dell'Anno della Fede - Webdiocesi
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24<br />
Anno <strong>della</strong> fede<br />
X,1. «Dopo esservi saziati ringraziate così:<br />
2. “Ti rendiamo grazie, o Padre santo, per il tuo<br />
santo nome che hai fatto abitare nei nostri cuori per<br />
la conoscenza (γνω̃σις), la fede (πίστις) e l’immortalità<br />
(‘αθανασία) che rivelasti a noi per mezzo di<br />
Gesù tuo Figlio”».<br />
XVI,1. «Vigilate sulla vostra vita. Non spegnete<br />
le vostre fi accole e non sciogliete le<br />
cinture dai vostri fi anchi, ma state preparati perché<br />
non sapete l’ora in cui il nostro Signore viene (cfr<br />
Mt.24,42-44).<br />
2. Vi radunerete di frequente per ricercare<br />
ciò che si conviene alle anime vostre, perché non<br />
vi gioverà tutto il tempo <strong>della</strong> vostra fede se non<br />
sarete perfetti nell’ultimo istante.<br />
3. Infatti negli ultimi giorni si moltiplicheranno<br />
i falsi profeti e i corruttori, e le pecore si<br />
muteranno in lupi (cfr. Mt 7,15) e la carità si<br />
muterà in odio;<br />
4. fi nché, crescendo l’iniquità, si odieranno<br />
l’un l’altro, si perseguiteranno e si tradiranno,<br />
e allora il seduttore del mondo apparirà come<br />
fi glio di Dio e opererà miracoli e prodigi, e la<br />
terra sarà consegnata nelle sue mani e compirà iniquità<br />
quali non avvennero mai dal principio del tempo.<br />
5. E allora la stirpe degli uomini andrà verso<br />
il fuoco <strong>della</strong> prova, e molti saranno scandalizzati<br />
e periranno; ma coloro che avranno perseverato<br />
(saranno rimasti saldi) nella fede saranno salvati (cfr<br />
Mt 24,10,12) da quel giudizio di maledizione.<br />
6. E allora appariranno i segni <strong>della</strong> verità; primo<br />
segno l’apertura nel cielo, quindi il segno del<br />
suono di tuba e terzo la risurrezione dei morti;<br />
7. non di tutti, però, ma come fu detto: “Verrà<br />
il Signore e tutti i santi con lui” (Zac 14,5).<br />
8. Allora il mondo vedrà il Signore venire<br />
sopra le nubi del cielo (Mt 25.39)».<br />
B) Epistola di Barnaba<br />
Questo scritto appartiene al genere letterario<br />
epistolare, già presente nel Nuovo Testamento, e<br />
ha come contenuto la condanna delle istituzioni<br />
giudaiche e l’interpretazione spirituale <strong>della</strong> Bibbia.<br />
Non è possibile precisare né la data, né il luogo di<br />
composizione. Dall’esame di tutti gli elementi testuali,<br />
gli studiosi deducono che l’opera potrebbe<br />
risalire ad un periodo compreso tra la fi ne del I se-<br />
colo e l’inizio del II secolo e che<br />
appartenga all’ambiente culturale<br />
di Antiochia di Siria. Inoltre aff ermano<br />
che Barnaba, l’autore <strong>della</strong><br />
Lettera, non sarebbe il compagno<br />
dell’apostolo Paolo, ma un altro<br />
con lo stesso nome, probabilmente<br />
un maestro (διδάσκαλος) del<br />
tempo dell’imperatore Nerva (96-<br />
98) o Traiano (98-117).<br />
In Barn. IV,9 si parla del «tempo<br />
<strong>della</strong> vita e <strong>della</strong> nostra fede»,<br />
come in Did. XVI,2, per indicare il<br />
tempo che segue alla conversione<br />
al cristianesimo. Nella fede<br />
(riconoscimento <strong>della</strong> salvezza<br />
presente) consiste la novità<br />
rispetto all’Antico Testamento<br />
(III,6;IX,3; XVI,7) e il compimento<br />
di quanto in esso fu annunciato.<br />
Nella Lettera di Barnaba oggetto<br />
<strong>della</strong> fede è Cristo: «Chi crede nella<br />
pietra (preziosa, scelta, angolare,<br />
di gran pregio) vivrà in eterno»<br />
(VI,3). In ogni caso la fede nasce<br />
dall’ascolto: «Ha circonciso i nostri<br />
orecchi perché, ascoltando la<br />
parola, noi crediamo» (IX,3). Non<br />
v’è dubbio che la fede abbia anche<br />
una connotazione intellettuale:<br />
«Dobbiamo credere che il Figlio<br />
di Dio non poteva soff rire se non<br />
per causa nostra» (VII,2). Secondo II,2 la fede ha<br />
come “coadiutrici” e “alleate” un corteo di virtù:<br />
pazienza, timore, longanimità, continenza che non<br />
nascono dalla fede, ma si affi ancano ad essa. Anche<br />
l’agápê (amore gratuito) è menzionato in due passi<br />
insieme alla pìstis (fede), ma non si dice che derivi<br />
da essa, piuttosto è da pensare che la pìstis dia<br />
testimonianza di sé nell’agápê. Ancora più rilevante<br />
è la connessione tra la pìstis e l’elpìs (la speranza):<br />
«La speranza che è propria <strong>della</strong> fede il Lui» (IV,8).<br />
«La speranza <strong>della</strong> vita è il principio e il termine<br />
<strong>della</strong> nostra fede» (I,6); «Insieme con la vostra<br />
fede, abbiate una conoscenza (gnôsis) perfetta»:<br />
è la conoscenza del volere di Dio, norma per la via<br />
<strong>della</strong> salvezza e criterio <strong>della</strong> retta interpretazione<br />
<strong>della</strong> Scrittura in cui quel volere si esprime.<br />
Foto apostoli - dall’alto: S. Taddeo e S. Simone, Roma, Basilica di San Giovanni in Laterano, Allievi del Bernini.