Addio alle carni - Oltre la Specie
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Carne e fame globalizzate<br />
tenervi alimenti “alternativi” altamente<br />
proteici e nutritivi: l’alga<br />
d’acqua dolce spirulina. Con rese<br />
infinitamente maggiori e costi ecologici<br />
infinitamente minori.<br />
Quanto ai pesci in acquacoltura, per<br />
ottenere un accrescimento ponderale<br />
di un kg occorrono 2 kg di<br />
mangime concentrato; si tratta di<br />
farine di pesce o di proteine vegetali<br />
nel caso di pesci vegetariani. A<br />
meglio studiare <strong>la</strong> situazione, come<br />
ha fatto un rapporto dell’organizza-<br />
Quante proteine può dare un ettaro<br />
in un anno...<br />
Lasciato a pascolo: 0,2 tonnel<strong>la</strong>te<br />
proteiche di carne bovina<br />
Coltivato a soia: 2,5 tonnel<strong>la</strong>te proteiche<br />
Destinato al<strong>la</strong> produzione di alga spirulina:<br />
50 tonnel<strong>la</strong>te proteiche<br />
zione Compassion in World Farming, occorrono da 5 a 10 kg di mangime per avere<br />
un chilo di carne di pesce, se si tolgono l’acqua e gli scarti.<br />
Ettari fantasma e commerci affamati<br />
Si dirà: evitare di mangiar carne in Occidente non necessariamente reca sollievo ai<br />
poveri, <strong>la</strong> fame è là e i cereali sono qua. Sbagliato, almeno in parte. Infatti i “paesi del<strong>la</strong><br />
fame” imbarcano verso i nostri lidi un’enorme quantità di cereali oltre che di carne.<br />
La Commissione europea ha ammesso che le terre del Vecchio continente sono in<br />
grado di nutrire tutti i suoi cittadini, ma non certo tutti i suoi animali; il grado di autosufficienza<br />
rispetto <strong>alle</strong> proteine vegetali a uso animale è infatti pari a un misero<br />
20% del fabbisogno totale.<br />
Con <strong>la</strong> totale apertura commerciale degli ultimi decenni le esportazioni di carne e<br />
cereali da carne dal Sud del mondo sono aumentate. Un disastro ambientale, oltre<br />
che sociale. È <strong>la</strong> globalizzazione.<br />
La zootecnia europea importa 50 milioni di tonnel<strong>la</strong>te di derrate mangimistiche all’anno.<br />
Essa dunque richiede che in altri paesi un’area complessivamente pari a varie<br />
volte <strong>la</strong> superficie europea sia destinata a produrre alimenti destinati <strong>alle</strong> st<strong>alle</strong> europee.<br />
Le chiamano “terre fantasma”. Decine di milioni di ettari nel Sud del mondo<br />
hanno questa destinazione d’uso. In rapporto <strong>alle</strong> superfici disponibili, troppi animali<br />
sono <strong>alle</strong>vati in Europa, sia per nutrire forchette troppo robuste, sia per invadere i<br />
mercati altrui con prodotti sovvenzionati (ad esempio il <strong>la</strong>tte in polvere verso il