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dell'Anno della Fede - Webdiocesi

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Dalle Parrocchie<br />

cuni aspetti <strong>della</strong> nostra quotidianità, per non parlare<br />

dell’incidenza che la Sacra Scrittura ha avuto sull’orizzonte<br />

dell’ethos e dell’etica comune (per es. il Decalogo).<br />

“È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla<br />

Sacra Scrittura” (Dei Verbum 22).<br />

Alla luce di questa esortazione <strong>della</strong> Dei Verbum, costituzione<br />

dogmatica sulla divina rivelazione del Concilio<br />

Vaticano II, la parrocchia cattedrale , da alcuni anni, ha<br />

formato un gruppo biblico guidato dal nostro parroco<br />

don Giovanni Trolio. È un gruppo non numeroso , aperto<br />

a tutte le parrocchie di Tricarico, ma desideroso di<br />

conoscere la Sacra Scrittura , regola di vita per ogni<br />

credente.<br />

Si riunisce ogni mercoledì sera, dalle ore 19,30 alle ore<br />

20,30, presso la casa parrocchiale. Le lezioni bibliche,<br />

tenute da Don Giovanni Trolio con molta passione e<br />

competenza, non sono solo un’occasione per conoscere<br />

il Vecchio Testamento, il Nuovo Testamento ma<br />

anche un’opportunità per aff rontare alcuni dei grandi<br />

temi contemporanei. Il metodo che Don Giovanni usa<br />

è quello <strong>della</strong> lettura diretta, dell’analisi e del commento<br />

del testo, talvolta con l’ausilio di tavole riassuntive<br />

sull’interpretazione del contenuto narrativo o di tavole<br />

illustrative come nel caso del libro <strong>della</strong> Genesi,<br />

dell’Esodo o del Deuteronomio. Tavole suggestive che<br />

mostrano le diverse tappe del popolo ebreo verso la<br />

terra promessa, o la struttura del tempio ebraico o<br />

degli indumenti sacri. A volte don Giovanni fa uso anche<br />

di DVD al fi ne di comprendere meglio il contenuto<br />

biblico. Le lezioni svolte fi no a questo momento hanno<br />

riguardato i cinque libri del Pentateuco che comprendono<br />

la Genesi, l’Esodo, il Levitico, i Numeri e il<br />

Deuteronomio; quest’ultimo libro lo sta attualmente<br />

aff rontando. Seguendo queste lezioni, noi che partecipiamo<br />

abbiamo appreso che le vicende narrate nel<br />

libro dell’Esodo costituiscono l’asse portante intorno<br />

al quale ruotano le altre parti del Pentateuco ovvero<br />

la storia dell’alleanza del popolo d’Israele con Dio,<br />

cioè la storia primitiva e patriarcale, la permanenza nel<br />

deserto, e l’ingresso a Canaan, nella terra promessa,<br />

che appare come una continuazione e un compimento<br />

delle promesse di Dio fatte ad Abramo nella Genesi.<br />

Nel corso delle lezioni ci siamo resi conto che la<br />

mentalità di oggi a volte rappresenta un ostacolo<br />

alla comprensione <strong>della</strong> religione di un popolo così<br />

antico come quello ebraico e per questo è importante<br />

la mediazione di un testo più recente come il Nuovo<br />

Testamento, gli scritti <strong>della</strong> Chiesa e l’esegesi, ovvero<br />

l’interpretazione critica del testo biblico. Abbiamo<br />

anche notato che esistono delle contraddizioni e<br />

delle separazioni apparenti tra il Vecchio e il Nuovo<br />

non solo rispetto agli aspetti religiosi, ma anche in<br />

riferimento al modo di vivere e di pensare. A questo<br />

proposito, però, la Dei Verbum al cap.3 par.12 spiega<br />

come interpretare la Sacra Scrittura:<br />

“Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di<br />

uomini alla maniera umana, l’interprete <strong>della</strong> sacra Scrittura,<br />

per capire bene ciò che egli volle comunicare, deve<br />

ricer care con attenzione che cosa realmente gli agiografi<br />

hanno in teso dire e che cosa a Dio è piaciuto manifestare<br />

con le loro pa role…E’ necessario dunque che l’interprete<br />

ricerchi il senso che l’agiografo intese esprimere ed<br />

espresse in determinate circo stanze, secondo la condizione<br />

del suo tempo e <strong>della</strong> sua cultu ra, per mezzo dei<br />

generi letterari allora in uso. Infatti, per comprendere<br />

esattamente quello che l’autore sacro ha voluto asserire<br />

nello scrivere, si deve fare debita attenzione sia agli abituali<br />

e originari modi di intendere, di esprimersi e di raccontare<br />

vigenti ai tempi dell’agiografo, sia a quelli che<br />

allora erano in uso qua e là nei rapporti umani.”<br />

Il Vecchio Testamento, però, non è un insieme narrativo,<br />

dispositivo o legislativo immutabile ma è frutto di<br />

aggiunte e di rielaborazioni successive dovute alle diverse<br />

tradizioni, quella Javhista, Eloista, Sacerdotale o<br />

Deuteronomica. Basta anche un semplice episodio per<br />

mostrare come le diverse tradizioni possano coesistere<br />

contemporaneamente.La conoscenza <strong>della</strong> Bibbia<br />

come parola dell’uomo è una premessa necessaria per<br />

poter scorgere in essa la potente Parola di Dio che vive<br />

in eterno (Ebr 4,12).<br />

La scoperta di questo straordinario Libro Sacro ci<br />

permette di conoscere di più l’uomo nelle sue luci e<br />

ombre ma soprattutto nell’aff ascinante avventura con<br />

il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.<br />

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