individuo e insurrezione - Autistici
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Giorgio Penzo<br />
risvolto ontologico, che viene messo in luce nella concezione di<br />
proprietà. Le dimensioni esistenziali di unico e di proprietà esprimono<br />
entrambi il fondamento dell’uomo considerato nella<br />
sua irripetibile individualità.<br />
Pure a proposito del concetto di proprietà si può distinguere<br />
l’aspetto negativo da quello positivo. In senso negativo, la dimensione<br />
di proprietà esprime il concetto di non-alienazione o<br />
meglio l’atto di superamento di ogni alienazione. In senso positivo,<br />
la dimensione di proprietà viene messa a fuoco da Stirner<br />
secondo una dialettica polare di natura esistenziale, i cui poli<br />
sono da una parte l’io e dall’altra lo spirito. La molla di tale dialettica<br />
sarebbe data dalla rivolta esistenziale. L’anarchismo e il<br />
nichilismo stirneriano trovano in tal modo la loro ultima radice<br />
filosofica proprio nel concetto di rivolta esistenziale.<br />
Ciò comporta un approfondimento della dimensione dell’io.<br />
Nell’ambito della dialettica polare tra io e spirito, la dimensione<br />
dell’io non è intesa soltanto come io conoscente, che è tale in<br />
quanto ha di fronte l’oggetto che può essere conosciuto. Nel<br />
contesto della rivolta esistenziale l’io si rivela nel suo nucleo più<br />
profondo come essere–se–stesso, esprimendo in tal modo il<br />
fondamento stesso dell’uomo. Di qui il senso esistenziale dell’io<br />
come «ego» e quindi dell’io come ego–ismo. Lontana<br />
dall’essere considerata secondo un significato sociale o politico,<br />
la dimensione dell’egoismo esprime la realtà ontologica dell’io.<br />
L’altro polo della dialettica, cioè lo spirito, esprime invece tutto<br />
quel mondo di valori che vengono messi a fuoco mediante i<br />
concetti astratti. Si tratta del filosofare tipico della metafisica<br />
tradizionale, e in particolare di quella di Hegel. A riguardo si può<br />
far presente che, se i rappresentanti più noti della sinistra hegeliana<br />
si ritrovano nella continua polemica nei confronti del mondo<br />
concettuale dei valori, il più radicale di tutti in questo ambito<br />
è senza dubbio Stirner. Sotto quest’angolo visivo Nietzsche<br />
porta avanti un discorso che è tipicamente stirneriano. Per designare<br />
tutta la realtà del mondo concettuale, Stirner usa il termine<br />
di santità, che ha in questo pensatore un significato del tutto<br />
particolare. Superare la realtà concettuale della santità significa<br />
superare l’estraniazione dell’io per metterlo in luce come ego.<br />
Si chiarisce in tal modo la dimensione esistenziale dell’io come<br />
essere-in-rivolta. In fondo, la natura di tale rivolta si esprime nel<br />
continuo porre sotto problema la realtà del mondo concettuale.<br />
L’essere-in-rivolta esprime lo stesso atto di superare<br />
l’estraniazione dell’io, per cui quest’ultimo diventa sempre più<br />
«proprio». La dimensione dell’egoismo non è altro che lo stesso<br />
modo di essere della proprietà dell’io. In altre parole, quanto più<br />
l’io si rivela come proprietà, tanto più esso è unico. Si capisce<br />
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