31.05.2013 Views

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

Andrea Lo Faro - il blog del Lofa

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

92 <strong>Andrea</strong> <strong>Lo</strong> <strong>Faro</strong><br />

Trentacinque<br />

Ventitreesima giornata<br />

Il numero nove lascia <strong>il</strong> cerchio di metà campo e si avvicina lentamente<br />

alla porta. E’ giunto <strong>il</strong> suo momento: <strong>il</strong> destino di quella partita passa per i<br />

suoi piedi. Il destino di una competizione, di un’intera stagione. I sacrifici,<br />

gli infortuni, <strong>il</strong> sudore. Perfino <strong>il</strong> sangue. La propria gioia e quella dei<br />

compagni. Degli amici che si sono fatti un’ora di viaggio per vederlo<br />

giocare in quell’angusta palestra gremita di gente e ancor più di zanzare.<br />

Per vederlo vincere.<br />

Raccoglie la palla da terra e la fa roteare più volte su se stessa. Asciuga<br />

con la sua maglia rossa una macchia di sudore lasciata dal portiere che un<br />

attimo prima ha inut<strong>il</strong>mente immolato <strong>il</strong> proprio petto nel tentativo di<br />

tacitare l’urlo liberatorio degli avversari. Ne saggia <strong>il</strong> rimbalzo prima di<br />

posizionarla con cura sul cerchio bianco disegnato esattamente al centro<br />

<strong>del</strong>l’area di porta. Sente, o forse solo immagina di sentire, una voce amica<br />

che urla Borla, nel dubbio calcia forte sotto la traversa. Ma lui di dubbi<br />

non ne ha.<br />

La palla continua a spostarsi, ma infine <strong>il</strong> nove riesce a domarla. Adesso è<br />

immob<strong>il</strong>e, lì, sul dischetto, pronta a essere nuovamente colpita. Prende<br />

qualche metro di rincorsa <strong>il</strong> nove, e attende che l’arbitro fischi. Nella sua<br />

mente non un accenno di paura, perché sa che quel pallone non troverà<br />

nessun ostacolo nella sua corsa verso la rete. I suoi compagni lo guardano<br />

e così gli avversari. Il pubblico e l’obiettivo <strong>del</strong>la telecamera.<br />

L’arbitro segna sul taccuino <strong>il</strong> numero <strong>del</strong>la maglia <strong>del</strong> giocatore che si<br />

appresta a calciare. Avvicina <strong>il</strong> fischietto alla bocca. Controlla che <strong>il</strong><br />

portiere sia esattamente sulla linea di porta. Soffia.<br />

Il nove espira profondo e inizia la sua rincorsa. La colpisce secca col<br />

piatto destro. A incrociare, sulla sinistra. Riesce a tenerla bassa e ben<br />

angolata. La vede dirigersi decisa verso la porta. Ma <strong>il</strong> palo. <strong>Lo</strong> stesso palo<br />

che poco prima ha aiutato una palla a finire in rete. Il palo, ancora, come a<br />

Lacchiarella due anni prima.<br />

Palo interno e gol oppure palo esterno e fuori?<br />

Il Borla si sveglia di soprassalto. L’effetto <strong>del</strong>l’anestesia non è <strong>del</strong> tutto<br />

smaltito e nell’attesa di ricevere notizie dai compagni s’è addormentato<br />

guardando la TV. Lui a quella partita non ha potuto prendervi parte e nello<br />

stato in cui si trova non può uscire di casa neanche per pascolare <strong>il</strong> cane.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!