31.05.2013 Views

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Anche Maradona ha sbagliato un calcio di rigore 67<br />

La finale è quindi l’attesa che <strong>il</strong> sogno si compia. Un’attesa che ti riempie<br />

<strong>del</strong>le vibrazioni di cui <strong>il</strong> quotidiano è avaro e che, proprio in ragione di<br />

questo, vorresti durasse all’infinito: per continuare a sperare mentre <strong>il</strong><br />

cuore ti batte forte esattamente come se tu fossi lì, in campo, ma senza<br />

correre <strong>il</strong> rischio, tempo quaranta minuti, di piangere <strong>il</strong> tuo fallimento.<br />

Perché di finali ne hai già perse e perché sai che di fronte al dolore <strong>il</strong><br />

sogno è un azzardo con <strong>il</strong> quale potresti non voler più incrociare la spada.<br />

La finale finisce quando ha inizio la contesa: <strong>il</strong> campo ha la forza di<br />

cancellare qualsiasi emozione, ti libera dall’attesa e ti consegna a una<br />

partita che, dopo tutto, è una partita come nei hai giocate a centinaia in<br />

piazza con gli amici, in corridoio durante <strong>il</strong> quarto d’ora d’intervallo, a<br />

piedi scalzi su una spiaggia assolata oppure sull’erba bruciata di un parco<br />

di periferia. Il campo restituisce l’immagine di quello che realmente sei e<br />

le Mine Vaganti dimostrano sin da subito tutta la loro determinazione. La<br />

loro ultima sconfitta, arrivata proprio per mano <strong>del</strong> Precotto e con ben<br />

nove gol di passivo, è un incidente di percorso maturato quando ormai i<br />

giochi erano fatti, un incidente comunque dimenticato.<br />

Iniziano arrembanti i cinque <strong>del</strong> quintetto di partenza e sv<strong>il</strong>uppano una<br />

gran mole di gioco: arrivano in più di un’occasione a un passo dalla<br />

segnatura, ma sulla loro strada trovano un portiere in stato di grazia, che<br />

tiene in linea di galleggiamento i suoi giovani compagni con grandissime<br />

parate. Col passare dei minuti l’ardore dei rossoblu si spegne<br />

progressivamente, fino a che l’equ<strong>il</strong>ibrio non prende <strong>il</strong> sopravvento. Il<br />

primo tempo sembra essere in dirittura d’arrivo, quando <strong>il</strong> Borla impiega<br />

un istante più <strong>del</strong> dovuto nel lasciare la marcatura <strong>del</strong>l’uomo che, dalla sua<br />

fascia, si stava def<strong>il</strong>ando in una posizione non pericolosa. Un solo istante<br />

sarebbe stato sufficiente per uscire in tempo sul capitano dei gialloverdi ed<br />

evitare che questi scoccasse col mancino <strong>il</strong> tiro che si insacca alla destra di<br />

un incolpevole Asto e sul quale si chiude la prima frazione.<br />

I ragazzi sono sparpagliati di fronte alla loro panchina, in piedi, lungo la<br />

linea laterale. Parlano, ascoltano <strong>il</strong> <strong>Lo</strong>fa, si danno consigli reciproci,<br />

bevono <strong>del</strong>l’acqua oppure liquidi acidi dai colori sintetici. L’unico distante<br />

è <strong>il</strong> Capitano, mani in faccia, seduto a pensare a come sia possib<strong>il</strong>e venire<br />

a capo di una partita senza giocare, badando sempre e solo a non correre<br />

rischi per poi ripartire. Stufo di sacrificarsi in quel ruolo di boa offensiva<br />

che, risultati alla mano, serve solo a prendere un fallo, un calcio d’angolo<br />

o una rimessa. Palesemente in contrasto con le indicazioni <strong>del</strong> Mister, ma

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!