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Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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.<br />

X 258 X<br />

, .<br />

Dei fuo dolce Signor fofie il refpiro (/?)<br />

Ferì lo fguardo <strong>di</strong> Catmorre il veltro<br />

Del bianco petto , io ferì la vifta<br />

Del brocchiere fpezzato , ofcuritade<br />

L' anima quafi nuvola già adombra {b) ,<br />

Rammenta il breve fuggitivo corfo<br />

Della vita mortale : un popol viene<br />

E* corrente rufcel ; svanifce , è foffio {e) :<br />

Altra fchiatta fuccede y alcun fra tanti<br />

Segna però nel fuo paffa^jgio il campo<br />

Co' fuoi pofìenti , e gloriofi fatti .<br />

Egli la muta oicurità degli anni<br />

Signoreggia col nome {à) ; alla Tua fama<br />

Serpe un garrulo rivo , ella rinverde<br />

Tal fia d' Ata il guerrier qualora ei prema<br />

Colle membra il terren , pofTa la voce<br />

Dcl-<br />

(.fO<br />

Q.uefto tfcìtto patetico intorno Bran , cane favorita<br />

<strong>di</strong> <strong>Fingal</strong> , mi richiama alla memoria una ftoria fimile defcritta<br />

nello fliU <strong>di</strong> OiTìan in un poema <strong>antico</strong> , benché corriv<br />

pofto in fecoli pofleriori . In una invafione dei Danefi , Ullin-CIundu,<br />

Capo potente de'Caledonj, reftò uccifo dai ne- ^<br />

mici. La fpofa ignora del fatto, non vcggendo ritornare Ullin-clundu,<br />

ne andò in traccia vanamenrc per qualche tempo,<br />

ed alfine lo fcoperfe per mezzo del fuo cane che fedeva<br />

da più giorni fopra una rupe accanto al corpo del fuo Signore.<br />

Lo fquarcio in cui (i parla <strong>di</strong> elfo cane , nominato Duchos<br />

, o fìa nero-piede merita d' effer qui riferita.<br />

Nero-pèzz^^to Duco ci il pie <strong>di</strong> vento ^ freddo è il tuo fe<strong>di</strong><br />

le in fu II a rupe. Egli adocchia il cavriolo ; le fue oYeC"<br />

chie fi viziano ; e già già fi slancia . Ei rifguarda alf intorno<br />

. Ullin dorme; il capo per trijtetx.^* torna a dar gii) , P affano<br />

i fo.ffii de^ venti : P ofcuro Duco penfa che vi fia lit<br />

voce d'' Ullinc : ma lo fcorge pur tacito e proflefo fulT ondofn<br />

piaggia, Nero-pezx^to Duco ^ non fia che la fua voce t'<br />

inviti più a cacciar lungo il campo. Il Trnd. Ingl^<br />

(^) L'Originale :<br />

nima .<br />

ofcurità è foffiata ad<strong>di</strong>etro la fu.t a-<br />

Ce) L'Originale : ejffi vengono y rufcello '^ fon rotolati<br />

vi fi<br />

Qd') Il Traduttore fi lufinga che quefto fentimento femori<br />

piò chiaro e più nobile che quello dell'Originale : la pi^ig-'<br />

già per gli ofcuri anni è <strong>di</strong> loro .<br />

,

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