questa particolare tecnica,<br />

e quando hai iniziato?<br />

«Frequentavo l’ultimo anno del<br />

liceo classico, nel 2007, e al<br />

“Garibaldi” organizzarono una<br />

giornata dell’arte. Lì conobbi una<br />

ragazza, che mi prestò un libro di<br />

origami. Dopo quell’esperienza,<br />

che consideravo di puro divertimento,<br />

ho svolto alcune ricerche<br />

su Internet e così ho iniziato ad<br />

appassionarmi».<br />

I tuoi primi modelli riproducono<br />

forme organiche. Perché<br />

hai deciso di abbandonarli?<br />

«Non mi piace l’origami figurativo,<br />

concede poco spazio alla creatività.<br />

La mia prima pubblicazione,<br />

“Origami dal Vesuvio”, è<br />

un manuale sulla realizzazione di<br />

oggetti di carta semplici: dalla<br />

conchiglia alla maschera di<br />

Pulcinella. La mia vera passione<br />

sono però i soggetti astratti.<br />

Infatti non mi considero un<br />

origamista, ma un artista della<br />

carta».<br />

In quanto tempo realizzi una<br />

scultura?<br />

«Alcune opere richiedono due<br />

ore di lavoro, altre una settimana,<br />

ma dipende molto dalla fase di<br />

elaborazione. In genere parto dall’osservazione<br />

del reale. Un’onda<br />

marina o la forma di una pigna<br />

possono diventare un ottimo<br />

spunto di partenza».<br />

Che materiali utilizzi per le tue<br />

creazioni?<br />

«Occorre una qualità di carta<br />

molto particolare per realizzare<br />

un buon origami. Consiglio la<br />

Fabriano 110 grammi o la<br />

Elephant hyde paper: una varietà<br />

più sottile della pergamena, che<br />

ordino direttamente dalla Germania.<br />

Attualmente, però, sto<br />

sperimentando nuove tecniche<br />

coi fogli di giornale».<br />

Quanto può valere una tua scul-<br />

Un artista cresciuto all’ombra del Vesuvio<br />

che conquista il Kuwait ed espone negli Usa<br />

«Sono un interprete<br />

della realtà:<br />

cerco nuove forme<br />

e concetti visivi<br />

da esprimere»<br />

L’origami (in giapponese «carta piegata») è un’antica<br />

arte che ha origine in Giappone. Per tanto tempo<br />

fu accessibile soltanto ai rappresentanti dei ceti alti,<br />

e soltanto dopo Seconda Guerra Mondiale varcò i<br />

confini dell’Oriente, arrivando in America e in<br />

Europa, dove immediatamente divenne molto<br />

popolare. Esistono molteplici versioni sulle origini<br />

dell’origami: l’arte della piegatura della carta era<br />

conosciuta anche in Cina, tra gli arabi e in alcuni<br />

Paesi occidentali, come Germania e Spagna. Negli<br />

anni Sessanta l’origami si diffonde in tutto mondo.<br />

A lato “Tentio”,<br />

una delle sculture<br />

di Andrea Russo<br />

e in basso, l’artista<br />

nella sua casa<br />

napoletana<br />

posa accanto<br />

ad alcune<br />

opere<br />

CINQUE ANNI DI SUCCESSI<br />

Andrea Russo nasce a Napoli il 19 giugno 1981.<br />

Consegue la maturità classica al liceo “Giuseppe<br />

Garibaldi” del capoluogo partenopeo.<br />

È qui che inizia ad interessarsi all’arte dell’origami,<br />

partecipando a un’iniziativa d’arte. Laureando<br />

in giurisprudenza all’Università Parthenope,<br />

da cinque anni realizza sculture di<br />

carta che espone su Flickr, un sito web multilingua<br />

che permette agli iscritti di condividere<br />

fotografie, e in varie mostre in tutta Europa e<br />

nel mondo.<br />

Tra le più importanti, quella d’esordio nel 2008<br />

al Lanificio 25 di Napoli e l’Exporigami 2009 a<br />

Saragozza, in Spagna. Dal 24 dicembre 2011 al<br />

6 gennaio 2012 prende parte al Kuwait’s 5th<br />

International islamic art convention, tenutosi<br />

nella grande moschea di Kuwait City.<br />

Attualmente, le sue opere sono in esposizione al<br />

Japanese american national museum di Los<br />

Angeles, fino al 26 agosto.<br />

Tra le pubblicazioni, “Origami dal Vesuvio” a<br />

cura del Centro diffusione origami e il manuale<br />

