luglio agosto - Club Alpino Italiano
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» Il CAA<br />
Il cAA è la federazione alpina di tutti maggiori club<br />
LA RIVISTA alpini delle Alpi. I suoi soci sono:<br />
club <strong>Alpino</strong> Sloveno PzS, club <strong>Alpino</strong> dell’Alto Adige<br />
AvS, club <strong>Alpino</strong> Austriaco oeAv, club <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong><br />
cAI, club <strong>Alpino</strong> del liechtenstein lAv, club <strong>Alpino</strong><br />
tedesco dAv, club <strong>Alpino</strong> Svizzero SAc, club <strong>Alpino</strong><br />
francese ffcAM.<br />
nel cAA sono riuniti circa 1.8 milioni di persone, che<br />
praticano gli sport alpini in tutte le sue diverse forme<br />
e si preoccupano per un ragionevole sviluppo dell’ambiente<br />
alpino, così intensamente sfruttato. direttiva<br />
di concetto del cAA è la convenzione delle Alpi.<br />
ulteriori informazioni sul cAA si trovano sul sito Internet<br />
www.club-arc-alpin.eu.<br />
sport alpino. In questo contesto<br />
sono prioritari il miglioramento<br />
della scelta del mezzo di trasporto,<br />
la riduzione delle distanze,<br />
un modo di guidare adatto<br />
nonché la scelta di veicoli a<br />
basso tenore di co 2 . I sistemi<br />
di incentivazione devono essere<br />
parte integrante di questa strategia,<br />
penalizzando viaggi molto<br />
inquinanti e sovvenzionando<br />
viaggi ecocompatibili. Il cAA sostiene<br />
e coordina queste misure.<br />
3. Il cAA e i sui club soci lanciano<br />
una campagna per incentivare<br />
gli alpinisti a guidare<br />
in montagna attenendosi al<br />
principio dell’ “Eco-drive” (a<br />
base emissioni). questa misura<br />
comprende anche una riduzione<br />
della velocità sulle autostrade.<br />
4. Il cAA e i sui club soci compensano<br />
entro il 2015 le loro<br />
emissioni di co 2 dovute alla<br />
mobilità. Il cAA sostiene i club<br />
per quanto concerne il coordinamento<br />
e l’attuazione di queste<br />
misure secondo metodi e<br />
standard validi in tutto l’arco<br />
alpino.<br />
5. Moltiplicatori quali accompagnatori,<br />
guide alpine e consigli<br />
direttivi dei club soci del cAA<br />
verranno formati sulle questioni<br />
climatiche. In questo ambito<br />
è di fondamentale importanza<br />
la consulenza per una maggiore<br />
considerazione del trasporto<br />
pubblico. Il cAA sostiene e coordina<br />
queste misure di formazione.<br />
6. Il cAA e i suoi club soci tengono<br />
conto dei criteri di politica<br />
climatica anche nel quadro della<br />
comunicazione, della pubblicità<br />
e della sponsorizzazione; non<br />
compiono azioni in contraddi-<br />
zione con gli obiettivi di politica<br />
climatica delle associazioni e<br />
del cAA.<br />
misurE PEr L’AdAttAmEnto<br />
ALLE consEguEnzE dEL<br />
riscALdAmEnto cLimAtico<br />
nELLE ALPi<br />
oltre alle misure per la riduzione<br />
dei gas serra gli alpinisti<br />
e i club soci del cAA si devono<br />
occupare degli adattamenti necessari<br />
ai cambiamenti climatici<br />
dovuti al riscaldamento climatico<br />
nelle Alpi. questi adattamenti<br />
spettano ai club soci del<br />
cAA. quest’ultimo può fungere<br />
da piattaforma di coordinazione<br />
e di informazione. le priorità<br />
sono:<br />
- verificare e migliorare il monitoraggio<br />
e la gestione dei<br />
rischi dei sentieri alpini e dei<br />
sentieri che portano ai rifugi.<br />
bisogna riconoscere nuovi settori<br />
di rischio prima che avvengano<br />
incidenti che coinvolgano<br />
anche persone. lo scambio di<br />
esperienze e il trasferimento di<br />
Know-how tra i club soci del<br />
cAA devono essere intensificati.<br />
