Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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Che fpiccia dalla rupe : ivi di Sénn
Lo fpjegato veHilIo ondeggia ai vento
. ,
•K '1 tuo cammino a Feradarto addita (a),
A Feradarto che in afcoH-a valle
Sta palr>itante e di fua forte incerto.
Lucido il Sole d' Occidente intanto
Fende le nubi : il gran Finga! ravvifa
Morven ma trionfante , ode le voci
Roniorofe , confufe , oiferva i moti.
D' inquieta eiultanza , e le n' allegra
Qual cacciator che dopo afprà tempera
Mira fplendere al Sol le cime e i fianchi
Del natio colle j il già dimefìb capo
Rizza lo fpino, e i cavrioli in frotta
Fanno iulP alto Icorribande e trefche
Ma d' altra parte entro mufcofo fpeco
Stavafì il grigio Clomalo (ò) : già fpente
N' eran le luci , ed un ballon foftegno
Faceafi all' arco delle annofe terga .
Pendea dinanzi dal fuo labbro intenta
Sulmalla ad alcoltar le grate iitorie
Dei Prenci d' Ata . Del Cantor ceiTato
Già nell'orecchio era il fragor lontano
Del conflitto crudel , s' arreda a un tratto.
E gli fcappa un fofpiro : a lui fovente
Sul!' alma balenavano gli fpirti
Dei Duci edinti ; ei ravvisò Catmorre
Sanguinofo , protefo ; a che sì folco ?
Difie la bella ; ornai cefsò nel campo
La fera zuffa , vincitor tra poco _
Verrà '1 mio Duce : d' Occidente il Sole
Tocca le grotte , già V ingrata nebbia
Sor-
co Come avea già detto a' ftioi Capitani eh» erano iti a.
cercar di Feradarth. Vedi fopra , v. 109.
(i) Q_iiel Druido appreiTo di cui s'era ritirata Sulmalla,
Vedi il Cauto 7. v. 147.