“Papercraft, design and Art with Paper – gestante”<br />

(pp.58, pp.166).<br />

L’origami, un’arte antichissima nata in Giappone<br />

Dalla terra dei Samurai<br />

La tecnica è basata sui principi dello shintoismo<br />

La tecnica moderna usa pochi tipi di piegature combinate<br />

in un’infinita varietà di modi, per creare<br />

modelli anche molto complicati. L'origami<br />

tradizionale, invece, era molto meno rigido e faceva<br />

frequente uso di tagli, oltre a partire da basi non<br />

necessariamente quadrate. L'origami è basato sui<br />

principi shintoisti del ciclo vitale e dell'accettazione<br />

della morte come parte di un tutto: la forma di<br />

carta, nella sua complessità e fragilità, simboleggia<br />

infatti il tempio shintoista che viene ricostruito<br />

sempre uguale ogni vent'anni.<br />

tura?<br />

«Non mi piace sminuire la mia<br />

arte dandole un prezzo. Molti<br />

lavorano per soldi, io lo faccio<br />

ancora per hobby. Una tassellazione,<br />

comunque, può valere da<br />

un minimo di 500 a un massimo<br />

di 5mila euro».<br />

Ci sono degli autori che hanno<br />

avuto una particolare influenza<br />

sulla tua arte?<br />

«Su tutti, sicuramente Paul<br />

Jackson e Chris K. Palmer.<br />

Quest’ultimo è tra i pionieri dell’origami<br />

astratto. C’è poi Eric<br />

Gjerde, uno dei primi estimatori<br />

delle mie tassellazioni. E’ stato<br />

grazie ai suoi consigli, e ai suoi<br />

incoraggiamenti, che ho potuto<br />

perfezionarmi in questa tecnica.<br />

Devo dire però che tutte le mie<br />

creazioni sono originali: non mi è<br />

mai piaciuto “copiare” o riprodurre<br />

gli origami di altri scultori<br />

della carta».<br />

A dicembre hai partecipato ad<br />

una convention in Kuwait: ci<br />

racconti la tua esperienza?<br />

«Sono stati quindici giorni fantastici,<br />

durante i quali ho avuto<br />

modo di approfondire la conoscenza<br />

di una cultura, quella<br />

islamica, che apprezzo fin da<br />

quando ebbi modo di visitare il<br />

palazzo dell’Alhambra a Granada.<br />

Sono stato contattato dal direttore<br />

del Museo d’arte islamica di<br />

Kuwait City: un suo collaboratore<br />

aveva visionato i miei lavori su<br />

Internet, restando colpito dalle<br />

tassellazioni. Fui invitato così<br />

come unico artista europeo. Nel<br />

corso del mio soggiorno ho avuto<br />

modo di approfondire la conoscenza<br />

dell’arte geometrica<br />

islamica. Sono fiero di aver contribuito<br />

a stabilire un ponte tra la<br />

cultura occidentale cristiana e<br />

quella araba».<br />

Quali sono i tuoi prossimi<br />

appuntamenti?<br />

«Attualmente le mie opere sono<br />

in esposizione al Museo di Los<br />

Angeles, negli Stati Uniti. Dal 5 al<br />

12 maggio invece sarò a Potenza,<br />

alla galleria d’arte del Santo<br />

Graal».<br />

Che posto occuperanno nella<br />

tua vita le sculture di carta, tra<br />

qualche anno: divertimento o<br />

lavoro a tutti gli effetti?<br />

«Sono un avvocato, ma vorrei<br />

fare degli origami la mia seconda<br />

attività. Purtroppo, in Italia sono<br />

molto più riconosciuti ed apprezzati<br />

gli artisti stranieri. Richard<br />

Sweeney, un ragazzo londinese<br />

che ha iniziato a produrre sculture<br />

di carta dopo aver visto le<br />

mie opere, organizza mostre in<br />

tutto il mondo e collabora abitualmente<br />

con architetti e designer.<br />

In Italia, invece, questi professionisti<br />

si interessano al nostro<br />

lavoro solo per rubarci i progetti.<br />

Chiedono come realizzare determinate<br />

figure per riprodurle in<br />

prima persona, oppure copiano le<br />

nostre opere dalle foto su<br />

Internet. Ma continuerò a produrre<br />

sculture finché c’è un pubblico<br />

che le apprezza, sul web o in<br />

qualunque altro contesto».<br />

Pagina a cura di<br />

SIMONE SPISSO

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