dell'Anno della Fede - Webdiocesi

Dalle Parrocchie
to alla costruzione di un mondo
migliore cercando di vivere in prima
persona i valori dell’amicizia,
della solidarietà, dell’uguaglianza,
dell’amore. Questo lavoro
è stato seguito con particolare
cura dall’ins. Miranda Filippo, appassionata
ed esperta di nuove
tecnologie, con la collaborazione
di Angela Palermo. Si narra della
redazione di un giornale che organizza
un servizio sul Natale nelle
capitali del mondo. Arrivano i
messaggi di pace e di amore dai
più grandi scrittori e rappresentanti
dei vari Paesi letti dai ragazzi
mentre sul grande schermo passano
le immagini delle città e dei
personaggi che le rappresentano:
da Gianni Rodari a Fabrizio De Andrè,
da Alpha Blond, da René Philombe
a Bernard Dadié; doveroso
l’omaggio a Martin Luther King e
a Rigoberta Menchù , al Mahatma
Gandhi ed a una bambina israeliana,
una piccola poetessa di nome
Tali Sorek.
A conclusione della recita è stato
consegnato a S.E. il Vescovo
un giornalino, curato anch’esso
dall’ins. M.Filippo, con la presentazione
del contenuto del copione,
con i messaggi e le poesie dei
grandi uomini di pace letti durante
lo spettacolo, a ricordo di un
evento gioioso che, pur nella sua
semplicità e grazie all’impegno di
molti, è diventato anche un evento
culturale di tutto rispetto.
Il salone dell’oratorio è pieno di
gente accorsa al richiamo di bambini
e ragazzi che con l’impegno
e l’entusiasmo della loro giovane
età, in cui tutto è leggero e giocoso
ma estremamente serio, hanno
rilanciato con molta effi cacia i
messaggi sempre attuali di Pace,
Amore e Speranza propri del Na-
tale. Grazie a questa occasione
tutti abbiamo potuto sperimentare
la parrocchia come luogo
di espressione, di libertà, di confronto,
di condivisione di idee e di
esperienze, ma anche come luogo
di accoglienza, di relazione positiva
con l’altro, di appartenenza ad
una comunità che si fa famiglia e
si apre al bisogno fondamentale di
Amore dell’uomo del nostro tempo,
come dell’uomo di ogni tempo.
In altre parole la parrocchia
vissuta come luogo di promozione
umana oltre che di evangelizzazione.
MONTEMURRO
PREGHIERA
E RIFLESSIONE
CON LE FAMIGLIE
di Antonio Mattatelli
Il Natale quest’anno a Montemurro,
dopo la suggestiva novena di
Natale celebrata all’alba e sempre
aff ollatissima di giovani e adulti,
ha avuto come una coda luminosa
nella festa della sacra Famiglia,
un momento particolarmente
intenso e vissuto da tutta la comunità
parrocchiale. Tutti sappiamo
come la famiglia così com’è
voluta da Cristo, riceve al giorno
d’oggi molteplici attacchi e deve
attraversare non poche insidie.
Ciò non solo a causa della dura crisi
economica che attraversiamo;
ma anche e soprattutto per l’insinuarsi
all’interno stesso dei cattolici
di mode e atteggiamenti morali
sbagliati quali il diff ondersi delle
convivenze, i facili divorzi o addirittura
l’accettazione supina in linea
di principio di unioni di perso ne
dello stesso sesso. Tutto ciò esige
una nuova e improrogabile opera
di evangelizzazione della famiglia
cristiana fondata sul matrimonio e
benedetta da Cristo che, senza ovviamente
giudicare nessuno e accogliendo
sempre le persone, metta
però in chiaro gli errori di fede
e i peccati morali di chi compie tali
scelte e la necessità che i cattolici
promuovano a tutti i livelli la santità
del matrimonio. Ecco che allora
domenica 28 dicembre la comunità
parrocchiale si è ritrovata nella
messa solenne delle 11,00 con tutte
le coppie che nel corso del 2012
hanno compiuto il 25mo, il 50mo e
il 60mo (1 coppia) di matrimonio.
Le coppie presenti erano una ventina,
l’80% di quelle invitate; alla
celebrazione erano presenti anche
i fi danzati che nel corso di questo
2013 celebreranno le nozze. Dopo
la messa vissuta intensamente e
animata dagli stessi “festeggiati”,
è seguito un breve incontro di catechesi
con loro, al termine del
quale il parroco ha donato a ciascuna
famiglia un’icona della sacra
famiglia.
L’esperienza è stata semplice ma
intensa; si inserisce nella tradizione
della parrocchia ed evidenzia
l’esigenza di un accompagnamento
spirituale delle coppie cristiane
affi nché ravvivino costantemente
il dono che è in loro e siano messi
in guardia dai pericoli di una società
libertina e sessualizzata come la
nostra.
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