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Addio alle carni - Oltre la Specie

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A costo del<strong>la</strong> salute<br />

sudorifero e circo<strong>la</strong>torio, ci allontana dai <strong>carni</strong>vori (i quali riescono a digerire l’alimento<br />

carneo anche crudo e completo di interiora e sangue).<br />

Sono ormai evidenti le corre<strong>la</strong>zioni fra elevato consumo di prodotti animali – non<br />

solo carne – e: patologie cardiovasco<strong>la</strong>ri, tumori (del colon, del seno, del<strong>la</strong> prostata,<br />

dell’utero), arteriosclerosi, osteoporosi, artrite, ma<strong>la</strong>ttie renali, obesità. Non si stanca<br />

di sottolinearlo il Comitato americano di medici per una medicina responsabile.<br />

Un’alimentazione vegetariana libererebbe dal<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia molte persone e permetterebbe<br />

un impiego migliore di molte decine di miliardi del bi<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> sanità. È accertata<br />

<strong>la</strong> stretta re<strong>la</strong>zione esistente fra dieta ricca di carne e cancro al colon. Anche<br />

i tumori del seno, del<strong>la</strong> prostata, dell’utero e altri hanno minor incidenza nei vegetariani.<br />

Gli umani sono incapaci di assimi<strong>la</strong>re le dosi eccessive di grassi e colesterolo contenute<br />

nei cibi animali, che si depositano via via sulle pareti interne delle arterie provocando<br />

l’arteriosclerosi (quasi sconosciuta presso i vegetariani) e che, impedendo<br />

il normale flusso del sangue verso il cuore, aumentano le probabilità di infarto e attacchi<br />

cardiaci.<br />

I danesi mangiano più carne suina di ogni altro abitante del<strong>la</strong> Terra: 73,7 kg lordi all’anno.<br />

Si sa quanto essi siano attenti al<strong>la</strong> sicurezza alimentare. Eppure, <strong>la</strong> loro aspettativa<br />

di vita è <strong>la</strong> più bassa d’Europa: sotto accusa proprio l’alimentazione, troppo<br />

ricca di grassi e proteine animali.<br />

Accanto a esperienze storiche di vegetarianesimo forzato di massa in Danimarca e<br />

Fin<strong>la</strong>ndia (con ottimi risultati per <strong>la</strong> salute, a quel tempo) durante le due<br />

guerre mondiali, dicono molto i confronti fra popo<strong>la</strong>zioni più <strong>carni</strong>vore e altre più<br />

vegetariane. Si sa che <strong>la</strong> dieta mediterranea è ora consigliata o “imposta” a molti<br />

amma<strong>la</strong>ti anglosassoni con immediati miglioramenti. Un vasto studio condotto di<br />

recente in Cina ha messo a confronto vil<strong>la</strong>ggi con popo<strong>la</strong>zioni geneticamente simili<br />

e analoghe condizioni di vita ma modelli alimentari molto diversi: alcuni ricchi di<br />

prodotti animali, altri – più rurali - meramente vegetariani. I secondi sono risultati<br />

molto più sani. La dieta cinese tradizionale, ricca di riso e vegetali, con poca carne<br />

e quasi priva di <strong>la</strong>tticini, ha tenuto lontani i disturbi cardiaci e una gran quantità di<br />

altri problemi di salute tipici degli occidentali. Oggi, sfortunatamente, carne, fast<br />

food e formaggi hanno cominciato a sostituire il riso tradizionale e i piatti vegetariani<br />

in molte regioni. E in queste si è registrata <strong>la</strong> più elevata incidenza di problemi<br />

di salute simili a quelli occidentali. Mentre gli occidentali stanno riconoscendo <strong>la</strong><br />

necessità di “orientalizzare” <strong>la</strong> loro dieta con riso, prodotti di soia e varietà vegeta-

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