Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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X 22 X T'u fiorì fei' r ombra ; ei fi pafcea di pugne ^ Ed era il braccio fuo tuono dei cielo, ^ Nei Tuo nembo d partì , lieto , che intefe Della iua lode il fuon Dair^ Oriente ._ Bigio raggio ("puntò: picchiali tolto Lo feudo di Gabarre . A quel rimbombo Tutti i fc'uerrieri
X 23 )(' MoHe l' Eroe nel rimbombar Heli' armi Come di Loda il formidato atroce Spirto (^) j che ncii' orribile fracafTo Di ben niiile tempede elee , e dagli occhi Slancia battaglia, Ei fKdc alto fui nembo Là fopra i mari di Loclin , fui brando Pofa la nera dedra , e a gara i venti Van follevando^ 1' avvampante chioma , Non men di lui terribile a vederfi Nel memorabil dì della fua fama CucuUin s' avanzò . Cadde Toriato Per la fua man , pianfer del Lego i duci Corrono frettolofì efll: ed intorno A Cucullin fi (bingono affollati Quai nubi del deferto . A mille a mille Volar, vibrar, fcender vedrelH , alzarli Dardi, fpade, ade, armati , arme, ed a fronte Cingerlo e a tergo ad un fol tempo , ei flette Quale in turbato mar fcoglio , d' intorno Cadono , egli nel fangue alto paffeggia . Ne rimbomba Simora , In fuo foccorfo Corron d' Uilina i_ figli , e lungo il Lego La pugna errò ; vinfe d' Erina il duce. Egli tornò della fua fama in mezzo Ma pallido tornò j tenebrofa era ^ ^ Gioja nel volto fuo : gli occhi in Silenzio Gira pendegli il^ brando, ad ogni pafTo , Tremagli T alia in man , Carilo , ei diffe Languidamente, già manca la forza Di Cucullino , i miei giorni recifi ^-Già fon cogli anni che paffaro; il Sole Più a me non forgerà ; §li amici in traccia (/j) Il circolo di Loda , come abbiam veduto altrove , lignifica un tempio nella Scandiravia . Per lo S, nito di Loda s intende Odino, eh' è la gran divinità delle nazioni Settentrionali. Se ne parlerà più a lungo nel Poema itHiiolatQCjrri' a tura. , . , N'
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X 1Ì7 X Querce intralciate co' fro
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X 2.99 X Mandotti al campo, e d' al
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S' ode fquillar , la nubiloia vefta
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)( ^6l t Di quella roccia fui cigli
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X 2Ó3 X Della mufcofa rupe Vederle
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Dai lor cento riifcei sboccare a to
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X 285 X Non aiidran forfè trionfan
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X 289 X Daiia ciarpa Io feudo , e v
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X 2pi X- Kote mi fon V erbe dei col
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X 295 X Sorge dal lago , e quel pog
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L'alzar del feno , e '1 voitegsiar
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