Addio alle carni - Oltre la Specie
Addio alle carni - Oltre la Specie
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Carne e fame globalizzate<br />
pone e Stati Uniti, ma proviamo a leggere le indicazioni geografiche sulle scatole dei<br />
gamberetti nei supermercati italiani e avremo delle sorprese.<br />
Non hanno pane? Mangino burger braciole e coscette<br />
Un futuro di polli e maiali senzaterra incombe sul Sud del mondo. Là, insieme a milioni<br />
di poveri che hanno fame, milioni di meno poveri o di ricchi hanno fame di carne.<br />
In tutte le città del pianeta uno stesso odore nauseante – grasso dolciastro e randico<br />
– appesta le vie che circondano i fast food e si somma agli altri effluvi del<strong>la</strong> “civiltà”<br />
o a quelli del<strong>la</strong> povertà.<br />
La macdonaldizzazione del mondo è un processo di omologazione, colonizzazione,<br />
“animalizzazione”, al<strong>la</strong> fine peggioramento dei modelli alimentari. Prosegue al ritmo<br />
delle nuove aperture di catene a base di carne bovina o, a seconda delle sensibilità<br />
religiose dell’area, suina, o di pollo (messi in fi<strong>la</strong>, i polli fritti venduti da una nota multinazionale<br />
circonderebbero dieci volte <strong>la</strong> Terra). Un ricco bottino di incassi e royalties<br />
per le multinazionali e i loro stati d’origine; una rovina per <strong>la</strong> salute, il bi<strong>la</strong>ncio<br />
delle risorse, <strong>la</strong> condizione animale.<br />
L’International Food and Policy Research Institute (Ifpri) prevede che nel 2020 <strong>la</strong><br />
domanda mondiale di carne nel Sud del mondo sarà raddoppiata rispetto al 1995,<br />
per arrivare a 190 milioni di tonnel<strong>la</strong>te; <strong>la</strong> domanda di carne di maiale aumenterà di<br />
tre volte in Asia e due volte in America Latina e Africa. Nello stesso periodo <strong>la</strong> domanda<br />
di carne nell’Occidente aumenterà “solo” del 25%, per arrivare a 122 milioni<br />
di tonnel<strong>la</strong>te. Nel 2020 il consumo pro capite di carne sarà sempre molto diseguale:<br />
Asia meridionale, 8,5 kg annui; Africa sub-sahariana, 11,2; Medio Oriente e Nordafrica<br />
26,4; Sud-Est asiatico 26,9; Asia orientale 63,7; America Latina 64,3; paesi occidentali<br />
85,3. Gli Usa sono ancora <strong>la</strong> nazione che assume più carne al mondo, ma <strong>la</strong><br />
Cina – avendo una popo<strong>la</strong>zione molto maggiore – li raggiungerà presto. Farà <strong>la</strong> (<strong>carni</strong>vora)<br />
parte del leone e coprirà un quarto dell’aumento globale del<strong>la</strong> domanda di<br />
cereali e due quinti dell’aumento del<strong>la</strong> domanda di carne. Chi sfamerà i cinesi? Se lo<br />
chiedono in molti.<br />
L’India rimarrà forse l’unico paese molto popoloso con re<strong>la</strong>tivamente bassi livelli di<br />
consumo carneo; ringraziamo le filosofie buddista e indù e il pensiero gandhiano.<br />
Però, grazie all’export carneo, in India <strong>la</strong>vorano circa 50.000 macelli.<br />
La rivoluzione zootecnica ha profonde implicazioni per gli animali, l’agricoltura, <strong>la</strong> salute,<br />
i livelli di vita e l’ambiente. Nei <strong>la</strong>ger del “Terzo mondo” i diritti degli animali<br />
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