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dell'Anno della Fede - Webdiocesi

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42<br />

Dalle Parrocchie<br />

fede ci porta a pregare tutti insieme<br />

e a mettere nelle mani del<br />

Signore quanto è stato suscitato<br />

dalla Parola. La parte fondante<br />

dell’incontro (Questa è la nostra<br />

fede) è affi data alla catechesi del<br />

parroco don Nicola Urgo che, con<br />

la nota maestrìa, ci presenta di<br />

volta in volta la sottolineatura del<br />

Credo, traendone spunti di rifl essione<br />

per la nostra vita familiare.<br />

L’ultima sezione (Le domande<br />

<strong>della</strong> fede) invita innanzitutto a<br />

trovare delle risposte nel proprio<br />

cuore per poi mettersi in relazione<br />

con il proprio partner e condividere<br />

infi ne con tutto il gruppo;<br />

purtroppo quest’ultima parte<br />

non sempre la si riesce a portare<br />

a termine ma il foglio contenente<br />

gli spunti di rifl essione diventa un<br />

ottimo strumento che, portato a<br />

casa, nella tranquillità delle mura<br />

domestiche, permette un confronto<br />

più sereno con se stessi,<br />

nella dinamica di coppia e con<br />

la famiglia intera. L’incontro formativo<br />

si chiude con la recita del<br />

Credo e, spostandoci nel salone<br />

parrocchiale, ci fermiamo ancora<br />

per fare insieme quello che normalmente<br />

si vive in ogni famiglia.<br />

Ad oggi abbiamo sperimentato<br />

nel primo incontro l’agape fraterno,<br />

con un momento di convivialità,<br />

nel secondo incontro (nel<br />

giorno <strong>della</strong> festa <strong>della</strong> famiglia)<br />

la tombolata, diventata ormai<br />

tradizione per la nostra parrocchia.<br />

Da diversi anni, infatti, si organizza<br />

una tombolata destinata<br />

alla raccolta di fondi da devolvere<br />

in benefi cenza. Da due anni, in<br />

memoria e per volontà indiretta<br />

dello stesso Sabino, il piccolo e<br />

caro parrocchiano scomparso<br />

il 23 gennaio 2011, la nostra parrocchia<br />

ha adottato una bambina<br />

fi lippina alla quale è stato dato<br />

il nome di Sabina. Come l’anno<br />

scorso, anche quest’anno, pertanto,<br />

il ricavato sarebbe stato<br />

destinato alla piccola Sabina.<br />

A nulla, purtroppo, è servita la<br />

nutrita partecipazione a questo<br />

evento (un salone gremito all’eccesso<br />

da piccoli, giovani, adulti e<br />

anziani) perché abbiamo subìto<br />

un furto il giorno 31 dicembre che<br />

ha sottratto l’intera somma raccolta<br />

la sera precedente, somma<br />

che non era ancora stata quantifi<br />

cata. Il meschino gesto, pur lasciando<br />

un profondo sconforto<br />

in tutti noi, non ci impedisce di<br />

guardare con serenità e fi ducia<br />

il futuro… quando si crede in ciò<br />

che si fa, anche con sacrifi ci e rinunce,<br />

si è disposti sempre a fare<br />

<strong>della</strong> carità il motore <strong>della</strong> propria<br />

vita.<br />

Questa esperienza ha incoraggiato<br />

e raff orzato i valori che sono<br />

propri <strong>della</strong> famiglia ed ha educato<br />

ad uscire dall’ambito prettamente<br />

familiare, suscitando l’esigenza<br />

di mettersi al servizio degli<br />

altri e facendo <strong>della</strong> parrocchia il<br />

luogo in cui la famiglia porta anche<br />

la sua esperienza di servizio,<br />

la confronta alla luce <strong>della</strong> Parola<br />

di Dio e ne trae la forza per continuare.<br />

TRICARICO CATTEDRALE<br />

“È NECESSARIO CHE I FEDELI ABBIANO<br />

LARGO ACCESSO ALLA SACRA SCRITTURA”<br />

(Dei Verbum 22)<br />

di Antonio Chessa<br />

Nel celebre dramma di Samuel Beckett Aspettando Godot (del 1952), Vladimir<br />

dice ad Estragon : Hai mai letto la Bibbia? “ Estragon risponde: “La Bibbia?<br />

Devo averci dato un’occhiata”. Le battute che si scambiano questi due<br />

vagabondi protagonisti di questo dramma esprimono un atteggiamento comune<br />

a molti: un’occhiata bisogna pur darla a questo testo così acclamato<br />

ma , come accade per i classici , poco letto. Persino per i cattolici il poeta<br />

francese Paul Claudel non esitava a dire che essi nutrono nei confronti <strong>della</strong><br />

Bibbia un grande rispetto e questo rispetto lo dimostrano standone i più<br />

lontani possibile. In verità bisogna riconoscere che il Concilio Vaticano II ha<br />

fatto si che questa distanza fosse accorciata nella liturgia, nella catechesi e<br />

nella stessa teologia<br />

Sempre più anche in ambito laico si riconosce la necessità di avere tra le<br />

mani questo grande codice <strong>della</strong> cultura occid entale per poterne decifrare<br />

e ammirare le produzioni più alte nel campo delle arti e persino in al-

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