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68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 11-13 Marzo 2011 - Milano LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi non sapete rispondere 14 th EVSSAR Congress - Advances in Feline Reproduction - March 11 th 2011 La difficoltà di accoppiamento colpisce sempre più spesso soggetti riproduttori di diverse età. Le cause del problema sono numerose e possono riguardare sia il maschio che la femmina. MASCHIO Per quanto riguarda i soggetti di sesso maschile le principali cause riguardano l’età, la presenza di patologie accompagnate da dolore, alcuni fattori di natura psicologica, la scarsa o assente libido e la presenza di anomalie congenite. Valutando l’età del soggetto possiamo evidenziare difficoltà di accoppiamento in cani che ancora non hanno raggiunto la completa maturità sessuale o in caso di senilità. Nel primo caso il problema si può presentare anche in soggetti che hanno già erezione ed eiaculazione spontanee ma che ancora non sono in grado o capaci di montare una femmina, al contrario nel secondo caso la causa è fondamentalmente legata alla fisiologica riduzione del testosterone ematico. Esistono altre condizioni in cui il calo di testosterone ematico può portare ad una notevole riduzione o scomparsa della libido anche in cani puberi e non ancora anziani. Lo sfruttamento dal punto di vista riproduttivo porta non solo al calo della libido e della capacità ad accoppiarsi, ma anche ad un calo del numero di spermatozoi presenti nell’eiaculato. In particolare con 1 accoppiamento al giorno si assiste alla deplezione degli spermatozoi nell’eiaculato mentre 2-3 accoppiamenti al giorno portano anche ad un notevole calo della libido. Il testosterone endogeno può ridursi per ipoplasia, degenerazione, atrofia e neoplasia testicolare o può essere secondario alla somministrazione di farmaci come testosterone esogeno, anti-androgeni, progestinici, cimetidina, steroidi anabolizzanti, estrogeni ed in corso di chemioterapia. La libido può anche essere influenzata dalla selezione genetica e può essere ridotta per cause idiopatiche pur con una testosteronemia nella norma. Pur mostrando una libido nella norma il maschio può essere riluttante all’accoppiamento a causa del dolore associato a diverse patologie, riguardanti non solo gli organi genitali ma anche l’apparato muscolo scheletrico. Patologie muscolo scheletriche a carico della colonna vertebrale e delle articolazioni o problemi neurologici come ernie discali o mielopatie degenerative sono tra le possibili cause di dolore che possono interferire con la copula. Al pari di queste anche patologie addominali con particolare riferimento a quelle relative ad organi riproduttori possono determinare uno stato algico importante. Tra queste, le patologie 138
68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 11-13 Marzo 2011 - Milano LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi non sapete rispondere 14 th EVSSAR Congress - Advances in Feline Reproduction - March 11 th 2011 più frequenti sono le prostatiti e le orchiti anche se devono essere ricordate altre forme meno frequenti a carico del pene come la persistenza del frenulo, la fimosi e traumi. Inibizione psicologica può essere osservata in soggetti a cui è stato sempre impedito di accoppiarsi, allevati fin da piccoli isolati da altri cani, impauriti dal ricordo di aggressione di una femmina durante un accoppiamento ed infine in soggetti che vengono fatti accoppiare per la prima volta con femmine dominanti. FEMMINA Le principali cause di mancato accoppiamento nella femmina sono da ricondurre ad errori nella valutazione del momento migliore per l’accoppiamento, a problemi fisici di vulva, vestibolo e vagina e ad un comportamento sessuale anomalo. Di norma la recettività al maschio aumenta in proestro, ha il suo culmine durante l’estro e si riduce nelle prime fasi del diestro. Per determinazione del periodo fertile e di massima recettività viene frequentemente utilizzata la citologia vaginale ed il dosaggio del progesterone ematico. Anomalie fisiche congenite e patologie acquisite dell’ultimo tratto delle vie genitali femminili possono determinare problemi di accoppiamento a causa di un impedimento meccanico e/o perché associate a dolore durante la penetrazione. Tra le più frequenti anomalie congenite associate a questo stato ricordiamo i setti e le briglie vaginali, l’ipoplasia vaginale e la stenosi vaginale. Altre patologie che possono creare problemi durante la copula sono alcune forme acquisite come l’iperplasia e prolasso della mucosa vaginale, neoformazioni vaginali e vaginiti. Anche nella femmina può essere evidenziato un comportamento sessuale anomalo. Fisiologicamente il comportamento sessuale è influenzato da numerosi fattori tra cui alcuni ereditari, da esperienze precoci e da specifiche differenziazioni a livello cerebrale indotte da ormoni prodotti dalle gonadi. È stato riportato che nel soggetto adulto una normale accettazione del maschio sia determinata dalla compresenza di estrogeni e progesterone durante il passaggio tra fase proestrale ed estrale. Anche fattori gerarchici possono creare problemi, cagne dominanti difficilmente si accoppiano con maschi subordinati e femmine subordinate possono mostrare segni di accettazione anche quando non sono nel periodo fertile, inoltre femmine senza esperienza possono non mostrare una corretta evoluzione del comportamento di accettazione durante la fase estrale. 139
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