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Minori l’oltraggio infinito

Numero 58 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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EMANUELA DE VITA<br />

Una laurea in Economia, l’infanzia<br />

e la giovinezza in una<br />

piccola città del Sud: Benevento.<br />

Il presente in giro per il<br />

mondo, da trombettista jazz tra<br />

i più apprezzati da pubblico e<br />

intenditori.<br />

Luca Aquino ha oggi 37 anni e<br />

ha pubblicato diversi lavori da<br />

solista. Nessuno studio al conservatorio,<br />

una passione nata<br />

tardi ma portata avanti con<br />

forza e determinazione.<br />

«Prima nota a 19 anni – racconta<br />

– primo album da solista a<br />

32. Ho impiegato tempo. Non<br />

mi sentivo mai pronto e forse è<br />

stata una fortuna perché è stato<br />

un debutto positivo».<br />

«Ebbi l’opportunità – continua<br />

– di partecipare a un seminario<br />

di Paolo Fresu. Da allora mi<br />

sono innamorato del jazz. Cominciai<br />

ad ascoltare bebop<br />

tutto il giorno per poi capire<br />

che di jazz non ne esisteva solo<br />

uno e che, volendo, avrei potuto<br />

cercarne uno mio. In realtà<br />

dovrebbe essere la missione di<br />

tutti i jazzisti. Io ci provo, a volte<br />

invano. L'importante è osare<br />

e mettersi in discussione».<br />

Nel 2008 pubblica il suo primo<br />

album "Sopra le nuvole" e vince<br />

il premio internazionale per<br />

solisti “Urbani”. Già l’anno successivo<br />

il nuovo cd "Lunaria"<br />

con ospite Roy Hargrove e il<br />

premio “Musica Jazz” come<br />

miglior talento italiano. Il suo<br />

terzo lavoro lo registra nell'antico<br />

bagno turco di Skopje, in<br />

Macedonia. Nel 2010 l'opera<br />

"Icaro solo" e nel 2011 "Chia-<br />

SPETTACOLI Domenica 25 marzo 2012<br />

Il trombettista Luca Aquino, di Benevento, è oggi un artista affermato nel panorama internazionale<br />

Il mio jazz “sopra le nuvole”<br />

19<br />

La prima nota a diciannove anni, poi i premi e le collaborazioni con grandi musicisti<br />

A destra,la copertina<br />

di “Sopra le nuvole”,<br />

il primo album<br />

di Luca Aquino<br />

e in basso,<br />

l’artista beneventano<br />

durante un’esibizione<br />

ro", con un trio norvegese.<br />

Di strada ne ha percorsa parecchia<br />

l’artista che, parlando<br />

delle sue origini, sostiene: «Per<br />

suonare dovevo per forza allontanarmi<br />

da Benevento che,<br />

di jazz, offriva pochi spunti. E-<br />

ro costretto a viaggiare e assorbire<br />

suoni come una spugna.<br />

Molti musicisti delle<br />

grandi metropoli restano invece<br />

ancorati alla loro fantastica<br />

città e realtà, spesso fine a sé<br />

stessa. Si accontentano di ciò<br />

che vedono che, sicuramente, è<br />

tanto ma non tutto. In merito<br />

al Sud Italia non ho mai avvertito<br />

alcuna discriminazione.<br />

L'importante è parlare un po'<br />

d'inglese».<br />

La musica prima di tutto dunque.<br />

E quindi i viaggi. Ma le<br />

radici sono importanti per<br />

un’anima sensibile come quella<br />

di un artista e infatti Luca<br />

Aquino dà vita, nella sua città,<br />

all’ importante festival di musica<br />

jazz “Riverberi”. Ed è un<br />

uomo del Sud a ispirare il suo<br />

prossimo lavoro: «Ora sto scrivendo<br />

le musiche per il mio<br />

nuovo album – dice – dedicato<br />

all'impresa di Umberto Nobile,<br />

il primo ad aver avvistato<br />

il Polo Nord. È un personaggio<br />

che m'intriga molto. Generale<br />

dell'aereonautica ma uomo di<br />

sinistra. Grande esploratore ed<br />

inventore. Nato in Campania e<br />

con un cane identico al mio. È<br />

il mio uomo insomma. Per la<br />

registrazione sto pensando ad<br />

un quartetto nuovo, diverso».<br />

Non solo jazz nelle melodie di<br />

Luca Aquino, ma contaminazioni<br />

di generi molto diversi tra<br />

loro come il rock, la musica popolare<br />

brasiliana e la world<br />

music.<br />

Un universo con ancora tanti<br />

pianeti da esplorare e che si è<br />

arricchito, nell’album “Chiaro”,<br />

della collaborazione di Lucio<br />

Dalla per il brano “La Mer”. «Ho<br />

incontrato Lucio – ricorda<br />

Aquino – solo tre volte. Una<br />

persona curiosa, gentile, svelta e<br />

di cuore. Affabile e determinata.<br />

Era un vero jazzista, amava<br />

improvvisare e odiava le prove.<br />

Imprevedibile e sensibile. Gli<br />

chiesi di cantare in francese,<br />

non l'aveva mai fatto ma mi<br />

rispose immediatamente di sì.<br />

Un angelo».

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