Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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Che giù dai colle per recar foccorfo
Ai nodi'ó rotto e fuggitivo campo
Scenda Fingallo : e sì dicendo ei vola ,
La mia voce il feguì: fangue di Morni,
Tu morir fenza fama ? ah non temerlo .
Ma così 'va , (a) le lor paflate imprefe
Sono ali' alme de' forti nn fogno , un' ombra f
E van pel cam[)o della fama in traccia
Di novelli trofei , né da i lor labbri
Efcon mai voci di baldanza , e vanto .
10 m' allegrai nel rimirarlo ; il giogo
Salii di Cormo, e al Re pofimi a fianco . (ò)
Ecco gli oppofii eferciti piegarfl
L' un contro F altro in due rilirette file
In ripa al Luba : ivi Foldan torreggia
Nembo d' ofcuritade ; indi sfavilla
La giovinezza di Fillan ; ciafcuno
Manda fuono guerrier : Gaulo di Selma
Batte lo feudo ; all' arme , al fangue : acciaro
Sopra 1' acciar fgorga i fuoi raggi : il campa
Mette un chiaror , qual di cadenti rivi
Qualor da oppode irto- cigliute rupi
Efcon mefcendo le tridenti fpume
Con fragor rovinofo . Eccolo , ei viene
11 figlio della fama : ofTerva oflerva
Quant' Olle atterra ! o mio Fillan , d' ancifi
Tu femiai i fentier ; per te già i nembi
Traboccan d'ombre (e), ogni tuo paflb è morte.
Fra due fpaccati mafTì , a cui fcan ombra
Quer-
(,-?) Noti fembra che pofia darfì altro fenfb alle parole
dcir Originale : Ma i fatti eh^ poffemi abbandonano le loro
anime di foco .
C^) Segue nell'Originale; ov'' egli fedeva co^ fuoi ondeggianti
capelli tra il vento della montagna. S'incontra in più
d'un 1110140 di quefia borra. Ho creduto che il Lettore mi di.
fpenfi talvolta dal ritenerla.
CO L'Originale; moni ficdeno /opra i nembi d'' interno
a lui .
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