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72<br />

Recensione<br />

Una fisica <strong>della</strong> storia<br />

Mark Buchanan, Ubiquità, Mondadori, 251 pag<strong>in</strong>e 8,80 euro.<br />

Come diceva il fisico Richard Feynman, la fisica è semplice, è il mondo ad essere<br />

complicato. Però la fisica lo spiega benissimo quando riesce a scoprire le sue leggi.<br />

In fondo è la stessa proposizione che Marx mette a fondamento del suo metodo: se<br />

per analizzare la realtà complessa non dovessimo passare attraverso astrazioni che<br />

la semplificano, "ogni scienza sarebbe superflua". E ogni volta che troviamo la chiave<br />

astratta, avanza la nostra comprensione del concreto. La formuletta del saggio<br />

di profitto è la rappresentazione potente e concentrata di un rapporto di classe.<br />

Ubiquità è term<strong>in</strong>e orig<strong>in</strong>ariamente usato <strong>in</strong> teologia e poi passato nel l<strong>in</strong>guaggio<br />

comune. Per i teologi descrive una proprietà di Dio, perché egli sarebbe <strong>in</strong> ogni<br />

luogo a permeare il mondo. Buchanan ovviamente lo usa nell'accezione scientifica,<br />

come s<strong>in</strong>onimo di <strong>in</strong>varianza. Quest'ultimo è term<strong>in</strong>e anche nostro e chi ci conosce<br />

dovrebbe avere una certa dimestichezza con esso. Lo utilizziamo esattamente come<br />

lo usano i matematici e i fisici: è <strong>in</strong>variante ogni strumento, metodo, formula, che<br />

sia utile per trattare allo stesso modo fenomeni diversissimi. "In questa nozione è<br />

racchiusa a priori l'idea di matematizzare la realtà, ovvero di trasformare problemi<br />

qualitativi <strong>in</strong> problemi quantitativi e qu<strong>in</strong>di costruire formalismi astratti",<br />

recita la voce Invarianti, cui l'Enciclopedia E<strong>in</strong>audi dedica ben 60 pag<strong>in</strong>e.<br />

Ma perché allora i libri di fisica sono zeppi di matematica e i libri di storia o di<br />

biologia, o di filosofia, contengono solo parole? Se l'<strong>in</strong>varianza o ubiquità è una legge<br />

di natura, non è una contraddizione comportarci come se il mondo fosse ancora<br />

concepito secondo un dualismo medioevale? La risposta è: sì, è una contraddizione.<br />

Il fisico Buchanan ci descrive, divulgando senza volgarizzare, una corrente materialistica<br />

all'<strong>in</strong>terno del mondo scientifico. E il testo che recensiamo spiega <strong>in</strong><br />

modo chiaro quali siano gli <strong>in</strong>varianti che legano fenomeni come i terremoti, le<br />

guerre, le rivoluzioni, la d<strong>in</strong>amica degli <strong>in</strong>cendi, le est<strong>in</strong>zioni delle specie, le ondate<br />

speculative <strong>in</strong> borsa, le battaglie <strong>in</strong>torno agli stadi, tutti fenomeni legati a sistemi<br />

che si "organizzano" <strong>in</strong> modo spontaneo verso uno "stato critico" al conf<strong>in</strong>e tra ord<strong>in</strong>e<br />

e caos. È l'organizzazione <strong>della</strong> materia <strong>in</strong>dipendentemente dalla coscienza.<br />

Per simulare questa organizzazione si può procedere alla costruzione di un modello<br />

<strong>in</strong>stabile artificiale (astratto rispetto alla realtà che simula), ad esempio un<br />

mucchietto di sabbia su cui cadono granelli a pioggia che provocano collassi casuali<br />

sui fianchi; oppure una macch<strong>in</strong>a meccanica che simula le faglie responsabili di un<br />

terremoto. La registrazione dell'<strong>in</strong>varianza <strong>in</strong> sistemi simulati portò a grafi o curve<br />

matematizzabili, e la sorpresa dei primi ricercatori fu che l'<strong>in</strong>varianza non era verificabile<br />

solo all'<strong>in</strong>terno di sistemi simili ma fra sistemi diversissimi.<br />

Non mancano accademici che criticano duramente, a volte con argomenti formalmente<br />

corretti, i colleghi <strong>in</strong> jeans e scarpe da tennis dediti all'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sul caos,<br />

le catastrofi e la complessità. Hanno dalla loro parte la sicurezza delle carriere, degli<br />

stipendi e del tranquillo <strong>in</strong>segnamento di argomenti consolidati. Ma le scorrerie<br />

nelle terre di conf<strong>in</strong>e hanno avuto il merito di rompere per sempre il presunto dualismo<br />

tra l'uomo e la natura, fra i libri di fisica pieni di matematica e i libri di… cose<br />

umanistiche pieni di parole. Hanno contribuito all'est<strong>in</strong>zione dei Mach, dei Bogdanov,<br />

dei Croce, dei Gentile, dei Gramsci, e adesso anche di quella moda primitivista,<br />

antiscientifica e psicoanarcoide che serpeggia nei "movimenti".

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