Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico

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L' afla di guerra ? de' nemici noftri
Molte (on 1' ombre ; ma famoiì e chiari
Gli amici fon della Morvenia (lirpe .
Mira 5 Carton quel campo : ivi s' inalza
,
Verde collina con mufcole pietre
E fulurrante erbetta, ivi le tombe
Son dei nemici di Fingallo invitto ,
Audaci figli del rotante mare .
' O , rifpofe Carton , déV arborofa
Morven Cantor, che parli ? a cui favelli ?
Forfè al debol neli' armi ? è la mia faccia
Pallida per timor, fislio canuto
Del pacifico canto ? e perchè dunque
Penfi il mio Ipirto d'atterrir, membranJo
Le morti altrui ? fé di fé' prova in guerra
SpefTo il mio braccio, e la mia fama è nota.
Vanne a' fiacchi nell'armi; ad e/fi impera
Di cedere a Fingal : non vidi io forfè
L'-'arfa Barcluta? e a feileggiar andronnc
Col figlio di Cornai ? col mio nemico ?
Mifero I io non fapea fanciullo allora
Per che acerba cagion dai mefto ciglio
Delle vergini afflitte e ódlt fpofe
Sgorgafle il pianto, e s' allegravan gli occhi
Nel mirar le fummofe atre colonne
Ch'alto s' ergean fu le dillrutte mura.
Spedo con gioja rivolgeami indietro ,
Mentre gli amici dilTipatl e vinti
Lungo il colle fuggian : ma quando giunfe
L' età di giovinezza, e '1 .
mufco io vidi
Dell'atterrate mura, i miei fofpiri
Ufciano col mattino , e con la fera-
Da quefr' occhi fcendean lagrime amare
Né pugnerò, meco difs'io, coi figli
De' miei nemici ? né farò vendetta
pdl' arfa patria? Sì, Cantor, battaglia
Voglio , biattaglia , che nel petto io fento
Già
.