individuo e insurrezione - Autistici
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Massimo Passamani<br />
«si è sempre liberi a spese di qualcuno». Estranea all'egoismo<br />
stirneriano è pure quella paura della morte per sconfiggere la<br />
quale il sultano di Delhi decide, come racconta Canetti, di radere<br />
al suolo la città per godersi un istante di quella «unicità solitaria»<br />
che proviene dalla «sensazione di essere sopravvissuto<br />
a tutti gli uomini». 37<br />
Stirner «non difende il potere dell'<strong>individuo</strong> di dominare gli altri»<br />
38 , in quanto dimostra in modo estremamente significativo<br />
come l'esercizio del dominio sia una pratica fortemente disindividualizzante.<br />
E poiché «chi, per sussistere, deve contare sulla<br />
mancanza di volontà degli altri, è un prodotto mal fatto di questi<br />
altri, come il padrone è un prodotto malfatto dello schiavo» 39 , il<br />
dominio viene ad essere una forma di depotenziamento individuale.<br />
A questo depotenziamento si accompagna anche un<br />
processo di estraneazione, in quanto la forza del singolo viene<br />
subordinata alla prova dell'inferiorità altrui. Il desiderio di dominio<br />
40 consiste nel piacere di prevalere sugli altri, vale a dire<br />
nello sforzo di fuggire una condizione che si percepisce come<br />
uguaglianza. Se, invece, si è consapevoli della propria esclusività,<br />
del proprio essere irriducibilmente differenti da ciascun<br />
altro, non si può che rifiutare la smania di “superiorità” come<br />
principio uniformante. La potenza di cui parla Stirner è la capacità<br />
di porsi di fronte all'altro come <strong>individuo</strong>, senza ricorrere al<br />
«comodo baluardo dell'autorità». Infatti, si è molto deboli (ed<br />
incompleti) se si deve chiamare in causa (o si ha bisogno di<br />
essere) un'autorità 41 . Solo nella negazione di quest'ultima il<br />
37 F. Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo, trad. di E.Guercetti, ed. Garzanti,<br />
Milano 1992, citazione a memoria. A. Camus, Teatro, trad. di C.Vico Ludovici,<br />
ed. Bompiani, Milano 1964, p.103 E.Canetti, Potere e sopravvivenza, trad.di<br />
F.Jesi, ed. Adelphi, Milano 1992, pp. 30-31. L'influenza stirneriana sui personaggi<br />
di Dostoevskij, così come su L'uomo in rivolta ed il Caligola di Camus, è<br />
stata evidenziata da più autori. Per il rapporto Dostoevskij-Stirner cfr. R. Calasso,<br />
Il barbaro artificiale, in La rovina di Kasch, ed. Adelphi, Milano 1983,<br />
pp.329-364; J. Carroll, Fuga dal palazzo di cristallo, a cura di T. Valdi, trad. di<br />
P.Stefani, ed. Armando, Roma 1981; F.Andolfi, op.cit., pp.154-174. Per il<br />
rapporto Camus-Stirner cfr. F. Andolfi, cit.; G.Penzo, Max Stirner: la rivolta<br />
esistenziale, ed. Pàtron, Bologna 1981, pp.11-13 e soprattutto pp.152-157;<br />
R.Escobar, cit., pp. 151-154. Nessuno, mi sembra, ha invece sottolineato i<br />
richiami a Stirner da parte di Canetti. Eppure, nel suo modo di presentare la<br />
figura del sultano, c'è, a mio avviso, un chiaro riferimento a Stirner.<br />
38 Come opportunamente afferma J.Carrroll, op.cit., p.75.<br />
39 L'unico, cit., p.206.<br />
40 Un "désir de domination" è quello che spinge Stirner secondo Camus,<br />
L'uomo in rivolta, cit.,p.75.<br />
41 Il rifiuto stirneriano del principio di autorità è contenuto nel saggio Il falso<br />
principio della nostra educazione o umanesimo e realismo, in Scritti minori,<br />
op. cit., p.42.<br />
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