68° Congresso Nazionale SCIVAC: Le domande più frequenti in ...
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<strong>68°</strong> CONGRESSO NAZIONALE <strong>SCIVAC</strong> 11-13 Marzo 2011 - Milano<br />
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA<br />
Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi non sapete rispondere<br />
14 th EVSSAR Congress - Advances <strong>in</strong> Fel<strong>in</strong>e Reproduction - March 11 th 2011<br />
che oppure mediante l’uso di tamponi (es. tamponi prepuziali). Tale esame riveste<br />
particolare importanza per la diagnosi di patologie <strong>in</strong>fettive a carico di<br />
prostata e testicoli.<br />
PROBLEMI PROSTATICI: LA CHIRURGIA IN FUNZIONE<br />
DELLE POTENZIALITÀ RIPRODUTTIVE<br />
<strong>Le</strong> terapie oggi a disposizione per la risoluzione delle patologie prostatiche<br />
sono sicuramente <strong>più</strong> efficaci rispetto al passato, permettendo non solo<br />
di ottenere un elevato numero di guarigioni, riducendo il numero delle recidive,<br />
ma anche di salvaguardare l’attività riproduttiva dell’animale. In caso<br />
di iperplasia prostatica benigna cl<strong>in</strong>icamente manifesta la terapia chirurgica<br />
risolutiva è l’orchiectomia. Mancando <strong>in</strong>fatti lo stimolo ormonale viene favorita<br />
con il tempo la riduzione del volume della prostata evitando così l’<strong>in</strong>sorgenza<br />
di eventuali recidive. Tale terapia viene comun que consigliata <strong>in</strong><br />
tutti i casi di patologia prostatica associa ta ad eventuali altre terapie di tipo<br />
medico-chirurgiche. Nel la pratica è stato dimostrato che l’utilizzo di pr<strong>in</strong>cipi<br />
attivi quali f<strong>in</strong>asteride, osaterone o deslorel<strong>in</strong>, <strong>in</strong> alternativa all’orchiectomia,<br />
permette soprattutto nei casi meno gravi di ottenere ottimi risultati cl<strong>in</strong>ici,<br />
salvaguardando nel contempo il valore riproduttivo di questi soggetti.<br />
<strong>Le</strong> tecniche chirurgiche utilizzate per la risoluzione di cisti e ascessi prostatici<br />
prevedono il drenaggio accompagnato, se necessario, da prostatectomia<br />
parziale o totale (con la perdita delle potenzialità riproduttive). La tecnica del<br />
drenaggio di Penrose e la marsupializzazione sono tecniche ormai superate.<br />
La prima prevedeva l’<strong>in</strong>seri mento nella cavità ascessuale di uno o <strong>più</strong> drenaggi<br />
che term<strong>in</strong>avano attraverso l’<strong>in</strong>cisione della parete addom<strong>in</strong>ale a livello<br />
della regione <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>ale e venivano lasciati <strong>in</strong> situ per 2-3 settimane. La seconda,<br />
veniva <strong>in</strong> genere utilizzata per il trattamento delle cisti prostatiche,<br />
solitamente abb<strong>in</strong>ata ad <strong>in</strong>tervento di orchiectomia. Consisteva nel suturare<br />
la parete della cisti, dopo apertura e drenaggio, alla fascia esterna del muscolo<br />
retto ed al marg<strong>in</strong>e della cute. Il drenaggio poteva qu<strong>in</strong>di chiudersi <strong>in</strong> modo<br />
permanente o persistere per diverse settimane con il rischio di <strong>in</strong>fezioni<br />
secondarie. Per tale motivo questa tecnica è stata ormai abbandonata e sostituita<br />
dalla <strong>più</strong> sicura omentalizzazione. Tale procedura, permette di ottenere<br />
buoni risultati ed offre il vantaggio di essere di semplice esecuzione e di presentare<br />
un’<strong>in</strong>cidenza molto bassa di complicanze post-operatorie. L’omento,<br />
grazie alle sue caratteristiche angiogeniche ed immunogene, fornisce un supporto<br />
ideale nei processi riparativi. Si rimuove il materiale contenuto nalla/e<br />
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