68° Congresso Nazionale SCIVAC: Le domande più frequenti in ...

68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 11-13 Marzo 2011 - Milano
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA
Tutto quello che i vostri clienti osano spesso chiedere e a cui voi non sapete rispondere
14 th EVSSAR Congress - Advances in Feline Reproduction - March 11 th 2011
UTILIZZO DELL’IMPIANTO DI DESLORELIN
PER IL CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ OVARICA
DELLA GATTA
M. C. Pisu, Medico Veterinario1 , S. Romagnoli, Professore2 1Libero Professionista, Torino, Italy
2Facoltà medicina Veterinaria di Padova, Padova, Italy
Scopo del lavoro. Negli ultimi anni è stato messo in commercio un impianto
sottocutaneo a rilascio prolungato di Deslorelin (Suprelorin® 4,7mg; Virbac),
per uso veterinario indicato per la soppressione temporanea della produzione
di testosterone nel cane maschio. Il Deslorelin ha una potenza 7 volte
superiore al GnRH endogeno,è più stabile e possiede una maggiore affinità
per i recettori cellulari specifici per tale ormone.
Questo lavoro riporta i dati di uno studio effettuato allo scopo di valutare l’efficacia
di tale farmaco nella soppressione dell’attività ovarica nella gatta e la
durata del suo effetto terapeutico
Materiali e metodi. Sono state trattate 18 gatte di età compresa tra i 9 e i 20
mesi, in buone condizioni di salute, buono sviluppo scheletrico, buono stato
di nutrizione e senza patologie dell’apparato riproduttivo.
Le gatte presentavano un peso compreso tra 2,850 kg e 4.600 kg.
L’impianto di deslorelina è stato inserito nel sottocute della zona infra-scapolare.
A 17 delle 18 gatte la somministrazione è avvenuta in periodo di anaestro
o interestro, mentre alla 18a gatta l’inserimento è avvenuto in fase di calore
per interrompere un estro prolungato.
In 13 delle 18 gatte l’applicazione di Deslorelin è stato eseguita con lo scopo
di sopprimere temporaneamente l’attività sessuale, mantenendole intere per
poterle utilizzare come riproduttrici in seguito. Tre gatte sono state trattate
poiché la sterilizzazione chirurgica non era proponibile a causa del rischio
anestesiologico dovuto a patologie cardiache o renali. Infine, 2 gatte sono state
sottoposte a impianto poiché manifestavano sintomi da residuo ovarico
post sterilizzazione con test dell’hcg posito e i proprietari avevano rifiutato
l’opzione chirurgica.
Tutte le pazienti sono state valutate dopo 20-30 giorni dall’impianto ed a 6,
12, 18 e 24 mesi.
Ad ogni controllo è stata effettuata una visita clinica completa valutando condizioni
generali di salute, peso ed eventuali variazioni del mantello.
È stato effettuato un esame dei genitali esterni, un colpocitologico, un prelievo
venoso per il dosaggio del 17B estradiolo e per un profilo ematochimico.
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