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luglio agosto - Club Alpino Italiano

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» soccorso alpino<br />

testo di valerio zani - Vicepresidente Nazionale CNSAS - Delegato V Zona Bresciana<br />

www.cnsas.it - www.sicurinmontagna.it<br />

LA RICERCA DISPERSI<br />

COSA SUCCEDE IN CASO DI SOS<br />

Tra i compiti istituzionali<br />

del corpo nazionale Soccorso<br />

<strong>Alpino</strong> e Speleologico<br />

(cnSAS) del cAI rientrano,<br />

in particolare, anche le operazioni<br />

di ricerca persone disperse,<br />

operazioni che richiedono, per<br />

la loro complessità, particolare<br />

attenzione in sede di organizzazione.<br />

basti pensare che il 20% degli<br />

oltre 6.000 interventi annui che<br />

a livello nazionale vedono impegnato<br />

il cnSAS sono inerenti<br />

ai mancati rientri e alla perdita<br />

d’orientamento di escursionisti,<br />

cercatori di funghi e semplici<br />

appassionati.<br />

È assodato che l’organizzazione<br />

di questi particolari interventi<br />

richieda capacità e risorse che<br />

devono essere, più ancora che<br />

in altre operazioni di soccorso,<br />

scrupolosamente pianificate al<br />

fine di ridurre tempi e difficoltà.<br />

A tal proposito il cnSAS sta<br />

svolgendo, da diverso tempo,<br />

specifiche azioni formative del<br />

proprio personale così da elevare<br />

il livello tecnico operativo<br />

delle squadre chiamate sovente<br />

a risolvere intricate situazioni.<br />

diverse, e tutte altrettanto importanti,<br />

sono le distinte fasi<br />

che si susseguono in una ricerca<br />

a cominciare da quella che, in<br />

gergo è definita “l’arrivo della<br />

chiamata e le verifiche preliminari”.<br />

la chiamata al cnSAS per un<br />

intervento di ricerca può pervenire<br />

da varie fonti. Il sistema<br />

d’allertamento varia tra i diversi<br />

servizi regionali e provinciali a<br />

seconda dei protocolli e della legislazione<br />

locale in essere, ma è<br />

in ogni modo sempre codificato.<br />

Solitamente la chiamata arriva<br />

da centrali operative (118, 112,<br />

113, 115) anche se può essere<br />

una chiamata diretta da parenti<br />

o amici del disperso. la chiamata<br />

deve assolutamente essere<br />

verificata, tramite chiamata telefonica<br />

di ritorno oppure personalmente.<br />

capita a volte, fortunatamente,<br />

che l’intervento si risolva in<br />

brevissimo tempo poiché il presunto<br />

disperso ha fatto ritorno<br />

autonomamente laddove era atteso.<br />

diversamente è necessario<br />

organizzare al meglio le immediate<br />

fasi di ricerca a cominciare<br />

da una prima parte di raccolta<br />

dati necessari per calibrare al<br />

meglio l’intervento. Importante<br />

quindi che alla raccolta e al<br />

trattamento delle informazioni<br />

sia dedicata un’attenzione particolare,<br />

agendo con meticolosità,<br />

tatto e cura dei dettagli.<br />

la fase “investigativa” è sempre<br />

quella più redditizia in termi-<br />

» Gruppo di ricerca<br />

4 | 2010 80<br />

ni di risparmio sia di tempo sia<br />

di risorse. tanto maggiori saranno<br />

gli elementi noti, tanto<br />

maggiore sarà la possibilità di<br />

valutare al meglio l’area primaria<br />

d’intervento, consentendo<br />

di massimizzare gli sforzi sulla<br />

maggior probabilità di ritrovamento.<br />

d’altra parte la fase di<br />

“investigazione” è notevolmente<br />

complessa e laboriosa, data la<br />

delicatezza delle informazioni<br />

che si andranno a trattare.<br />

la fase operativa della ricerca<br />

non ha un momento ben definito<br />

d’inizio, poiché già nel<br />

momento stesso in cui i parenti<br />

o gli amici del disperso danno<br />

l’allarme, nella maggioranza dei<br />

casi persone esterne al cnSAS<br />

hanno già svolto una qualche<br />

forma di ricerca. Si può, però,<br />

identificare, almeno per quanto<br />

concerne i compiti del cnSAS,<br />

l’inizio operativo della ricerca<br />

con l’arrivo dei primi volontari<br />

allertati nel luogo prescelto<br />

per il centro di coordinamento<br />

Soccorsi. da non sottovalutare<br />

in ogni caso il reperimento d’informazioni<br />

sul lavoro svolto da<br />

altri. questo lavoro dovrà essere<br />

valutato in base alla conoscenza<br />

delle persone che l’hanno eseguito,<br />

al loro coinvolgimento<br />

emotivo (parenti stretti, amici<br />

del disperso), alla loro capacità<br />

di muoversi nell’ambiente.<br />

un intervento di ricerca trova<br />

il suo naturale svolgimento in<br />

una serie di cicli operativi; ogni<br />

ciclo è composto di una fase di

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