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individuo e insurrezione - Autistici

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Ferruccio Andolfi<br />

non è che «un gioco di prestigio». Con essa Feuerbach non<br />

consegue altro che la consacrazione e santificazione di tutte le<br />

sfere della vita umana e naturale (p. 116).<br />

Lo stesso materialismo professato da Feuerbach nella Filosofia<br />

dell'avvenire ha caratteristiche religiose che lo distinguono da<br />

quello illuministico. La sensibilità che la nuova filosofia assume<br />

a principio, non viene posta nella sua forma profana, ma adorata.<br />

La «sensibilità educata» che viene opposta a quella «volgare<br />

e rozza» è in ultima analisi solo la sensibilità del filosofo, la<br />

«sensazione elevata a coscienza». Ma in tal modo viene negato<br />

proprio ciò che è specifico della sensazione, la quale non è<br />

altro che «il variabile, il superficiale, l'indeterminato, il diverso<br />

nei diversi uomini secondo il loro diverso punto di vista e i loro<br />

diversi gradi di cultura» (p. 122).<br />

Dopo questa caratterizzazione d'insieme, nella parte centrale<br />

del saggio Bauer ripercorre punto per punto la polemica tra<br />

Stirner e Feuerbach con l'intento di dimostrare che i due contendenti<br />

sono entrambi religiosi e dogmatici.<br />

Feuerbach è restato fermo alle posizioni rappresentate dall'Essenza<br />

del cristianesimo, che non comportano affatto un riconoscimento<br />

dell'uomo intero, come egli pretende. La posizione<br />

dell'<strong>individuo</strong> avrebbe richiesto la negazione di ogni trascendenza<br />

e non solo del soggetto divino. Quando egli raccomanda<br />

di «dare all'<strong>individuo</strong> ciò che gli spetta», non di più ma neppure<br />

di meno, ha in mente ancora una volta, nella veste di colui che<br />

deve «dare», il genere o la ragione universale (p. 129).<br />

Il sensualismo non implica d'altra parte senz'altro l'individualismo.<br />

La sensibilità, che dovrebbe cogliere l'individualità, non è<br />

altro che uno dei lati della sostanza di Spinoza (mentre Stirner<br />

rappresenterebbe l'altro, il pensiero).I sensi reali, sostiene<br />

Bauer attenendosi al nominalismo stirneriano, attestano la diversità<br />

degli oggetti – ad esempio della bellezza maschile e<br />

femminile (p. 127 sg.).<br />

E nell'amore gli unici non smentiscono, come crede Feuerbach,<br />

la loro esclusività coi loro abbracciamenti, ma anzi la confermano,<br />

perché l'amore è sempre indirizzato a un particolare soggetto<br />

per la sua unicità. L'uomo autocosciente possiede l'amore,<br />

mentre l'amore disinteressato di Feuerbach si presenta come<br />

una potenza superiore che possiede l'uomo. Un tale amore è<br />

sempre sacrificale, svuota l'uomo e comporta una mancanza di<br />

autocoscienza e personalità (pp. 132-135).<br />

Il vero uomo invece basta a se stesso e non dipende da nessun<br />

tu. Come l'unico stirneriano esso non si rapporta a ideali, sa<br />

soltanto che cosa è diventato, e non si pone alcuno scopo perchè<br />

è completo (p.136). L'autosufficienza e la "perfezione" di<br />

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