luglio agosto - Club Alpino Italiano
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» NuoVE ASCENSIoNI<br />
A cura di ROBERTO MAZZILIS (Caai) - VIA PER TERZO, 19 - 33028 CANEVA DI TOLMEZZO (UD) - T. +39 339 3513816<br />
oCCIDENTALI<br />
bric cAmoscErA<br />
m 2934<br />
Alpi cozie // gruppo del<br />
monviso // sottogruppo della<br />
marchisa<br />
Il 29 <strong>luglio</strong> 2009, Gabriele canu (cAI<br />
Savona) e fulvio Scotto (cAAI) sulla<br />
parete nord – ovest dello Sperone<br />
centrale hanno aperto la via "Pensiero<br />
per Maté", realizzazione dedicata<br />
al grande accademico cuneese Matteo<br />
campia che ci ha lasciato il 26<br />
<strong>luglio</strong> del 2009.<br />
la direttiva della scalata è data dallo<br />
sperone pronunciato al centro della<br />
parete, sul margine di sinistra della<br />
grande pala rossa, tra le vie "lorenzo<br />
baglietto" a sinistra e "Rocky horror<br />
Show" a destra. lo sviluppo è di m<br />
520 per 12 tiri di corda, nella parte<br />
bassa prevalentemente su placche<br />
inclinate e intercalate da gradoni,<br />
nella metà superiore (molto più bella<br />
e difficile) lungo diedri e fessure.<br />
difficoltà valutate complessivamente<br />
d+ (III, Iv, v, passaggi di v+). Avvicinamento<br />
alla parete da Ponte Pelvo<br />
per sentiero u 24 in direzione bric<br />
Rutund. verso q. 2400 circa traversare<br />
a destra verso la base della parete<br />
(ore 2). Attacco nel punto più basso<br />
su placche grigiastre, a destra di<br />
un diedro erboso e obliquo lungo un<br />
centinaio di m. discesa sul versante<br />
meridionale (facile) verso il lago<br />
sottostante dove si cerca il sentiero<br />
che con ampio semicerchio a nord –<br />
ovest riconduce a Ponte Pelvo.<br />
CENTRALI<br />
sPEronE dEi cAmEr<br />
Alpi retiche –val masino –<br />
val Preda<br />
Il 6 settembre 2009 è stata ultimata<br />
l’attrezzatura (dal basso) a chiodi e<br />
1<br />
spit della "via 30° Scuola Alpinismo<br />
bruno e Gualtiero" del cAI di cinisello<br />
balsamo. Autori Rolando canuti,<br />
Stefano Micali, vincenzo nardella<br />
e Gregorio villa. lo sviluppo è di m<br />
240 per 5 tiri di corda su placche e<br />
diedri di granito esposti a meridione.<br />
difficoltà massima di 6 a con pass.<br />
A1. Per una ripetizione prevedere ore<br />
3. consigliati 10 rinvii, 2 corde da m<br />
60, friend piccoli e medi, nut e cordini.<br />
Avvicinamento dal piazzale nord<br />
del Sasso Remenno lungo la strada<br />
di San Martino per una ottantina di<br />
m fino ad imboccare sulla sinistra un<br />
sentiero che si innalza tortuoso in<br />
val Preda. Presso una baita diroccata<br />
si scorge lo sperone. Attraversando il<br />
torrente ci si porta sul fianco di sinistra<br />
orografica dove si riprende il<br />
sentiero che porta all’attacco della<br />
"via Scubidu". Proseguire per tracce<br />
(ometti) mantenendosi sulla sinistra<br />
orografica della valle, fino a delle<br />
piccole radure con muri a secco e camer.<br />
Portarsi alla base dello sperone<br />
mirando a placche verticali e fessurate<br />
poste sulla sinistra dello spigolo<br />
(primo chiodo a m 3 circa). ore 1.15.<br />
oRIENTALI<br />
summAmunt – m 2366<br />
dolomiti orientali – gruppo<br />
del Puez<br />
Inarrestabile e inossidabile, la coppia<br />
di Accademici Marino babudri<br />
e Ariella Sairi, veramente invidiabile,<br />
prosegue la sua fantastica<br />
esplorazione alpinistica interrotta<br />
unicamente nei periodi invernali<br />
(ovviamente dedicati all’assiduo allenamento<br />
nelle falesie della costa<br />
triestina). È della scorsa estate la loro<br />
realizzazione, in ore 10, della "via del<br />
Giardino Pensile" sullo Sperone centrale<br />
della parete ovest del Summamunt.<br />
questa verticale dolomitica è<br />
caratterizzata da una grande cengia<br />
