Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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Sp'endanle incontro , e 1' Ocean rivolga
Nella Tua luce i nereggianti flutti.
Nato è fui mare (a) y e feco Alto, quel raggio
Di giovinezza j a' fuoi fratelli accanto
Siedef] Ardan ; movon d' Ufnorre i figli
Per buja notte il corlo lor , fuggendo
Di Cairba il furor. Che macchia è quella (è)
Che (ìcL lor preflb ? ricoprì la notte
La fua bellezza : le fofpira il crine
Al marin vento ; in tenebrofe liite
Galleggiano le velli : ella fomiglia
Al graziofo fpirito dei Cielo (e)
Che move in mezzo di fua nebbia ombrofa
E chi puot' cfler mai , fuorché Dartuia , (d)
Dartula tra le vergini d' Erina
La pii^ leggiadra ? Ella fuggì con Nato
Dall' amor di Cairba . I venti avverfi
T' ingannano , o Dartula ^ e alle tue vele
Niegan Età feivofa
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.* O Nato quelle , _
Le tue rupi non fon , non è il muggito
Quedo dell' onde tue : ftannoti^ apprefib
Del nemico le fale , e a te d'incontro
Le torri di Cairba ergon la fronte.
Sul mare Ullina il verde capo eltende
E la baja di Tura accoglie il legno.
Vento del Mezzogiorno , o vento infido •
Ov' eri tu ? chi ti trattenne allora ,
Quando deli' Amor mio furo ingannati
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I cari figli? a foiiazzarti forfè
Sta-
(/j^ Nathosy giovinetto, Althos f^uifi-ta mente bello.
(^3 L'Originale voho is th.it dim ?
(0 Sembra indicare uno fpirito determinato :
ndovinare quaPei fi fofTe.
è vano V
*
(Jì) Dar-thiila, ovvero Darthiiile, Donna che hi begli
occhi, EU' era la più famofa bellezza deli' ant'ìchicà . Fino al
giorno d' oggi , quando virolft lodar» una donna per la t\ia
bellezza, dicefì comunemente eh' eli' è amabile quanto Dar.
tuia
,
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