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luglio agosto - Club Alpino Italiano

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» alta salute<br />

A cura di sandro carpineta - Commissione Medica CAI<br />

La salute non è un gioco!<br />

la campagna della commissione medica centrale<br />

Nelle pagine di questa<br />

rubrica nel tempo<br />

sono stati ospitati<br />

numerosi articoli, tutti di<br />

grande interesse scientifico e<br />

divulgativo, articoli che hanno<br />

sempre incontrato il favore<br />

e dei soci e dei lettori. Ma<br />

questa volta non è un articolo<br />

strettamente di medicina che<br />

proponiamo, non parleremo di<br />

patologie o di disturbi legati al<br />

mondo della montagna ed alla<br />

pratica dell’alpinismo; racconteremo,<br />

o piuttosto presenteremo,<br />

un’iniziativa di educazione<br />

e promozione della salute pensata<br />

e realizzata dalla commissione<br />

centrale Medica del cAI.<br />

chi frequenta con assiduità la<br />

montagna, gli appassionati e<br />

tanto più chi della montagna<br />

ha fatto una ragione di professione<br />

e di vita, ha acquisito ed<br />

affinato nel tempo una serie di<br />

conoscenze sul miglior modo di<br />

gestire la propria salute assolutamente<br />

sufficienti ad affrontare<br />

un tale ambiente in tutta<br />

consapevolezza e tranquillità.<br />

Ma come commissione Medica<br />

ci siamo posti un’altra domanda:<br />

i frequentatori episodici<br />

della montagna, gli “escursionisti<br />

di una domenica ogni tanto”<br />

hanno conoscenze sufficienti<br />

per la gestione della propria salute?<br />

E queste conoscenze sono<br />

ben utilizzate? Il numero sempre<br />

maggiore di persone non<br />

esperte, o comunque con scarsa<br />

conoscenza della montagna,<br />

che frequentano sentieri, cime e<br />

rifugi suggerisce la presenza di<br />

un rischio crescente legato alla<br />

scarsa conoscenza delle poche,<br />

semplici regole necessarie per<br />

vivere in maniera consapevole<br />

e sana questa esperienza; persone<br />

che possono incorrere in<br />

una serie di “fattori di rischio”<br />

quali la non protezione dal sole,<br />

l’abbigliamento o l’attrezzatura<br />

non adeguata, la sottovalutazione<br />

degli aspetti climatici e<br />

dell’altitudine.<br />

Abbiamo quindi voluto centrare<br />

l’attenzione su questi aspetti,<br />

diciamo “di base”, tralasciando<br />

il tema dei grandi rischi legati<br />

alla montagna. Infatti se può<br />

risultare interessante da un<br />

punto di vista divulgativo e<br />

scientifico parlare alla massa<br />

degli escursionisti di come l’organismo<br />

reagisce a 8000 metri<br />

di quota (tema riservato di fatto<br />

ad una ristretta cerchia di<br />

persone), in un progetto di prevenzione<br />

e di educazione alla<br />

salute è più efficace evidenziare<br />

i rischi legati a fattori molto<br />

più comuni, ad esempio insolazione<br />

o scottature, vesciche<br />

causate da calzature inadatte,<br />

alimentazione ed idratazione<br />

inadeguate, uso di alcol e fumo.<br />

dall’informazione scientifica<br />

sui rischi e sulle patologie collegate<br />

all’attività alpinistica<br />

e all’escursionismo in genere<br />

passiamo dunque ad un’azione<br />

di “educazione alla salute in<br />

montagna” riferita a questioni<br />

più semplici, spesso ignorate<br />

dalla maggior parte delle persone.<br />

E per affrontare il tema abbiamo<br />

trovato un’idea: spesso<br />

in montagna giochiamo con la<br />

nostra salute, allora giochiamo,<br />

ma in maniera diversa. così è<br />

nata la campagna “lA SAlutE<br />

4 | 2010 84<br />

non È un GIoco!”, centrata su<br />

un vero e proprio gioco, su un<br />

ipotetico percorso in montagna<br />

dove elementi ambientali e soprattutto<br />

fattori legati al proprio<br />

corpo ed alla propria salute<br />

possono di volta in volta essere<br />

fonte di difficoltà (ci si ferma!)<br />

o affrontati con successo (si<br />

continua!)<br />

la realizzazione del progetto<br />

grafico è stata del disegnatore<br />

fabio vettori, ormai noto a tutti<br />

per le sue simpaticissime formichine,<br />

ben conosciute anche<br />

dai lettori de “la Rivista” e de<br />

“lo Scarpone” per i quali ha disegnato<br />

copertine e accompagnato<br />

in passato alcuni articoli.<br />

questa volta le sue formiche si<br />

sono prestate a rivestire i panni<br />

dell’escursionista, del gestore di<br />

rifugio, dell’alpinista e di tanti<br />

altri fantasiosi personaggi che<br />

animano il ristretto spazio non<br />

di un formicaio… ma di una<br />

piccola montagna. un gioco<br />

fatto di imprevisti, accelerazioni<br />

e tappe di arresto, e dove “…<br />

vincono tutti, soprattutto quelli<br />

per i quali la salute non è un<br />

gioco”<br />

Il disegno/gioco è diventato un<br />

manifesto, arricchito da brevi<br />

note informative in cinque<br />

lingue, che sarà esposto nei<br />

rifugi del cAI con l’obiettivo di<br />

attrarre l’attenzione di escursionisti<br />

e alpinisti. Per centrare<br />

questo obiettivo il manifesto è<br />

stato distribuito nel corso della<br />

recente Assemblea dei delegati<br />

di Riva del Garda per raggiun-

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