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Minori l’oltraggio infinito

Numero 58 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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Le vie del piccolo centro cilentano completamente illuminate a led<br />

Torraca pioniera<br />

dell’ecosostenibile<br />

Risparmio energetico e protezione ambientale<br />

Energie rinnovabili, fonti<br />

alternative, risparmio energetico,<br />

ecosostenibilità.<br />

Concetti che hanno tutti un<br />

unico comune denominatore:<br />

l’energia. Che l’Italia sia<br />

“affamata” di energia e attualmente<br />

incapace di garantire,<br />

per tutta una serie di<br />

motivi, una produzione in<br />

grado di soddisfare il suo<br />

fabbisogno nazionale è cosa<br />

risaputa. Conseguenza diretta<br />

di ciò è che il nostro<br />

Paese è costretto ad importare,<br />

pagandole profumatamente,<br />

le risorse ed i megawatt<br />

necessari con ovvie<br />

ripercussioni sui costi delle<br />

bollette, le più alte di tutta<br />

l’Unione europea.<br />

Non è questo il caso del<br />

Comune cilentano di Torraca<br />

(poco meno di milletrecento<br />

anime al confine tra<br />

Campania e Basilicata) dove<br />

nel 2005 è partito un progetto<br />

innovativo e che ha fatto<br />

scuola in tutto il mondo.<br />

All’epoca, la Giunta comunale,<br />

presieduta dal sindaco<br />

Daniele Filizola, scelse di<br />

intraprendere una politica<br />

basata sulla salvaguardia<br />

dell’ambiente e l’utilizzo delle<br />

fonti energetiche rinnovabili.<br />

Primo passo di questo<br />

progetto è stata la sperimentazione<br />

di un impianto di<br />

illuminazione a led al posto<br />

di quello tradizionale. All’iniziativa,<br />

che ha riscosso il<br />

gradimento della cittadinanza,<br />

ha fatto seguito la completa<br />

sostituzione dell’impianto<br />

di illuminazione con<br />

la nuova tecnologia per un<br />

totale di settecento punti<br />

luce a led installati. A realizzare<br />

i lavori un’azienda locale,<br />

l’Elettronica Gelbison di<br />

Ceraso che ha brevettato<br />

quella che è stata ribattezzata<br />

la “lanterna Torraca”.<br />

Un’opera e un progetto tutto<br />

made in Cilento, dunque.<br />

La notizia ha portato il piccolo<br />

centro alla ribalta<br />

nazionale ed internazionale.<br />

Giornalisti ed esperti ma<br />

anche semplici visitatori<br />

provenienti dai più disparati<br />

angoli del pianeta sono<br />

giunti a Torraca, che può<br />

fregiarsi del titolo di prima<br />

led city al mondo.<br />

Un’occasione che è stata<br />

sfruttata per valorizzare le<br />

bellezze naturali ed artistiche<br />

del territorio, con un<br />

notevole ritorno economico<br />

dovuto all’incremento del<br />

flusso turistico. Ma i risultati<br />

più strabilianti si sono<br />

ottenuti in campo energetico.<br />

A fronte di un investimento<br />

iniziale di circa duecentomila<br />

euro, il Comune<br />

di Torraca ha avuto una<br />

riduzione dei costi del 70%<br />

(le nuove lampade hanno<br />

una durata di vent’anni) e<br />

una notevole diminuzione<br />

dell’inquinamento luminoso.<br />

Gli impianti a led prevengono,<br />

inoltre, il rischio di<br />

folgorazione poiché per funzionare<br />

necessitano di appena<br />

ventiquattro volt.<br />

Sempre nell’ottica delle<br />

energie rinnovabili sono<br />

stati realizzati quattro impianti<br />

fotovoltaici comunali<br />

per una produzione annuale<br />

di circa 200 kw, in parte utilizzati<br />

per l’illuminazione<br />

degli impianti sportivi (piscina<br />

comunale, pista gokart)<br />

in parte venduti alla<br />

rete elettrica. E’ inoltre in<br />

fase di progettazione un<br />

parco eolico (produzione<br />

prevista 13 Mw, sufficienti<br />

per tutto il golfo di Policastro)<br />

ed è allo studio un<br />

piano di recupero e utilizzo<br />

delle biomasse per la pulizia<br />

dei vicini boschi. Per decongestionare<br />

il traffico su strada<br />

e favorire l’afflusso turistico<br />

si pensa ad una monorotaia<br />

che possa collegare<br />

Torraca con la vicina Sapri.<br />

E’ già in fase avanzata, invece,<br />

la realizzazione di una<br />

fabbrica che produrrà moduli<br />

fotovoltaici e che farà<br />

ricerca nel medesimo settore.<br />

Sempre in materia di<br />

ricerca e ambiente il Comune<br />

ha stipulato con la<br />

Seconda Università degli<br />

Studi di Napoli un accordo<br />

per l’avvio di un corso di laurea<br />

e di un master post-laurea.<br />

Grandi progetti per un<br />

piccolo centro che non<br />

vuole smettere di stupire.<br />

Pagina a cura di<br />

FRANCESCO SERRONE<br />

PRIMO PIANO Domenica 25 marzo 2012<br />

