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Minori l’oltraggio infinito

Numero 58 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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L’ARTICOLO Domenica 25 marzo 2012<br />

5<br />

Non ci resta che ridere<br />

Nella scrittura, allenarsi con l’umorismo è come fare preparazione atletica,<br />

che qualunque allenatore raccomanderebbe per ogni tipo di sport<br />

GIOVANNANTONIO FORABOSCO*<br />

Parlare di umorismo è come parlare del<br />

segreto di Pulcinella. Ma non di quello che<br />

tutti conoscono e nessuno prende sul serio.<br />

No, il vero segreto. Perché Pulcinella fa ridere?<br />

Perché è comico, buffo? E non solo questo.<br />

E’ divertente ma anche toccante, irrequieto,<br />

affamato, a volte malinconico, fa<br />

vibrare corde di sentimenti diversi. E capita<br />

che sia perfino politicamente impegnato.<br />

Pulcinella Eduardo fa il rivoluzionario contro<br />

Peppino Borbone (nel film “Ferdinando I,<br />

re di Napoli”).<br />

Attenti a quest’indovinello.<br />

“Che cos’è una banana?”<br />

“Una badonna babassa babassa”.<br />

Chi lo conosce già o ne conosce di simili è<br />

possibile che lo giudichi semplice e perfino<br />

infantile. Altrimenti una reazione tipica<br />

è a tre fasi: un momento di perplessità,<br />

poi “ah, ho capito”, quindi un senso di<br />

divertimento (ah, ah!) con eventuale risata<br />

o risolino. Naturalmente poi ci sono i sofisticati<br />

e gli ottusi che non capiscono e/o<br />

non si divertono.<br />

La barzellettina in questione è un testo umoristico.<br />

Per chi avesse un concetto alto<br />

dell’”umorismo” può sembrare un aggettivo<br />

non appropriato. In realtà traduce l’inglese<br />

“humour” che è diventato (come sport del<br />

resto) il termine con cui si designa tutto<br />

quello che ha a che fare con il divertimento<br />

che tende al sorriso e al riso, il comico, l’ironia,<br />

la satira, la barzelletta, la parodia, la caricatura<br />

e via dicendo. Esiste una International<br />

Society of Humor Studies e un International<br />

Journal of Humor Research (humor è la<br />

variante americana).<br />

Qual è il meccanismo dell’indovinello sulla<br />

banana? C’è una premessa sotto forma di<br />

domanda apparentemente normale e banale.<br />

La risposta introduce però un’incongruità:<br />

non corrisponde a un linguaggio dotato di<br />

senso. Ma c’è un elemento che risolve. E’<br />

quello che in termini aritmetici è la “raccolta<br />

a fattor comune”: eliminando il ba da ogni<br />

parola il tutto diventa logico e abbiamo la<br />

definizione di una nana (questioni discriminatorie<br />

ed etiche a parte).<br />

La percezione di incongruità è concetto<br />

chiave per tutte le forme di umorismo. Si<br />

lega alla violazione di un’aspettativa (ne parlava<br />

già Imanuel Kant), all’effetto sorpresa<br />

(Spencer lo sottolineò a fine ‘800), alla rottura<br />

di uno schema o modello, cioè a come ci si<br />

attende che le cose si presentino, quello che<br />

consideriamo logico e normale.<br />

Vista la rilevanza del concetto fornisco qualche<br />

altro esempio: 1) Gioco a carte e mi<br />

trovo in mano un asso di cuori nero (Bruner<br />

e Postdam ne fecero un famoso esperimen-<br />

Chi non è direttamente interessato a scrivere<br />

in maniera divertente o brillante<br />

può comunque trarre beneficio<br />

da una frequentazione del registro dell’ironia<br />

to); 2) una faccia con tre occhi per un bambino<br />

molto piccolo (esperimento di Jerome<br />

Kagan); 3) una nevicata a Taormina a<br />

Ferragosto; 4) un ombrello nero.<br />

Partiamo da quest’ultimo. Se il lettore si è<br />

chiesto: “Che c’entra un ombrello nero?”<br />

vuol dire che ha avuto una percezione di<br />

incongruità. Un ombrello nero è una cosa<br />

normale in un elenco di cose non esattamente<br />

normali, cioè disattende l’aspettativa<br />

(più tecnicamente diremmo che è difforme<br />

dal modello cognitivo evocato dalla serie di<br />

esempi).<br />

Gli altri esempi mostrano come l’incongruità<br />

sia di natura varia e anche non umoristica.<br />

Nel primo caso può essere sconcertante<br />

