Lessico - Administration

In un comunicato stampa datato 19 ottobre
2005 il Consiglio Federale, riferendosi al prefato
terzo rapporto, ha annunciato di rinunciare,
almeno per il momento, ad adottare
misure di vigilanza prudenziale in capo ai
gestori patrimoniali indipendenti, poiché i
dispostivi attualmente regolanti la professione
(sostanzialmente le regole sul mandato 61)
e sulla rappresentanza 62) ) sarebbero sufficienti
a garantire la protezione dell’investitore/cliente.
Inoltre, gli averi gestiti dai gestori
patrimoniali indipendenti sono depositati
presso istituti di credito già sottoposti ad una
sorveglianza prudenziale, per il che, l’estensione
di quest’ultima in capo a questi operatori
indipendenti, risulterebbe essere, per il
momento, superflua 63) .
Le risultanze del terzo rapporto parziale
hanno portato alla luce diversi aspetti rilevanti,
il più importante dei quali, ai fini del presente
articolo, è quello del concetto di sorveglianza
prudenziale, precedentemente esposto.
Or bene, al fine di permettere ai gestori
patrimoniali indipendenti elvetici, almeno
sulla carta, di essere concorrenziali con i loro
cugini viciniori (attivi in campo europeo), in
Svizzera dovrebbe essere istituita una sorveglianza
simile a quella attualmente in vigore
in capo ai commercianti in valori mobiliari,
ovverosia una sorveglianza statale diretta.
Infatti, l’istituzione di una sorveglianza statale
svolta per il tramite di Organismi privati
di autoregolamentazione, come avviene
nell’ambito della lotta al riciclaggio, sarebbe
in contrasto con quanto prevede la direttiva
comunitaria Mifid, la quale solo a titolo eccezionale
permette una «vigilanza privata» (ad
esempio nel caso della consulenza agli inve-
stimenti oppure della distribuzione di quote
di fondi di investimento) 64) .
Un medesimo discorso si impone altresì in
relazione al mercato statunitense 65) .
Soluzioni giusta il diritto svizzero?
Il diritto svizzero mette a disposizione dei
gestori patrimoniali indipendenti, nell’ambito
della legge sul commercio di valori mobiliari
(LBVM), legge quadro regolante sia i servizi
di investimento nel settore dei valori mobiliari
sia la gestione patrimoniale, solo l’istituto
del commerciante che opera per conto di
clienti. La regolamentazione di questa categoria
di operatori finanziari è però fortemente
improntata sulla vigilanza di tipo bancario.
L’attuale regolamentazione del commercio
di valori mobiliari è, infatti, volta a tutelare i
temi più importanti in materia di vigilanza
bancaria, quali la messa a disposizione di fondi
propri, nonché garantire la sicurezza degli
investimenti effettuati dal commerciante.
Per quei gestori indipendenti di patrimoni
attivi in Svizzera che vorrebbero affacciarsi al
mercato europeo – e quindi necessiterebbero
di una regolamentazione equipollente agli
standards di vigilanza internazionali – il diritto
svizzero non mette a disposizione nessuna
soluzione adeguata. Nemmeno la recente
prassi adottata dalla Commissione federale
delle banche, stante la quale essa rilascia ai
gestori indipendenti di patrimoni che ne fanno
richiesta, l’autorizzazione ad esercitare
quali commercianti in valori mobiliari a’ sensi
della LBVM 66) , può essere considerata tale,
poiché una siffatta concessione è subordinata
all’adempimento di tutte le condizioni poste
nella LBVM (e nella relativa Ordinanza,
60) Cfr. III. Rapporto parziale Zimmerli, compulsabile al seguente indirizzo internet:
http://www.efd.admin.ch/dokumentation/zahlen/00578/00891/index.html?lang=it
61) Artt. 394 e segg. CO.
62) Artt. 32 e segg. CO.
63) Cfr. anche III. Rapporto parziale Zimmerli, pag. 14.
64) Art. 48 cpv. 2 Direttiva 2004/39/CE; III. Rapporto parziale Zimmerli, pag. 12.
65) III. Rapporto parziale Zimmerli, pag. 12–13.
66) Cfr. Comunicato Stampa 11 marzo 2005 della CFB, «Une solution pragmatique pour la place financière
suisse», compulsabile via intenet, http://www.ebk.admin.ch/f/archiv/2005/20050311/050311_01_f.pdf
Autoregolamentazione 151