Addio alle carni - Oltre la Specie
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Carne e fame globalizzate<br />
che e anche caloriche molto basse<br />
rispetto a quanto richiedono. Gli animali<br />
competono per il cibo con gli<br />
umani; mangiano – in quantità molto<br />
maggiore – gli stessi vegetali di base.<br />
Non c’è cibo per tutti in un pianeta<br />
di <strong>carni</strong>vori: perché non c’è abbastanza<br />
terra sul<strong>la</strong> Terra per coltivare<br />
gli alimenti vegetali necessari a nutrire<br />
<strong>la</strong> futura carne. La disponibilità di<br />
suolo coltivabile per ogni abitante<br />
del pianeta è attualmente pari a 0,27<br />
ettari, e nel 2050 essa varierà fra miseri 1.200 metri quadrati a testa (in caso di crescita<br />
demografica elevata) e 2.000 metri quadrati a testa (crescita bassa). Per quanti<br />
pesticidi, fertilizzanti e modificazioni genetiche si possano applicare a questo poco<br />
suolo pro capite, esso non basterà a produrre i vegetali necessari a ingrassare tutti<br />
gli animali necessari a loro volta a una popo<strong>la</strong>zione umana “<strong>carni</strong>vora”.<br />
Sei, sette, otto miliardi di umani “<strong>carni</strong>vori” richiederebbero di coltivare a scopo<br />
mangimistico il doppio delle terre emerse. Occorrerebbe infatti una quantità di cereali<br />
pari a due volte e mezza almeno <strong>la</strong> produzione mondiale attuale. Ma <strong>la</strong> gran<br />
parte delle terre agricole sono già ipersfruttate e le riserve cerealicole mondiali sono<br />
attualmente in crisi.<br />
Una zootecnia nutrita con mangimi a base di cereali e semi oleosi provoca una<br />
competizione diretta per gli stessi alimenti fra umani e animali: è <strong>la</strong> cosiddetta competizione<br />
fra feed (mangime) e food (cibo). Mentre in un sistema di agricoltura<br />
complementare tradizionale, gli animali possono mangiare quello che non risulta<br />
commestibile agli umani (paglia, scarti agricoli e di cucina), nell’<strong>alle</strong>vamento intensivo<br />
soia, cereali, semi proteaginosi sono spostati dall’alimentazione umana diretta a<br />
quel<strong>la</strong> animale. Quanto ai foraggi, sono coltivati su terre che potrebbero dare vegetali<br />
adatti a esseri umani.<br />
Si dirà che le st<strong>alle</strong> sfornano carne, <strong>la</strong>tte e uova: proteine, grassi e calorie! Sì; peccato<br />
che l’efficienza con <strong>la</strong> quale l’industria zootecnica trasforma i cereali e le proteine<br />
vegetali in carne, <strong>la</strong>tte e uova sia molto scarsa. Per <strong>la</strong> carne, si arriva a 20 kg di sostanza<br />
vegetale per un kg di prodotto animale.<br />
Sembra troppo? Le statistiche sulle rese vegetali-animali (“indici di conversione”)