e può risultare divertente (solo) nel caso<br />

che si riveli come uno scherzo. Nel secondo,<br />

il bambino può reagire addirittura con un<br />

senso di smarrimento se non di paura fino a<br />

che non capisce che si tratta di una immagine<br />

non reale (un disegno). Dopo di che<br />

impara che se le facce vere hanno due occhi<br />

in un disegno se ne possono mettere quanti<br />

se ne vogliono. La nevicata può suscitare<br />

interrogativi inquietanti sui cambiamenti climatici.<br />

Perché sia umoristica occorrono alcune condizioni<br />

aggiuntive: la prima è che ci sia un<br />

contesto lieve, giocoso (playful diceva lo psicologo<br />

McGhee), la seconda è, come già<br />

indicato, che l’incongruità sia risolta, la terza<br />

è che la risoluzione non elimini però la percezione<br />

di incongruità. Lo mostra chiaramente<br />

l’indovinello della banana. Alla fine<br />

del processo troviamo la soluzione ma definizione<br />

resta comunque strana, vale a dire<br />

funziona solo nel contesto della barzelletta.<br />

Lo studioso Avner Ziv parlava di “logica<br />

locale”.<br />

La scrittura umoristica è la costruzione di un<br />

testo che abbia queste caratteristiche: produrre<br />

una percezione di incongruità con una<br />

risoluzione che però non elimini del tutto<br />

l’incongruità.<br />

Lascio al lettore la verifica di come queste<br />

condizioni si attuino nei due seguenti testi di<br />

Karl Kraus:<br />

“L'aforisma non coincide mai con la verità: o<br />

è una mezza verità o è una verità e mezzo”.<br />

"Conoscevo uno che quando parlava metteva<br />

le dita nel naso. Almeno fosse stato il suo".<br />

Le varie tecniche che sono suggerite per produrre<br />

un testo umoristico, l’iperbole, l’inversione,<br />

il capovolgimento, ecc. convergono<br />

tutte a creare l’effetto chiave della percezione<br />

di incongruità. In questo scritto introduttivo<br />

le tecniche sono forzatamente solo accennate<br />

e va sottolineato che rappresentano un<br />

importante capitolo del discorso.<br />

La scrittura umoristica ha tre principali tipologie.<br />

La prima è in senso stretto, e comunque<br />

con un’ampia estensione, dalla barzelletta<br />

alle battute di un cabarettista, alla commedia,<br />

al copione di un film comico ecc. La<br />

seconda ha un senso lato e riguarda una qualità<br />

del testo che si può descrivere come brillante.<br />

Non mira necessariamente a far ridere<br />

ma ha arguzia, spirito, creatività. Può comparire<br />

anche in contesti non consueti. Una<br />

citazione tra mille è quella di un commentatore<br />

di calcio che quando un giocatore prende<br />

una pallonata nelle parti basse osserva “si<br />

è sentito rumore di cristalli rotti”. I giornalisti<br />

cui è riconosciuto l’attributo di brillanti<br />

non fanno in genere dell’umorismo in senso<br />

stretto ma usano immagini, accostamenti,<br />

parole che non sono grigiamente normali e<br />

scontate ma creano disattendendo le aspettative,<br />

sorprendendo e spiazzando: procedure<br />

che sono le stesse molle che fanno scattare<br />

l’effetto umoristico. Questi stessi principi<br />

e procedure sono alla base del terzo tipo di<br />

scrittura umoristica, quello di valenza generale.<br />

Chi non è direttamente interessato a<br />

scrivere in maniera divertente o brillante –<br />

oppure per il tipo di materia di cui si occupa<br />

non ne ha l’occasione (se deve parlare di<br />

omicidi o disastri, ad esempio) – può<br />

comunque trarre beneficio da una frequentazione<br />

del registro umoristico. Allontanarsi<br />

dallo scontato e dall’ovvio, assumere una<br />

prospettiva di lettura delle cose non consuetudinaria,<br />

mirare all’originalità nella decifrazione<br />

e nella presentazione degli eventi sono<br />

competenze per le quali apprendere i meccanismi<br />

propri dell’umorismo è utile risorsa.<br />

Per ogni tipo di scrittura, allenarsi con l’umorismo<br />

è come fare preparazione atletica,<br />

che qualunque allenatore raccomanderebbe<br />

per ogni tipo di sport.<br />

*Direttore del Centro Ricerca Umorismo

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