- verificare e pianificare l’approvvigionamento<br />
idrico soprattutto<br />
dei rifugi ad alta quota, i<br />
quali si alimentano grazie alle<br />
acque del nevaio/ghiacciaio, che<br />
tra pochi anni potrebbero sparire.<br />
Anche rinunciare ad alcuni<br />
pernottamenti non è una possibilità<br />
da escludere.<br />
- integrare il riscaldamento<br />
climatico e le sue conseguenze<br />
sullo sport alpino, in particolare<br />
sulle escursioni ad alta quota e<br />
su ghiacciaio, nella formazione<br />
alpina, nelle guide e nelle pubblicazioni<br />
delle associazioni. «<br />
2<br />
» Rivendicazioni politiche del <strong>Club</strong><br />
Arc Alpin sul cambiamento climatico<br />
le montagne quali "hot Spot“ della biodiversità e le regioni<br />
geomorfologicamente instabili reagiscono sensibilmente al<br />
riscaldamento del clima: scioglimento dei ghiacciai, scomparsa<br />
di falde di ghiaccio, aumento del limite d’innevamento,<br />
cambiamento del bilancio idrico, instabilità del terreno, ecc.<br />
nelle Alpi, il riscaldamento del clima interessa sempre più le<br />
nostre principali infrastrutture per lo sport alpino i sentieri<br />
alpini e i rifugi. da una parte, si deve tener conto dei nuovi<br />
pericoli che la natura riserba, dall’altra, gli adeguamenti delle<br />
infrastrutture produrranno alti costi. In più, gli alpinisti devono<br />
adattarsi ai continui e ingenti cambiamenti delle zone<br />
d’alta montagna.<br />
I club soci del cAA, visto il proprio sostanziale impegno nella<br />
protezione dell’ambiente e essendone direttamente interessati,<br />
sentono fortemente la responsabilità per la presa di<br />
provvedimenti propri riguardanti il clima. questi sono in via<br />
di realizzazione grazie a delle precise misure, attualmente<br />
progettate dai club e in parte già messe in atto, per la riduzione<br />
della produzione di co nello sport alpino.<br />
2<br />
Allo stesso tempo, i club alpini riuniti sotto il cAA, lanciano<br />
un appello alla politica ed alla società perché si agisca con<br />
fermezza per limitare rapidamente l’emissione di gas serra.<br />
nel settembre del 2009, sono state definite le seguenti rivendicazioni<br />
dai club soci del cAA:<br />
1. le riduzioni di co dovrebbero 2 essere ottenute soprattutto<br />
2<br />
attraverso stimoli incentivi approvati politicamente, ma con<br />
un effetto economico, secondo il principio della causalità.<br />
chi provoca un’alta produzione di co deve essere gravato<br />
2<br />
maggiormente, mentre chi riduce il co veramente deve es-<br />
2<br />
sere rimborsato.<br />
2. la dipendenza da fonti energetiche di origine fossile (petrolio,<br />
gas metano, carbone) deve essere ridotta al più presto.<br />
ciò si può solo realizzare attraverso un forte incremento di<br />
forme d’energia povera d’emissioni e a basso impatto ambientale,<br />
finché queste non raggiungono l’estensione critica<br />
del mercato.<br />
3. le emissioni di co causate dal flusso di traffico devono<br />
2<br />
essere ridotte al più presto. Alcuni metodi potrebbero essere<br />
il lancio sul mercato di veicoli ad emissione di co ridotta,<br />
2<br />
dei valori limite inferiori e delle leggi più severe, la riduzione<br />
generale della velocità sulle autostrade, lo sviluppo ed incremento<br />
dei mezzi pubblici e la promozione di mobilità dolce.<br />
4. Il cAA esige delle norme generali comuni, a livello europeo,<br />
per una riduzione graduale di tutte le attività sportive motorizzate<br />
puramente turistiche, in particolare delle motoslitte e<br />
della guida su piste off-road, come anche delle escursioni in<br />
aereo e dell’heliskiing in montagna.<br />
deliberato alla riunione dei soci nel 2009 ad Innsbruck.