Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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Su i loro paffi rapido anelante
Pende Fillan , fparfo di morti è il fiiolo .
Sulle prodezze dell' amato figlio
Gioia Fingallo: alfìn Catmorre alzolTi
li polTente Catraor . Figlio d'Alpino (//),
Qiia qua , recam.l i' arpa , al vento Ipargi
La gloria di Pillano , alto iblòva
Il nome fuo finché sfavilla ancora {b) .
Efci fuor vezzofa Ciato (e)
, ,
Vieni al prato
Col bel suardo cilenrin .
Ver Moilena gira il ciglio
Guarda il figlio
Quafì raggio mattutin .
Raggio che fplende ,
Ma fere e incende :
Luce nemica al fuo chiaror non dura ;
Miralo a balenar ;
Oimè più noi mirar— eh' egli s' ofcura *[{d)
AI fuon piacevole
D' arpe tremanti
Meicete o Vergini
Mefcete i canti:
Fillan gli chiede,
Del
C/0 II Poeta a cui s' aft'accia la proifima morte di Filla-
no, uuerrompe la narrazione affine di prepararvi meglio lo
fpirito depli uditori, e fi getta nelle Iodi del fratello, onde
intereffarci maggiormente per effb.
C^D La fogliente Canzone è fingolarmente bella nell'Originale.
Ella vien ancora cantata da molti nel Nord , e vien
di/linta col nome di L.Toicb.ion Clatbo^ cioè P armoniofo in-^no
di CI ut ho . TI Trad. Tngl.
CO lì Poeta parla a Ciatho come folTe viva, perchè Io
era ne! tempo di quella battaglia .
Qd") Allude alla vicina fua morte.
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