ascendente che la solca nella parte<br />
mediana e dalla quale si innalza una<br />
spaccatura obliqua verso sinistra.<br />
la via si sviluppa su placche grigie<br />
fino alla grande cengia, quindi lungo<br />
una serie di camini situati a destra<br />
della spaccatura ed infine ancora su<br />
placche grigie e la torre sommitale.<br />
lo sviluppo è di m 350 suddivisi in<br />
10 tiri di corda fino al termine della<br />
parete. Roccia da buona a discreta.<br />
difficoltà omogenee di Iv+, v, v I,<br />
vI+, vII+. da questo punto esistono<br />
2 possibilità. proseguire su pendii<br />
erbosi fino alla base del torrione<br />
sommitale e con altri m 170 di via<br />
sul versante nord (in comune con<br />
quella aperta dagli stessi babudri nel<br />
2002) raggiungere la cima. difficoltà<br />
di Iv+ e v I+. oppure, interrompendo<br />
la scalata alla base della torre sommitale<br />
è possibile scendere circa m<br />
10 fino ad un masso grande e con il<br />
cordino della prima calata (in tutto 6<br />
corde doppie da m 60) per il rientro<br />
alla base della parete in corda doppia.<br />
Avvicinamento da longiarù per<br />
strada sterrata per l’Antersass, poi a<br />
piedi in 40 min lungo i sentieri 6 e 9<br />
fino sotto ai ghiaioni alla base della<br />
parete. l’attacco è situato subito a<br />
destra di un pilastro alto una ventina<br />
di m e addossato alla parete con una<br />
macchia di mughi.<br />
torrE buLLA – m 2260<br />
dolomiti orientali – gruppo<br />
rondoi – baranci – sott. di<br />
monte rudo<br />
Il 7 settembre del 2009 in ore 4<br />
Marino babudri e Ariella Sain hanno<br />
aperto la via "Grande luna" sulla<br />
parete nord della torre bulla (ambiente<br />
solitario e molto suggestivo)<br />
avvicinamento in ore 1.30 dalla val<br />
di landro per sentiero che dopo aver<br />
sorpassato dei bunker di guerra porta<br />
sulla sinistra presso un ghiaione. qui<br />
si imbocca un canalone che conduce<br />
al valloncello ai piedi della torre, in<br />
corrispondenza di un grande masso.<br />
Risalendo un pendio erboso con mughi<br />
ci si porta alla base della parete.<br />
l’attacco della via è posto pochi m a<br />
sinistra di un camino formato da un<br />
2<br />
4 | 2010 72<br />
1» La parete Ovest del Summamunt<br />
con il tracciato della "Via del Giardino<br />
Pensile" // 2» La parete Nord – Ovest<br />
del Bric Camosciera con il tracciato<br />
della via "Un Pensiero per Mate" // 3»<br />
La via della "Grande Luna" aperta da<br />
Marino Babudri e Ariella Sain sulla<br />
parete Nord della Torre Bulla<br />
avancorpo roccioso con un piccolo<br />
pino sulla sommità. con 7 lunghezze<br />
di corda prevalentemente su placche<br />
di roccia buona e grigio – nera si sale<br />
sulla direttiva di alcune colate nerastre<br />
poste sulla destra di strapiombi<br />
gialli. Sviluppo complessivo m 280<br />
con difficoltà di Iv, v, v+, v I. usati<br />
alcuni chiodi e cordini sulle numerose<br />
clessidre presenti nella parte alta<br />
della via. discesa dalla cima per una<br />
dorsale erbosa in direzione Sud – Est,<br />
poi per cengia (viazz di camosci) verso<br />
Est fino al canalone che riconduce<br />
alla base della parete.<br />
iL sigAro (m 2450) dEL crodon<br />
di giAf<br />
dolomiti d'oltre Piave –<br />
gruppo spalti di toro e monfalconi<br />
– ramo monfalcon di<br />
forni<br />
Il 7 settembre del 2007 Sergio liessi<br />
e Arturo Sbrizzai hanno aperto una<br />
nuova via sulla parete Sud del crodon<br />
di Giaf seguendo una serie di<br />
camini e colatoi di roccia buona che<br />
li hanno portati alla grande cengia<br />
detritica sommitale. qui si sono spostati<br />
sulla destra fino alla base della<br />
caratteristica sagoma de "Il Sigaro"<br />
che hanno scalato per un camino di<br />
m 40 collegandosi infine con la via<br />
K. domenigg, v. Wolf von Glanvell, f.<br />
3