68° Congresso Nazionale SCIVAC: Le domande più frequenti in ...
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<strong>68°</strong> CONGRESSO NAZIONALE <strong>SCIVAC</strong> 11-13 Marzo 2011 - Milano<br />
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA<br />
Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi non sapete rispondere<br />
14 th EVSSAR Congress - Advances <strong>in</strong> Fel<strong>in</strong>e Reproduction - March 11 th 2011<br />
Introduzione - Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole aumento degli<br />
studi genetici riguardanti la specie can<strong>in</strong>a e fel<strong>in</strong>a, soprattutto con un approccio<br />
biomolecolare derivante dal sequenziamento del genoma di queste<br />
due specie animali. Di particolare <strong>in</strong>teresse risultano le ricerche volte alla<br />
comprensione, a livello del DNA, dei pr<strong>in</strong>cipali disord<strong>in</strong>i genetici che <strong>in</strong>teressano<br />
il cane e il gatto. Grazie a queste tecniche è stato possibile ottenere<br />
una valida mappa del genoma che ha già consentito il riconoscimento di numerosi<br />
geni che sono alla base di differenti malattie ereditarie che colpiscono<br />
le diverse razze can<strong>in</strong>e e fel<strong>in</strong>e. È qu<strong>in</strong>di possibile monitorare <strong>in</strong> modo<br />
preciso fenomeni quali la perdita di eterozigosità e l’erosione genetica 1 . È<br />
<strong>in</strong>oltre possibile calcolare anche i coefficienti di consangu<strong>in</strong>eità all’<strong>in</strong>terno<br />
di una determ<strong>in</strong>ata popolazione con l’impostazione di efficaci piani selettivi<br />
per il miglioramento genetico di una determ<strong>in</strong>ata razza can<strong>in</strong>a o fel<strong>in</strong>a. Sono<br />
qu<strong>in</strong>di oggi disponibili diversi test genetici basati sulle pr<strong>in</strong>cipali tecniche di<br />
biologia molecolare anche per l’identificazione delle <strong>più</strong> comuni patologie<br />
ereditarie del cane e del gatto. <strong>Le</strong> tecniche diagnostiche basate sul DNA permettono<br />
di dist<strong>in</strong>guere univocamente i soggetti malati o portatori della patologia<br />
di <strong>in</strong>teresse. Nel caso di patologie ad “<strong>in</strong>sorgenza tardiva” cioè che si<br />
manifestano <strong>in</strong> età adulta o a “penetranza <strong>in</strong>completa” che si manifestano solo<br />
<strong>in</strong> una parte dei soggetti con il genotipo difettoso, con l’analisi del DNA<br />
è possibile l’identificazione precoce alla nascita del soggetto sano, malato o<br />
portatore. Queste tecniche, congiuntamente all’identificazione del soggetto e<br />
all’analisi della parentela permettono l’esclusione dalla riproduzione degli<br />
animali malati o portatori e costituiscono pertanto un utile strumento nella<br />
convalida dei dati genealogici riportati nel pedigree con un enorme valore<br />
aggiunto per il miglioramento genetico. Dagli studi effettuati presso la Facoltà<br />
di Medic<strong>in</strong>a Veter<strong>in</strong>aria di Milano si è potuta constatare un’elevata diffusione<br />
<strong>in</strong> Italia di malattie ereditarie soprattutto a carattere autosomico dom<strong>in</strong>ante<br />
o recessivo. <strong>Le</strong> malattie ereditarie per le quali attualmente è possibile<br />
effettuare un efficacie controllo del DNA, presso differenti laboratori <strong>in</strong>ternazionali,<br />
sono soprattutto: oculopatie, nefropatie, neuropatie, malattie<br />
metaboliche e cardiomiopatie.<br />
È importante per i Medici Veter<strong>in</strong>ari, soprattutto nelle forme autosomiche<br />
recessive, spiegare agli allevatori che con i test del DNA è possibile “gestire”<br />
la malattia <strong>in</strong> allevamento secondo la tabella 1, <strong>in</strong> modo da elim<strong>in</strong>are progressivamente<br />
i soggetti malati o portatori e favorendo gli accoppiamenti tra soggetti<br />
sani o tra soggetti sani e portatori, escludendo tutti gli altri tipi di accoppiamenti.<br />
Invece nelle forme autosomiche dom<strong>in</strong>anti vanno favoriti solo gli<br />
accoppiamenti tra soggetti sani secondo la tabella 2.<br />
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