Lessico - Administration

lanti il settore finanziario, consolidandosi
come un sistema essenzialmente positivo, capace
di realizzare la cultura della cooperazione
tra Autorità chiamate ad espletare compiti
di vigilanza ed i soggetti giuridici interessati.
Come espresso dalla Commissione di esperti
incaricata dal Consiglio federale nel
1998 di analizzare l’attuale vigilanza sui mercati
finanziari e di valutare la necessità di
creare un’autorità di vigilanza integrata, meglio
conosciuta come Commissione Zufferey,
rinunciare all’autoregolamentazione oppure limitarla,
sarebbe un errore 6) .
L’autoregolamentazione
L’autoregolamentazione può essere definita,
in maniera assai semplice, come la creazione
di regole da e per un certo numero di persone
oppure imprese.
Un esempio pratico in tal senso, è costituito
dalle associazioni sportive.
In termini giuridici, si parla di autoregolamentazione
quando dei privati creano, volontariamente
oppure sulla scorta di una delega
statale, in un settore che li concerne e per il
quale v’è un bisogno di adottare una regolamentazione,
attraverso contratti, regolamenti
140 Autoregolamentazione
oppure per mezzo di soluzioni non giuridicamente
vincolanti, un ordinamento a tutela
dell’interesse pubblico 7) .
Si possono pertanto identificare due tipi di
autoregolamentazione: quella derivante da
una delega di competenze da parte dello Stato
e quella, cosiddetta, volontaria.
Quest’ultima è sicuramente la forma originaria
e più diffusa di autocontrollo. Anch’essa
presuppone però, alla stessa stregua dell’autoregolamentazione
su delega statale, un
bisogno normativo. Infatti, ordinamenti privati
chiamati a svolgere una funzione, utilizzando
un termine improprio, legislativa, possono
nascere ed implementarsi nella misura
in cui lo Stato non ha legiferato in un determinato
ambito. Ma non solo. Le soluzioni private
di autoregolamentazione, spesso si sviluppano
con lo scopo di anticipare una
regolamentazione statale.
1) L’autore esprime in questo articolo la sua opinione personale, che non corrisponde necessariamente
a quella di ASG.
2) L’equivalenza di questi termini nel settore parabancario traspare incontrovertibilmente dal messaggio
concernente la legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro nel settore finanziario del
17 giugno 1996, dove, nella versione tedesca ed italiana si parla in generale di Selbstregulierung risp. di
autocontrollo allorquando si definisce il concetto posto a fondamento di questa legge, mentre nella versione
italiana del testo di legge vero e proprio, per riferirsi agli Organismi privati che sono chiamati
ad espletare questo autocontrollo, si parla di «Organismi di autodisciplina».
3) Legge federale del 10 ottobre 1997, relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro nel settore finanziario
(Legge sul riciclaggio di denaro, LRD).
4) Le autorità cosiddette istituite da leggi specifiche sono la Commissione federale delle Banche, l’Ufficio
federale delle Assicurazioni private oppure la Commissione federale delle Case da gioco; l’Autorità di
vigilanza del cosiddetto settore parabancario, astretta a vigilare direttamente oppure indirettamente, per
il tramite degli Organismi di autovigilanza, sugli intermediari finanziari nel settore parabancario è invece
l’Autorità di controllo.
5) Christoph Graber, Das Schweizerische Geldwäschereigesetz, 2. edizione, Zurigo 2003, nr. 2 ad art. 1.
6) Urs Emch, Hugo Renz, Reto Arpagaus, Das Schweizerische Bankgeschäft, 6. edizione, Zurigo 2004, nr. 311;
Rapporto Zufferey, Finanzmarktregulierung und -aufsicht in der Schweiz, raccomandazione nr. 13, pag. 24,
(scaricabile da internet all’indirizzo seguente
http://www.efd.admin.ch/dokumentation/zahlen/00578/00854/index.html?lang=de).