TERRA DA GUSTARE - Emilia Romagna Turismo
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Polenta, rucola e squacquerone<br />
“Pulenta, rocla e tumè”<br />
Ricetta della campagna faentina (Parrocchia di Sant’Andrea).<br />
È un piatto unico tipico delle giornate di vigilia.<br />
Ingredienti: 500 g di farina gialla, acqua, sale, 500 g circa<br />
di squacquerone, 2 pugni di rucola, pane, uova, olio.<br />
Dosi per 4 persone.<br />
Preparazione: cuocete la polenta con acqua e sale, sempre<br />
mescolando, per circa 45 minuti.<br />
Quando è pronta, stendetela su un piano di marmo<br />
precedentemente unto e lasciatela raffreddare.<br />
Tagliatela poi a grandi fette (circa 15x5 cm) e impanatele,<br />
passandole prima nell’uovo e poi nel pangrattato.<br />
Friggete le fette di polenta nell’olio bollente (un tempo si friggeva<br />
nello strutto), quindi spalmatele, ancora ben calde, con il formaggio<br />
squacquerone e guarnite con la rucola spezzettata.<br />
Ricetta segnalata da: Giuliana Montalti - Riolo Terme (RA)<br />
”Abitando in campagna, è facile<br />
trovare la rucola ed è molto facile<br />
fare la polenta.<br />
In casa di mia nonna, essendoci<br />
anche la stalla, si faceva pure<br />
il formaggio fresco, detto,<br />
in dialetto romagnolo, “furmai<br />
tumè” (oggi squacquerone).<br />
Da bambina, andavo spesso<br />
con mia nonna a raccogliere<br />
la rucola nei fossi.<br />
”<br />
Trebbiano di <strong>Romagna</strong><br />
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