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76 <strong>Andrea</strong> <strong>Lo</strong> <strong>Faro</strong><br />
Ventotto<br />
Cartelline Rosse<br />
E adesso - mi chiedevo ieri notte girando la chiave nella serratura <strong>del</strong>la<br />
porta di casa - e adesso?<br />
Entro in punta di piedi, facendo <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e affinché Monica e Astrid non<br />
si distolgano dalla loro veglia ormai prossima al capolinea, accendo la<br />
luce <strong>del</strong>l’ingresso e, nel togliere la giacca, svuoto le tasche; per le mani<br />
mi capita <strong>il</strong> referto arbitrale che, come mia abitudine, poco dopo pinzo<br />
alla distinta degli avversari. Apro la cartellina rossa in cui ho custodito<br />
tutto <strong>il</strong> materiale <strong>del</strong> campionato invernale e v’inf<strong>il</strong>o l’ultimo ricordo<br />
<strong>del</strong>la stagione. La finale. La vittoria. L’emozione che più di ogni altra<br />
volevo provare dal momento in cui ho ricevuto <strong>il</strong> calendario <strong>del</strong><br />
campionato. La vittoria.<br />
E adesso?<br />
Beh, mi dicevo, adesso potrò prendere la cartellina e riporla nell’armadio<br />
in cui accatasto tutte le mie cartacce. Non mi serve più averla sempre con<br />
me: adesso è <strong>il</strong> momento di pensare al campionato primaver<strong>il</strong>e ed è<br />
inut<strong>il</strong>e che continui a portarmela nello zainetto. Pesa per quanto piena, fa<br />
molto volume e, banalizzando anche oltre ogni ragionevole limite, non mi<br />
serve più.<br />
Indugio stranito a quel pensiero, e quasi mi condanno per quanta poca<br />
considerazione io stia avendo per la cartellina che contiene sette mesi<br />
pregni di grandi gioie e solo lievi dolori, sette mesi di sempre intense<br />
emozioni vissute con i miei compagni. Mi spavento anche, se devo dirla<br />
tutta, nel chiedermi se tutto può realmente esaurirsi così: quanti i pensieri<br />
per arrivare a questo momento, quante le notti spese a sognare di vedere<br />
<strong>il</strong> Capitano alzare la coppa? E io, io sono così scellerato e insensib<strong>il</strong>e da<br />
farne una mera questione di cartelline?<br />
La risposta al dichiarato paradosso di questa domanda è ovviamente no,<br />
la risposta è un’altra. Che non risiede certo dentro una cartellina, ma che<br />
con le cartelline ha comunque a che fare. Perché – facciamo finta che sia<br />
un gioco, proviamo a vederla così - la cartellina è un pezzo di vita. Un<br />
pezzo di vita di chi, come me, è alla perenne ricerca di emozioni.<br />
Emozioni che solo raramente si traducono in una coppa alzata al cielo,<br />
ma emozioni che ti fanno sentire vivo. Che ti distolgono dal quotidiano.<br />
Che ti fanno venire <strong>il</strong> batticuore ogni volta che la tua mente ti porta a