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dell'Anno della Fede - Webdiocesi

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Vita in Diocesi<br />

siamo entrati in un intenso clima<br />

di preghiera con canti di lode e<br />

ringraziamento, introducendo<br />

così la relazione sul tema affi data<br />

al coordinatore regionale, Rosario<br />

Sollazzo. Il relatore ha esordito<br />

aff ermando che la nostra storia<br />

inizia con l’incarnazione, nel<br />

seno di Maria, sposa dello Spirito<br />

Santo ed è proprio lo Spirito che<br />

viene e fa muovere tutte le cose.<br />

Noi dobbiamo arrenderci<br />

a Dio e lo Spirito ci dona<br />

di leggere ogni cosa che<br />

viene da Dio e ci rende<br />

testimoni fi no agli estremi<br />

confi ni <strong>della</strong> terra.<br />

L’eff usione dello Spirito<br />

Santo dona i carismi necessari<br />

per l’edifi cazione<br />

del Regno di Dio: amore<br />

nuovo per la Parola, per<br />

i fratelli, nello spezzare il<br />

pane e per i sacramenti.<br />

Lo Spirito Santo vuol farci<br />

assomigliare a Gesù.<br />

Il Rinnovamento nello Spirito<br />

Santo è chiamato a vivere questa<br />

eff usione in unione a Gesù<br />

Cristo, con semplicità di cuore. A<br />

conclusione dell’insegnamento,<br />

abbiamo vissuto un momento<br />

di preghiera molto intenso, facendo<br />

esperienza dell’amore di<br />

Dio. Nella celebrazione eucaristica,<br />

monsignor Vincenzo Orofi no<br />

ha ribadito che il Signore, in un<br />

modo unico, ci ha donato questo<br />

giorno superando ogni nostra attesa<br />

e ha continuato aff ermando<br />

che l’incontro con Gesù per noi è<br />

avvenuto nel movimento del Rinnovamento<br />

nello Spirito Santo<br />

e che, quindi, esso è la modalità<br />

con cui Dio si è rivelato e ci dice<br />

“Ti voglio bene”. Nell’omelia, il<br />

vescovo ci ha ricordato che Gesù<br />

torna a Nazaret e, senza preamboli,<br />

rivela se stesso come il Messia.<br />

Nazaret era la sua città, il luogo<br />

dove aveva vissuto la sua vita<br />

nell’umiltà e nel nascondimento<br />

e tutti lo conoscevano come il<br />

fi glio di Maria e Giuseppe il falegname.<br />

Gesù cerca di rompere<br />

questi schemi dell’apparenza che<br />

impediscono ai nazareni di cogliere<br />

il mistero <strong>della</strong> salvezza, cioè<br />

che Dio si è fatto uomo, si è fatto<br />

uno di noi. Il Vescovo ha puntato<br />

sulla facilità con cui il Signore rischia<br />

di essere classifi cato e non<br />

creduto e che l’incontro con Lui<br />

possa cambiare le nostre vite.<br />

Così ci ha esortati ad essere grati<br />

al Signore per l’incontro<br />

con Lui e a non classifi -<br />

care ciò che abbiamo incontrato,<br />

perché esso è<br />

un avvenimento di grazia<br />

che ti provoca e ti cambia<br />

la vita e occorre dire<br />

“sì” ogni giorno a coloro<br />

che ci guidano, alle indicazioni<br />

dei responsabili,<br />

perché il Signore ha<br />

scelto quelle persone.<br />

Infi ne, ha aff ermato che<br />

la Madonna per dire “sì” a Dio<br />

ha risposto “sì” all’ Angelo e che<br />

bisogna pregare ogni giorno il<br />

Signore affi nché possiamo dire<br />

sempre il nostro “sì”. Dopo la<br />

Santa Messa, tutti i partecipanti<br />

hanno condiviso insieme il pranzo<br />

con pietanze varie preparate<br />

con grande generosità d’animo.<br />

L’Adorazione eucaristica del pomeriggio,<br />

che ha segnato il compimento<br />

<strong>della</strong> giornata, è stata<br />

animata da don Antonio Mattatelli<br />

e Franco Maggi, che hanno<br />

invitato l’assemblea a presentare<br />

a Gesù le proprie miserie e malattie,<br />

a intercedere per i soff erenti<br />

e ad affi dare a Lui le nostre<br />

vite. Tutti abbiamo vissuto una<br />

intensa esperienza di Gesù vivo<br />

in mezzo a noi. Gesù è il Signore!<br />

Alleluia!<br />

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