Il corso<br />

Le settecento lampade a<br />

led sono monitorate ed<br />

in corso di certificazione<br />

dal prof. Di Fraia<br />

Istantanee<br />

La piscina olimpionica<br />

La struttura è completamente<br />

autosufficiente<br />

dal punto di vista energetico<br />

alimentata da<br />

Fotovoltaico<br />

Sono stati realizzati 4<br />

impianti fotovoltaici per<br />

una produzione annuale<br />

di circa 200 kw, in parte<br />

9<br />

dell’Università Federico<br />

II di Napoli, uno dei<br />

massimi esperti in illuminotecnica.<br />

pannelli solari, pannelli<br />

fotovoltaici, con telo<br />

isotermico e illuminazione<br />

a led.<br />

utilizzati per l’illuminazione<br />

degli impianti<br />

sportivi, in parte venduti<br />

alla rete elettrica.<br />

Il borgo,<br />

cenni<br />

storici<br />

Il borgo di Torraca (deriverebbe<br />

da Torre De Jaco,<br />

signore vissuto nei secoli<br />

passati) ha avuto origine<br />

all’incirca nel X secolo d.C.<br />

Si ipotizza che furono gli<br />

abitanti della costa, spinti<br />

dalle devastazioni dei Saraceni<br />

nel 915, a rifugiarsi<br />

sulle colline e a fondare il<br />

nuovo centro abitato, caratterizzato<br />

dalla presenza<br />

di un castello baronale e<br />

diverse chiese. Nel 1806 il<br />

paese venne devastato<br />

dalle truppe francesi, che<br />

saccheggiarono il castello.<br />

Carlo Pisacane nel giugno<br />

del 1857 tenne un famoso<br />

discorso incitando il popolo<br />

alla rivolta, senza ottenere<br />

l’esito sperato.<br />

Filizola, l’artefice<br />

dell’innovazione<br />

“Il nostro percorso un esempio per tutta l’Italia”<br />

«Innovare fa bene». E’ questo il<br />

motto di Daniele Filizola, ex primo<br />

cittadino ed attuale vicesindaco del<br />

borgo cilentano, promotore dei principali<br />

progetti di quello che si potrebbe<br />

definire “modello Torraca”. «Nonostante<br />

le iniziali obiezioni dell’opposizione<br />

in consiglio comunale -<br />

comincia - per una tecnologia ritenuta<br />

all’epoca ancora troppo immatura,<br />

non ci siamo lasciati scoraggiare proseguendo<br />

lungo il nostro percorso<br />

diventato ora un esempio per i comuni<br />

vicini. Alcuni tra questi utilizzano<br />

sistemi anche più sofisticati e moderni<br />

dei nostri».<br />

Un cammino non privo di difficoltà,<br />

ostacolato a volte dalle istituzioni, a<br />

volte da alcune associazioni ambientaliste<br />

che «dicono no a tutto, ostaco-<br />

lando il progresso». «A mio parere in<br />

Italia - attacca Filizola - manca una<br />

concezione scientifica nell’affrontare<br />

determinate questioni. Noi abbiamo<br />

dimostrato come vi possa essere la<br />

certezza di un modello di sviluppo<br />

sostenibile, alternativo a quello tradizionale<br />

basato sullo sfruttamento dei<br />

combustibili fossili». Grazie all’impianto<br />

d’illuminazione a led «abbiamo<br />

un risparmio annuale di circa<br />

venti-venticinquemila euro. Ancora<br />

qualche anno e avremo recuperato<br />

l’investimento iniziale. In seguito<br />

questo surplus verrà utilizzato per<br />

finanziare opere e investimenti per la<br />

popolazione».<br />

Un successo anche in termini occupazionali<br />

visto che «è stata costituita<br />

una società a partecipazione pubblica<br />

“Sviluppo Torraca” per coordinare<br />

le diverse iniziative che hanno<br />

coinvolto nel loro sviluppo cittadini,<br />

installatori, enti comunali, provinciali,<br />

imprenditori locali, studenti<br />

e Università rendendo questa<br />

esperienza patrimonio non solo per<br />

la Regione Campania ma per tanti<br />

Comuni d’Italia. Sono previsti più<br />

di venti nuovi posti di lavoro».<br />

«Un modello che - conclude Filizola<br />

- andrebbe esportato, nel rispetto<br />

delle peculiarità di ciascuna zona,<br />

in tutta la Penisola, non solo nei<br />

piccoli centri».<br />

Mercadante<br />

vita<br />

e opere<br />

Biagio Mercadante nacque<br />

a Torraca il 12 maggio del<br />

1892. Fin dall’infanzia dimostrò<br />

un notevole talento<br />

nell’arte della pittura.<br />

Erede della scuola napoletana,<br />

partecipò a varie mostre<br />

nazionali sin dal 1920.<br />

La sua propensione naturale<br />

si basò su soggetti lirici<br />

ed intimisti. In questi<br />

anni stabilisce un sodalizio<br />

con diversi artisti e pittori.<br />

Oltre che in Italia, espose<br />

le sue opere anche a Santiago<br />

del Cile, Londra,<br />

Stoccolma, Tokio, Barcellona<br />

e Hannover. Nel 1964<br />

venne nominato socio<br />

dell'Accademia Tiberina di<br />

Roma. E’ morto a Torraca<br />

il 30 agosto 1971.

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